ATTEDIARE v.

0.1 atediâ, atediai, atediao, attedia, attediandosi, attediar, attediare, attediarti, attediata, attediati, attediato, attediava.

0.2 Da tedio.

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).

0.6 N Gli ess. di S. Caterina da Siena cit. da GDLI sono tratti da edizioni dell'Epistolario diverse da quella utilizzata nel corpus.

0.7 1 Pron. Provare noia e stanchezza fisica e intellettuale. 2 Indurre noia e stanchezza. 2.1 Stancare con parole e atti fino a condurre allo sfinimento, prostrare e abbattere.

0.8 Roberta Cella 13.09.1999.

1 Pron. Provare noia e stanchezza fisica e intellettuale.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 6, pag. 174.15: Venivano a lui vescovi, i monaci e altri prelati, e gente innumerabile, d'ogni stato e condizione gente, signori, e giudici, e rettori delle terre, matrone, e donne assai, e villani, e cittadini, acciocché almeno da lui ricevessero del pane e dell'olio benedetto. Della visitazione e frequenza de' quali egli attediandosi, come uomo che tutto il suo desiderio era alla solitudine, brigossi di fuggire...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 18, pag. 150.11: a tutti era gioconda e dilettabile la sua compagnia, sicché nullo mai si lamentava né attediava di suo parlare.

2 Indurre noia e stanchezza.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 1, terz. 2, vol. 1, pag. 1: A laude, ed onor del vero Iddio, / di fatti antichi intendo ragionare, / a diletto d'ogni uom grosso, com'io. / E perchè attedia il lungo sermonare, / e par, ch'alcuna volta se ne doglia / colui, che legge, e chi lo sta a ascoltare; / venne un giorno a me talento, e voglia / di breviar la Cronica per rima, / se morte in prima vita non mi spoglia...

2.1 Stancare con parole e atti fino a condurre allo sfinimento, prostrare e abbattere.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 78, pag. 379.11: ...questa battaglia non ha triegua, anzi è continua sempre in ogne tempo insino a la morte. Fa questo il demonio per allassarti, ché ss'aiuta di non finare mai, ché tti vuole vincere per tedio: per attediarti non requia mai di combatterti, che s'egli ti combattesse cinquanta anni, e in questi ti potesse vincere pur una volta, sì gli pare avere assai fatto.

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 15, pag. 139.15: E questo disse volendo loro dare ad intendere che sì era usato a vincere se stesso, e sì aveva salda la mente, che né moltitudine di demonia né d'uomini né quantunque fatica lo poteva mai né perturbare né attediare.

[u.r. 24.02.2008]