ATTIRARE (1) v.

0.1 atira, atirare, attirano; f: attirare.

0.2 Da tirare.

0.3 Pier della Vigna, a. 1249 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna, a. 1249 (tosc.); Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Trarre a sé. 2 Fig. Acquistare.

0.8 Pär Larson 21.07.2004.

1 Trarre a sé.

[1] Pier della Vigna, a. 1249 (tosc.), 19b.10, pag. 273: Per la vertute de la calamita / como lo ferro at[i]ra no si vede, / ma sì lo tira signorevolmente; / e questa cosa a credere mi 'nvita / c'Amore sia, e dàmi grande fede / che tutor sia creduto fra la gente.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 1.23, pag. 246: Amor non fu giammai nostro volere, / Ma vien per natural conformitate / Che nasce in noi per subito vedere. / Gli occhi umani sono calamite / Che attirano di nostra umanitate / Lo spirto col piacer, come vedite.

[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 81, col. 1.2: Et colui che nel sognio gli pare entrare e d'andare per luogora molto strette et per fori, significa che llo istrumento de l'aito .i. dell'alito àe grande inufermitade, la quale infermitade li tolle e lli vieta d'atirare a ssé quanta aere gli fa bisognio.

2 Fig. Acquistare.

[1] f Cavalca, Vite dei Santi Padri: Vedendo che 'l nemico lo induceva a questo per fargli perdere la quiete della sua cella, e per farlo insuperbire e attirare fama di santitade... || GDLI s.v. attirare.

[u.r. 29.02.2008]