ATENIESE agg./s.m.

0.1 actenisi, atenesi, ateniense, ateniensi, ateniese, ateniesi, athaniese, atheniesi, athenisi, athinisi, athonisi, attenesi, atteniese, atteniesi, attenisi.

0.2 Lat. Atheniensis.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 2.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Che proviene da o riguarda la città (o lo stato) di Atene. 2 Sost. Abitante o originario di Atene.

0.8 Pär Larson 03.05.1999.

1 Che proviene da o riguarda la città (o lo stato) di Atene.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 20.12: La terra Focis divide i campi tebani dalli ateniensi.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 416.9: Scrisse libri d'antichitadi XLI, li quali divisi in cose umane ed in cose divine, atribuinne XXV alle umane, e XVJ alle divine. Scrisse ancora al suo scolare Ateniese uno libro morale molto utile.

[3] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 22, pag. 126.10: Allora Paolo si levò in mezzo e disse: Signori uomini Atenesi, considerando io gli vostri fatti e gli vostri studi, veggio che al tutto siete superstiziosi e vani...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X. 8, pag. 678.24: E avendo esso animo romano e senno ateniese, con assai acconcio modo i parenti di Gisippo e que' di Sofronia in un tempio fé ragunare...

2 Sost. Abitante o originario di Atene.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 222.15: E la maiure citade de Arcaia, Matone civitate a Mitridade da Abasitone athaniese li fo traduta.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 2, par.8, pag. 211.14: Pisistrato tanto valse in suo dire che gli Ateniesi, presi per lo suo parlare, gli dierono reale signoria...

[3] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 63, pag. 39.21: Ariopago soleva diligentissimamente investigare, il santissimo consiglio della sua cittade, dichiarando che cosa ciascuno degl'Ateniesi facesse o di quale guadagno si mantenesse...

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 35.15: di che patria tu se' natío, la qual non come quella degli Atteniesi, per addietro, con imperio di moltitudine si regge, ma da uno segnoreggiatore e un re...

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 96.2: Eaco disse: o Atteniesi, non domandate aiuto; ma prendetelo.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 168.24: Pericle, principi di li Athinisi, cun chò sia cosa qui issu avissi per cumpagnuni in la preturia a Sophocles scritturi di li tragedij...

[7] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1116.1: Coriolano fu più caro, sbandito, a' Volsci, che a' Romani cittadino; Alcibiade, dagli Ateniesi cacciato, divenne prencipe de' navali eserciti di Lacedemonia...

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X. 8, pag. 680.21: È il vero che egli è ateniese e io romano. Se della gloria delle città si disputerà, io dirò che io sia di città libera e egli di tributaria...

[9] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 331, pag. 199.4: Fisistarco, il quale fu grandissimo principe, sì avea una nobile e bella figliuola, la quale non avea ancora maritata; e uno giovane ateniese amava per amore questa fanciulla.

[u.r. 22.12.2017]