ATTEZZA s.f.

0.1 atteçça; f: attezza.

0.2 Da atto 1.

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Disposizione; idoneità.

0.8 Rossella Mosti 20.04.2000.

1 Disposizione; idoneità.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 22, pag. 114.8: la natura sagace sempre adopera quello ke più ène sua utilità in conservatione d'essa, unde se le deta de la mano fossaro uguali (et) la palma piana la mano non se actuaria, (et) così non porria l'omo con essa bere quando gionge ad alcuna fonte sença extraneo istrumento; (et) a molte altre cose è utile la atteçça d'essa mano secondo k'è manifesto pensandove.

[2] f Plutarco volg., XIV ex.: In quello che Eumenio sentì la venuta de' suoi nemici, mostrò bene sollicitudine di signoria, ma non attezza. || GDLI s.v. attezza.

[u.r. 17.04.2009]