ATTEDIATO agg.

0.1 atediâ, atediai, atediao, attediata, attediati, attediato; f: attediatissime.

0.2 V. attediare.

0.3 Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.6 N L'es. tratto dal Libro delle segrete cose delle donne, cit. a partire da Crusca (4) e passato a TB e a GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.

0.7 1 Che prova noia o stanchezza per cose, parole o atti. 1.1 Tormentato o sfinito da una qualche oppressione (fatica o dolore).

0.8 Roberta Cella 13.09.1999.

1 Che prova noia o stanchezza per cose, parole o atti.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 16, pag. 163.9: Ed inanzi ch'ella giungesse riguardando Martino infin da lunga giù per lo monte, e conoscendo per le vestimenta che quella era una femina che veniva a lui: gittossi incontanente in orazione con la faccia in terra per non vederla, e tanto stette, che quella, attediata dell'aspettare, vedendo ch'egli non le rispondea e non alzava la faccia, confusa e svergognata si levò e partissi dalla finestra della sua cella.

[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 28, pag. 142.16: Un atro so monego era devegnuo monto mobile e desoluto e non vole' pu star in lo monester. E seando de ço pusoi vote coreito da san Beneto e amonio ch'elo devese perseverà' in lo monester, e quelo per nixum modo consencian[d]o pregandolo inportunamenti che lo lasase partir, un iorno seando san Beneto monto atediao per la importunità soa, irao comendà ch'elo se partise.

[3] f Libro delle segrete cose delle donne: Apparentemente si mostrano di ogni medicina attediatissime. || Crusca (4) s.v. attediatissimo.

1.1 Tormentato o sfinito da una qualche oppressione (fatica o dolore).

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 2, pag. 13.8: Ma li cavalli, quantunque battuti e sanguinati, muovere non si potevano; e così temevano di toccare l'acqua, come di gittarsi in uno mortale precipizio. E mentre che così battendo li cavalli e spronando tutti erano lassi e attediati, uno di loro disse: Credo per la ingiuria che abbiamo fatta a quello servo di Dio, togliendogli lo cavallo, riceviamo ora questo impedimento.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 9, vol. 2, pag. 208.35: E in figura di ciò [[s. Gregorio]] dice, che volendo egli traere li figliuoli d'Israele di Egitto, permise, e ordinò, che Faraone li affliggesse, e gravasse disordinatamente, acciocchè attediati di quella durissima servitù, più tosto, e volentieri ne uscissero, e seguitassero Mosè, lo quale li chiamava da sua parte.

[3] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 1, pag. 207.7: La prima stoltizia di questa battaglia si è di quelli, che prendono arme troppo gravi, cioè che s'affliggono per opere di penitenza, che 'l corpo ne cade in grave infermità, e l'anima in accidia; e poi attediati o tornano a dietro, o sono gravi a se, e ad altrui, non potendo fare quelle cose, che gli altri. Onde è bisogno grande discrezione, che l'uomo non prenda maggiore croce, che portare possa...

[4] Simone Fidati, Lett., a. 1348 (tosc.), pag. 515.12: Dal cielo cristallino della luminosissima verità, dal cielo del fermamento dove sono tutte le stelle in suo ordine situate et poste, cioè dal convento dell'alte virtù, dov'è la stella della vera obedientia, alla quale ànno sputato nel volto, datoli calci, voltatole le spalle tutti coloro, li quali sono regolati dal proprio volere, amatori della mortale libertà, seguitatori del proprio piacimento, attediati del suave giogo, desprezatori dell'altrui directione col dosso della volontà, guasto da non volere portare la dolce soma, che non opprime ma rileva, non grava ma allevia, confidatori del proprio senno et parere loro, judici falsi dell'altrui conscientie, desprezatori dell'altrui vertù.

[u.r. 24.02.2008]