ASTROLABIO s.m.

0.1 astrolabio, istrolabio, strolabii, strolabio, strolobo.

0.2 Lat. astrolabium (DEI s.v. astrolabio).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Astr.] Strumento astronomico che determina la posizione dei corpi celesti misurandone l'altezza rispetto all'orizzonte terrestre.

0.8 Linda Pagnotta 02.02.2000.

1 [Astr.] Strumento astronomico che determina la posizione dei corpi celesti misurandone l'altezza rispetto all'orizzonte terrestre.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 14.15: e questa stella pare la magiore che sia entra le stelle fisse, e pare quasi come Venere quando elli è più de logne da la terra, e è de le quindeci principali stelle che so' poste e·ll'astrolabio, difinendo lo gemini dal cancro.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 38.3: e emperciò trovamo, stando lo sole en sagittario, lo die poco menemare, e 'n capricorno, lo quale confina con esso, poco crésciare, e e·l gemini poco crésciare, e e·llo cancro, lo quale confina con esso, poco menemare; e e·lli altri segni più crésciare e menemare, ma non ugualmente; e questo se conosce collo istrumento de l'astrolabio.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 9, pag. 209.11: e questo se conosce in ogne parte collo instrumento de l'astrolabio.

[4] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), Pt. I, cap. 20, pag. 108.16: tolla lo strolobo quando il cielo è stellato e raguarda il polo, cioè la tramontana, per l'uno buco e per l'altro del mediclinio e segnisi la moltitudine de' gradi ne la quale sia stato el mediclinio...

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 507.4: Però è loica astrologica, che nelle piaghe orientale e occidentale si dee torre nell'astrolabio l'altitudine per li almuncatarach, e nella piaga meridiana per li alcimuch; e però, dice: sotto la quale piaga lo Sole - mostra men fretta, cioè men pare che si muova.

[6] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Prologo, pag. 3.23: La IIIJ è del astrolabio ritondo, come si dee fare e come si dee operare con esso. La V è del astrolabio piano, come si dee fare e come si dee operare con esso.

[7] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 12.21: Ma per che Tolomeo che fue savio più intendente che tutti li altri in arte di strologia, e indiricçò la spera in che si dimostra la forma del cielo octavo e delle stelle che sono in ello, e fece primeramente lo istrolabio ritondo a la forma di questa spera sopradetta, e poi lo fece che era piano e non ritondo.

[8] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 233.11: Delle stelle che puose Tolomeo nel istrolabio. Dapoi che detto avemo delle stelle che ànno nome, secondo che trovaron li savi antichi, e il conto quante sono, vogliamo ora dire quali di loro scielse Tolomeo, che fue molto gran savio in questa arte, per porre nel istrolabio. E avengna che alcuni usino di porre più o meno in loro strolabii, secondo che li fanno grandi o piccholi, noi non menimiamo indi neuna di tutte quelle che Tolomeo vi fece porre.

[9] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 233.16: E figuriamo dentro nella ruota uno strolabio, per che quegli che 'l guarderanno cognoscano in che maniera stanno le stelle in lui.

[10] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 234.13: Ruota delle stelle che son poste nel istrolabio.

[11] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 34, pag. 178.15: Chiamano gli astrologi un cerchio dello astrolabio, contiguo alla circunferenza di quello e nel quale sono segnati i segni del zodiaco e i gradi di quegli, «limbo»; dal quale per avventura gli antichi dinominarono questo cerchio, per ciò che quasi imediatamente è posto sotto la circunferenza della terra...

[u.r. 29.03.2018]