ATROCE agg.

0.1 atroce, atroçe, atroci, atrocissima.

0.2 Lat. atrox, atrocem (LEI s.v. atrox).

0.3 Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.): 1.

0.4 In testi tosc.: Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).

In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Poes. an. perug., c. 1350.

0.7 1 Crudele, terribile. 1.1 [Rif. a delitti molto gravi o a peccati capitali]. 2 Che incute paura; che suscita orrore. 3 Malvagio, maligno. 4 Oltraggioso.

0.8 Pär Larson 02.06.1999.

1 Crudele, terribile.

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 248, pag. 333: «Or m'aspecta, perfidu, che s'yo de man te scappo, / ka par' così feroce, / con tal catene legote, con tal grampe te adgrappo, / ke faray morte atroce...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 12.6, pag. 286: Nessun an'male può campar da morte / Che subito la vita non espire, / Cotanto è il suo veleno atrocee forte.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 121.5, pag. 91: Menbrati 'l dïe - che Dëo - fu fito / de fato - streto, - struto - su la croçe; / vergogna e male - per mile - y è dito / e dato - fo·lli - felle - molto atroçe; / gy spirti - sparti - nel so corpo trito / sì trati - vete - da vita - veloçe...

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 3, pag. 430.17: Alla perfine il re barbaro provide con una atroce pena del giudice, che poi alcuno giudice non potesse esser corrotto.

[5] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 29.32, pag. 285: Bramosa fera, Amor, segnor feroce, / cagion dell'aspra mia nogiosa rima, / foresto e crudo al mio tardo conforto, / tu m'hai attorto in tuo carcere atroce, / richiuso sì ch'io non so trovar lima / ch'a romper un tuo fer mi faccia accorto!

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 39, pag. 82.6: Li Romani trascorsero dentro, e per tutto il campo, al primo rumore e fatto tumulto, una atroce battaglia si cominciò...

1.1 [Rif. a delitti molto gravi o a peccati capitali].

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 19.29, pag. 242: O quanto ha l'alma forma di bellezza / Se si raffrena da questi atti atroci [[scil. causati da ira e accidia]] / Prendendo da virtute la fermezza!

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 9, pag. 556.9: se la sentencia serà data sopra li atroci e grandi maleficij, come de percussione cum spargemento de sangue o debilitacione de membro o amputacione o cusì facti o robaria o innovacione facte cum carceratione o personale offesa o simili o più gravi o magiori delicti, receva da la parte absoluta X ancontani...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 2, pag. 624.21: nessuna jnquisitione fia facta per officio sença expresso nome del denunciatore d'alcuno maleficio o quasi per li judici o per li officiali, se non forse di publici et atroci peccati...

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 25, pag. 330.15: La loro divisione senza fedita senza sangue essere stata, nè essa atroce, nè d'atroce pena degna; come gl'ingegni umani sono a ciascuno a levar la sua colpa molto più facondi.

2 Che incute paura; che suscita orrore.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 389.1: Questi luoghi ti sieno le Sirte, qui schifa dallo atroce monte Ceuranio; [qui] la crudele Caridde vomica l'aqua ch'ella bevette. || La lezione è dovuta ad un errore di trasmissione del testo lat.; cfr. Ov. Rem. Am., 739: «Haec tibi sint Syrtes; haec Acroceraunia vita» (Per spiegare la forma volg., la Lippi Bigazzi ipotizza un errore atrocem Ceraunia).

[2] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, cant. 11.48, pag. 32: Poi, richiamando i cani ad una voce, / tutti raccolsero, addietro tornando / con loro insieme, con romore atroce.

[3] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), Son. 35 [dubbio].7, pag. 123: ambular mi conven fin ch'i' mi spolpi / con amari sospir, ben ch'io ne 'ncolpi / el maladetto dì ch'i' gli occhi apersi; / per cui canto sovente atroci versi, / né silenzio porrò s'el no· mmi scolpi.

[4] Poes. an. perug., c. 1350, 415, pag. 27: Queste non mostreran de pietà fronte, / ché lor natura sirà sì feroce / che solo a crudeltà siranno pronte. / Queste gli aspecte mostreranno atroce / queste sopra di l'arme averan possa / queste raqueteran le crudel boce.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV. introduzione, pag. 261.30: Adunque da cotanti e da così fatti soffiamenti, da così atroci denti, da così aguti, valorose donne, mentre io ne' vostri servigi milito, sono sospinto, molestato e infino nel vivo trafitto.

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 39, pag. 511.28: Claudio consolo alla fine, partitosi da Roma, intra 'l porto Consano e il Loretano atrocissima forza di tempesta di mare nata il condusse con gran paura...

3 Malvagio, maligno.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 14.75, pag. 299: Così il nemico alla morte ci mena / Dando l'udito al suo parlare atroce / Che con dolcezza ne conduce a pena...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 74.3, pag. 522: Questo vedendo Giapeto feroce, / che da l'alber fatale aveva tratta / possa durabil, pessima e atroce, / poscia che Egina fu tutta disfatta...

4 Oltraggioso.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 17, pag. 405.20: E certo se la colpa della ribellione fu lontana dal pubblico consiglio, e il tornare alla vostra dizione sia stato non solamente nostra volontà, ma ancora per la nostra opera e virtù, più v'indegnerete a buoni e fedeli compagni così atroci ingiurie dal vostro legato e da' suoi militi essere state fatte.

[u.r. 29.03.2018]