0.1 astorlogia, astrologia, astrologìa, astrología, istorlogia, istrologia, strologia.
0.2 Lat. astrologia (LEI s.v. astrologia).
0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.
0.4 In testi tosc.: Novellino, XIII u.v. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.6 N Per un primo tentativo di distinzione semantica fra astrologia e astronomia cfr. Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 50.3: «E avegna che in tutti i saperi sian queste due cose molto buone, per sapere gl'uomini certamente sopra tutte si conviene più queste tre sciençe: geometria, astrologia e astronomia. Ché la geometria è di misurare e di conpassare, e astrologia favella de' movimenti de' cieli e delle stelle, e stronomia de l'opere ch'escono di queste, o per giudicio o per altri modi molti».
0.7 1 Scienza che studia i corpi celesti e stabilisce le leggi che ne regolano il movimento; astronomia. 1.1 [Per antonomasia:] materia complessa e astrusa. 2 Scienza che ricava indicazioni e predizioni riguardanti persone e vicende umane dallo studio degli astri e delle loro congiunzioni. Estens. Qualsiasi arte divinatoria. 2.1 Locuz. avv. Per astrologia: per previsione astrologica. 3 Trattato di astrologia.
0.8 Linda Pagnotta 02.02.2000.
1 Scienza che studia i corpi celesti e stabilisce le leggi che ne regolano il movimento; astronomia.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 11.14: Atlas trovao l'astrologia e genuit Iasium, Iasium genuit Dardaneum e un altro ne le contrade de Spangia.
[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 38, pag. 215.2: Uno, lo quale ebbe nome Tale milesius, grandissimo savio in molte scienzie, e specialmente in istrologia...
[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), Prologo, pag. 18.35: La prima conpagnia di scientia si è l'amaistramento de le Scripture; ché le Scripture e magisteri sì c'insegnano a sapere che cosa è gramatica e che cosa è dyaletica e arismetrica e geometria e musica e astrologia, e sì cci insengnono di natura e di theologia e di legge e di medicina e di medicare di piaghe e fare nave e di pingere e intagliare e fare tutte le arte che li homini sano fare.
[4] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 3, pag. 74.4: Sì che secondo lui [[scil. Tolomeo]], secondo quello che si tiene in astrologia ed in filosofia poi che quelli movimenti furono veduti, sono nove li cieli mobili...
[5] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 3, pag. 115.4: Ed imperciò appare che alquanti non dicono vero in astrologia che dicono che i segni sono quadrati, se essi non già dicessero che quadrato fosse quel medesimo che quadrangulo.
[6] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), Pt. I, par. 6, pag. 162.20: Nota che secondo Tolomeo l'astrologia si ae due parti: l'una è de' movimenti, e questa insegna i movimenti e la quantità d'essi, e cioè insegna a trovare per la quantitade de' corpi del cielo, e tutto questo fae acciò che noi sappiamo i luoghi de le pianete e de le stelle; l'altra parte de l'astrologia è de' iudicî, i quali giudicî l'astrologia per li luoghi trovati de le pianete e de le stelle insegna a giudicare degli effetti in queste cose inferiori...
[7] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 31, pag. 223.13: la terza fosse logica, per discerne[re] il falso dal vero; la quarta fosse musica, per dare ale cose concordia, però che per lei si concordano tutti stormenti e l'umane boci con ragione; la quinta fosse astrologia, per la quale si puote sapere dele cose del cielo e di quelle della terra...
[8] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 9, parr. 1-8, pag. 202.10: E quanto a la i.a parte, D. uxa una figura, sive color retorico chiamato «eclipsi», e sona in lengua greca 'impacio'; e questo è generale tanto in astrologia quanto in retorica.
[9] Sposiz. Pass.s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 7, vol. 2, pag. 92.4: Secundum miraculum, ca omni pocu expertu homu in astrologia poti vidiri ki la obscuritati di lu suli non esti in omni parti di la terra per omni modu, ma in alcuna parti di la terra sì et in alcuna no, in alcuna parti plui et in alcuna minu.
1.1 [Per antonomasia:] materia complessa e astrusa.
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 11.75, vol. 3, pag. 206: Né già d'astrologia / predicar alchun dia / dov'è grossi auditori, / ché per lor son migliori / le cose piane e grosse / per chui sol Dio le mosse.
2 Scienza che ricava indicazioni e predizioni riguardanti persone e vicende umane dallo studio degli astri e delle loro congiunzioni. Estens. Qualsiasi arte divinatoria.
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 10, pag. 84.27: Uno altro indovino lo quale avea Figulo nome, ch'era sommo maestro in astrologia, e conosceva li movimenti de le stelle, parlò e disse: «signori, questa terra è in grande pericolo; li popoli di vostre terre saranno tosto in aventura...
[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 3, pag. 24.21: Ondechè Moise, come uomo savio e che era sottilissimo nella scienzia di strologia, scolpitte in due gemme certe imagini, le quali aveano questa efficacia, che l'una avea a togliere la memoria e l'altra a renderla...
[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 33, pag. 226.4: Mastro Cecco d'Ascoli, isperto nella detta arte della astrologia in parte, volle entrare tanto adentro che infine dallo inquisitore di Toscana in Firenze, sotto la signoria del duca di Calavra, figliuolo che fu del re Uberto di Puglia, fu arso il corpo e la scrittura sua, e ciò fu nel mille trecento ventotto...
[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 3, pag. 57.13: «Chatuno de' trovatori dell'arte o ddisciprine ànno poco conpreso della verità o nniente. Ma posscia che dd'una medesima materia molti n'avranno detto chatuno un poco, e ' loro detti sieno insieme raghunati, allora quelli che nne serà raghunato avrà alquna quantità o grandore», la qual cosa per ispeziale appare da astrologia.
[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 15, parr. 33-36, pag. 272.21: Qui mostra ser Bruneto che, per via de astrologia, esso avea cognosiuto che D. doveva pervenire a tanta fama quanta esso venne.
[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 63, pag. 32.18: E portò tanto amore a quella città che, essendo solennissimo astrolago, vi fece certe cose notabili con l'aiuto dell'astrologia; per ciò che, essendo Napoli fieramente infestato da continua moltitudine di mosche e di zenzare e di tafani, egli vi fece una mosca di rame sotto sì fatta costellazione che, postola sopra il muro della città verso quella parte onde le mosche e' tafani da un padule vicino vi venivano, mai, mentre star fu lasciata, in Napoli non entrò né mosca né tafano.
[7] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 20, pag. 167.15: Anche fingie che vedesse uno ch'ave' nome Asdente da Parma, uomo no literato ed era chalzolaro e disse di questa arte d'astrologia e magicha.
[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 122.2: Per questa raysone alcuni huomini che studiano inde l'astrologia soleno dicere che questa Dea Dyana èy chella stella la quale se clama donna e conducitrice de tutti li viagy, la quale tutti li navicanti chi volino fare alcuno viayo per se l'avereno appagata...
- Astrologia giudicativa.
[9] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 2, 112-126, pag. 54, col. 1.14: Gli altri gironi, çoè li circuli e li celi di pianeti [[...]] si adoverano destribuend o la virtude dada a loro per lo primo celo a diversi fini; [sí come appare nei libri di astrologia iudicativa.
[10] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 46.6: Ciò sono li circuli, e Cieli de' pianeti: e[s]si corporalmente, [[...]] sì adoperano distribuendo la virtù data loro per lo primo Cielo a diversi fini, sì come appare ne' libri d'astrologiaiudicativa.
2.1 Locuz. avv. Per astrologia: per previsione astrologica.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 15, 25-33, pag. 403, col. 1.17: Lo quale ser Brunetto fo un tempo maestro de D. e fo sí intimo so domestigo de lui, ch'ello volse zudigare per astrología e predize per la soa natività com'el dovea vignire ad eccelso grado de sciencia, per la qual demestegheça l'A. li portava molta reverencia quando parlava cum esso.
[2] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), Prologo, pag. 141.22: E per questo gli çientili omini per vertute del sangue che gli abunda e per le prete ch'egli ànno e per gli brevi ch'egli porta cum sì e che tale fiata, egli non sa perché, le mugiere cellatamente ge li aloga in qualche cosa, egli non descazze sì malamente com'fae l'altra zente che no ha de queste cose. E perciò no se pò savere no ma' per astrologia.
[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, parr. 8-13, pag. 323.26: chi per astrologia, chi per geomantia, piromantia, idromantia, sortilegio, fitone, aura, augurio per la spalla, ciromantia e chi per nigromantia. E te voglio dechiarare li predicti modi segondo loro etimologie. E dico che per astrologia se cognosce al corso de le stelle.
[4] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 10, pag. 565.30: Il sesto spirito fu quello di Dionigio Aryopagita, il quale fu grande astrologho e valentissimo huomo in tutte le scienzie e ffu al tempo di Cristo, quando fu paxionato e crocifisso. Egli vide per astrologia che 'l sole ischurò e disse chosì a' suoi disciepoli: «O veramente Iddio sostiene pene o 'l mondo si disfà».
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 2, 64-72, pag. 46, col. 2.4: La spera otava. Çoè, in quella sono diverse ymagine e cussí hano diverso aspetto; alcune sono lucide, alcune nubilose, e alcune tenebrose, sí come appare nella Astrologia Entroduttoria, sí in Albumasar cum etiamdeo in Alcabitio, come etiamdeo nel Quadripartito de Tolomeo, e sí cum fanno diversità in qualità, cussí in quantità.
[u.r. 28.11.2019]