ASTETTARE v.

0.1 astetar, astetta, astettando, astettandoci, astettandola, astettandone, astettare, astettaro, astettasse, astettassono, astettati, astettato, astettava, astetteroe, astetti, astettò, 'stetar.

0.2 Da aspettare 1, con assimilazione regressiva p ... t > t ... t.

0.3 Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.).

0.5 Sulla base dell'es. 1 [1] la forma astettare è stata creduta di origine merid. (cfr. Contini, PD, I, p. 127 n. 21); tuttavia, considerando le abbondanti att. fior. (e anche pis.), in poesia e in prosa, sarà meglio pensare a una forma indigena tosc. e attribuire l'astettando della canzone di Pier della Vigna alla mano del copista del ms. Vat. lat. 3793.

0.7 1 Lo stesso che aspettare.

0.8 Pär Larson 10.05.1999.

1 Lo stesso che aspettare.

[1] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 3.21, pag. 126: ingressa m'è la Morte / per afretosa sorte, / non astettando fine naturale / di quella in cui Natura / mise tutta misura / for che termin di morte corporale. || Cfr. CLPIO P 014 PiVi.21: «non aspectando fine naturale».

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 191.4: Quelli è beatissimo e sicuro posseditore del suo, che sanza sollicitudine astetta il domane.

[3] Mastro Francesco, XIII sm. (fior.), son. 1.1, pag. 188: A lo 'stetar non è simile pena / quando l'amante gioia d'amor atende, / ché 'l tene in foco che già mai no alena, / pur di pensare il core e l'alma 'ncende.

[4] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 11.7, pag. 728: ché ssì perfettamente il m'ha merìto / di vita dolce nel pietà trovare, / che ora laudo lo bon astettare / e la speranza donde son nodrito...

[5] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 163, pag. 290.19: voi sì dobiate tornare a mee ed alo terzo giorno, ala fontana là dove noi trovamo la bestia grattisciante. E llae sì v'astetteroe e ssanza nessuno fallo.

[6] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 46.30: passando il detto Re andò a Bordella, et stette tutto il dì predetto in sul campo astettando quello Piero da Raona, ma e' non vi si mostrò palese...

[7] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 2, pag. 43.25: Fue uno re, ch'era molto iniquo, et Dio l'avea molto promosso et avèalo molto astettato et avèali dato li suoi profeti. Et questo misero però non tornava a dDio. Sì che Dio disse: 'Chi andrà ad profetarli?'.

[8] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 27, pag. 39.11: Raunarosi tutti, piccioli e grandi, maschi e femine, l'arcivescovo e 'l vescovo e' pre[ti], ch'aveano assai; aste[t]taro VIIJ die e tutti in orazione ché Dio gli aiutasse e guardasseli di sì crudele morte.

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 12, vol. 1, pag. 623.27: E nelle castella di fuori nonn ebbe podere d'entrare messer Galeasso, salvo che in Luco, e ivi si ritenne, sentendo la ribellione di messer Giovanni, astettando la volontà de' suoi signori.

[u.r. 26.03.2018]