0.1 abstracta, abstracto, abstraetevi, abstratto, astracta, astracto, astrae, astraggerli, astrarre, astratta, astrattasi, astratte, astratti, astratto, astrayri.
0.2 Lat. abstrahere (LEI s.v. abstrahere, 1, 194.43).
0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.).
In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 [Relig.] Allontanare l'anima e il pensiero dalle cose terrene volgendoli alla contemplazione mistica. 2 Distrarre, sviare l'attenzione o la sorveglianza. 3 Ricavare per astrazione.
0.8 Linda Pagnotta 02.02.2000.
1 [Relig.] Allontanare l'anima e il pensiero dalle cose terrene volgendoli alla contemplazione mistica.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 28, pag. 444.9: E sì come a colui che viene di lungo cammino, anzi ch'entri nella porta della sua cittade, se li fanno incontro li cittadini di quella, così alla nobile anima si fanno incontro, e deono fare, quelli cittadini della etterna vita; e così fanno per le sue buone operazioni e contemplazioni: ché, già essendo a Dio renduta e astrattasi dalle mondane cose e cogitazioni, vedere le pare coloro che apresso di Dio crede che siano.
[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 12, pag. 103.23: Abstraetevi da queste cose et dirissate la intentione vostra a dDio et così faccendo habitrete in quel mondo invisibile, lo quale è eterno, avegna che qui non si possa avere pienamente, ma dipo la morte del corpo si potrà pienamente avere.
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 21, proemio, pag. 469.1: Colui, che per grazia di Dio è assunto a contemplare, astrae tutta l'anima dalle cose corporali, ed applicala alle cose celestiali.
2 Distrarre, sviare l'attenzione o la sorveglianza.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 2, pag. 158.32: quando egli orava alcuna volta gli passavano innanzi agli occhi come lupi urlando, e come volpi, e altri animali per astraggerli la mente dall'orazione...
[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 13, pag. 58.7: Unu altru iornu lu Conti si andau a preda per fina a Calatavuthuri et retornau per Castruiohanni, per astrayri li Arabi di Castruiohanni.
[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), c. 2, pag. 439.6: Sì che dice Dante: s'io considero il fine per lo quale io debbo speculare questi luochi, che è per aquistare beatitudine, a questo fine non si può per me in quanto huomo venire; però che questa speculaçione conviene avere per sua ministra et instrumento la mia fantasia, la quale aprende da ciò che lli sensi corporali le rapportarono, sì che dal corporale ch'è più noto, possa astrarre altre cose meno note.
[u.r. 26.03.2018]