0.1 abstracta, abstracto, abstratto, astracta, astracto, astratta, astratte, astratti, astratto.
0.2 V. astrarre.
0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 2.
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): Dante, Convivio, 1304-7; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).
0.5 Locuz. e fras. in astratto 4.
0.7 1 Separato, scisso; distante. 2 Disinteressato, libero da ogni condizionamento. 3 [Relig.] Assorto nella contemplazione mistica. 4 Locuz. avv. In astratto: in senso generale e assoluto (rif. alla realtà considerata universalmente e non empiricamente). 5 Prep. Eccettuato.
0.8 Linda Pagnotta 02.02.2000.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 21, pag. 393.1: E s'elli aviene che, per la puritade dell'anima ricevente, la intellettuale vertude sia bene astratta e assoluta da ogni ombra corporea, la divina bontade in lei multiplica sì come in cosa sufficiente a ricevere quella, e quindi sì multiplica nell'anima di questa intelligenza [dotata la divina influenza] secondo che ricevere puote.
[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 4, pag. 44, col. 1.2: La V [[differentia]] si è havere gli artificii de' sentimenti in parte smarriti essendo l'anima per alcuno spirituale oggecto dal corpo abstracta.
[3] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), c. 1, pag. 345.24: E dice, che per lungo silençio parea fioco però che questo libro per essere molto stato abstracto da l'uso degli uomini, è quasi perduta la sua sonorità e boce, la quale colla fama l'auctore intende ridurre in primo stato.
2 Disinteressato, libero da ogni condizionamento.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 5, pag. 12.5: Dio ène fontana e principio d'ogne cortesia e bontà, (et) è essa bontà astracta, e 'l bene per sé medesmo si comunica e spargesi...
3 [Relig.] Assorto nella contemplazione mistica.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 21, pag. 108.5: la seconda [[cosa]] è che genera amore di pace e di caritade col prossimo; la terza si è che spegne e toglie via ogne mal disiderio e sana l'appetito de l'anima; la quarta si è che inebria l'anima e falla tutta astratta in Dio.
[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 19 (beta).116, pag. 286: Rapisco contemplando / astracto et alienato; / vadomi trasformando / di radii circundato; / con giubilo cantando, / so' in estasi alevato:
[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 4, pag. 231.6: Li quali cantando, ello molto astratto in orazione rendette l'anima a Dio.
4 Locuz. avv. In astratto: in senso generale e assoluto (rif. alla realtà considerata universalmente e non empiricamente).
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 7.4169, pag. 370: Ascolta: tutto ciò che è qualitate, / Io dico ed in concreto ed in astratto, / Natura, che sia corpo, ciò non pate. / Sopra le cose corporate e miste / La luce è forma ch'io dico eccellente: / Tolta dagli occhi, par che ognun s'attriste.
[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Canz. 1.31, pag. 5: En tale modo vene che omo lamgue / per lo temere - del pyaçere - tratto, / se en abstratto - lo obietto rebalça.
[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 8, pag. 87, col. 1.6: Tanto vile e corropto e horribile si manifesta l'humano essere in questo octavo stato della spirituale morte, che l'huomo non puote altro di sé intendere che ingiuria del suo creatore e sola in abstracto abominevole infectione.
[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 545.20: Che farà lo guardian cum tanti teatri sia en la citade e quella guardi volontier li conçonti cavalli; como ella seça operosa ali sacrificii dela vaca d'Egitto e vada da quella parte che li so' compagni fi vedadi andar, cum la domenedia Bona descaçe dali tempi suo' li ochi de li omini, astratto quelli che ella commanda vegnir, se ella commanda algun...
[u.r. 20.03.2008]