ASTIOSO agg./s.m.

0.1 astiosa, astiosi, astioso, astiuso, 'stiosi; f: astoso.

0.2 Da astio.

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

0.7 1 Lo stesso che invidioso. 1.1 Sost. 2 Lo stesso che desideroso.

0.8 Pär Larson 23.10.2007.

1 Lo stesso che invidioso.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 33 parr. 5-8.13, pag. 138: Ond'io chiamo la Morte, / come soave e dolce mio riposo; / e dico «Vieni a me» con tanto amore, / che sono astioso di chiunque more. || Cfr. astio 1.1.

[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 25.26, pag. 518: Da che 'n sì reo stato, / tapino me, son giunto, / poi n'ò dritto, è ragione / di mostrar pianti ed affanni con doglia, / d'alto in basso smontato / per fortuna in un punto, / senza nulla cagione, / solamente per un'astiosa voglia.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 390, pag. 414.33: Quando Acchilles s'udì rampognare di tal maniera com'io v'ò detto, a Dyomedes, elli comincia a pensare a se medesimo. Sì vi dico che, se non avesse cognosciuto Dyomedes a sì soperchioso ed astioso, dette gli avrebbe cose che no gli sarebbero niente piaciute, inanzi che si fusse partito d'inde.

[4] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 46.23, pag. 530: Non pò dir né saver quel che simiglia / se non chi sta nel ciel, ch' è di lassuso; / per ch' esser non ne può già core astiuso, / che non ha invidia quel ch' è maraviglia; / lo qual vizio regna ov' è paraggio...

[5] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 125.3: Non sia [[il confessore]] obriaco o taverniere [[...]], non isleale, non oltraggioso, non ispietato, non astioso, non isfrenato, non prosontuoso: ma dee essere sobrio, pudico, casto, modesto, mansueto, pietoso, benigno, affabile, liberale, paziente, fedele, segretiere, tacito, pacifico e quieto, veritiere, caritativo, contenente, onesto, esperto e inreprensibile d'ogni male mendo.

1.1 Sost.

[1] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 25.2, pag. 31: Fanciulli, savii, gattivi, carnali, / golosi, avari, prodighi, 'stiosi / serra l' inferno, tristi accidiosi, / di fuor de la ciptà de' magior mali.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 46, S. Gregorio, vol. 1, pag. 393.27: Sì che essendo ancora la detta fame, alcuni astiosi incominciarono a dire male di san Gregorio, affermando ch'elli avea tutto il tesoro de la Chiesa consumato sì come uomo iscialacquatore.

2 Lo stesso che desideroso.

[1] F ser Filippo Giraldi di Firenze, XIII (tosc), Amore, merzé, credendo altrui piacere, 44: De'!, o- lasso!, -me, vedere / sì bello viso amoroso, / molto ne· sono astoso: / più d'altro essere gioioso credo alora. || CLPIO V 195 FiGi.44.

[u.r. 23.10.2007]