ATTIVO agg./s.m.

0.1 activa, active, activo, ativa, ativo, attiva, attive, attivi, attivo.

0.2 Lat. activus (LEI s.v. activus).

0.3 Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Anche s.f. (attiva).

Locuz. e fras. potenza attiva 3.1; possanza attiva 3.1; virtù attiva 3.2; vita attiva 3.3.

0.7 1 Che opera, che agisce; relativo all'azione. 1.1 Femm. Attiva: la vita non contemplativa. 1.2 Plur. Attivi: persone dedite alla vita attiva, non contemplativa. 2 Che determina o può determinare un'azione; che ha la capacità di agire o di operare. 3 Locuz. e fras. 3.1 [Filos.] Potenza/possanza attiva: possibilità di produrre un mutamento (contrapposta alla potenza passiva, che indica invece la possibilità di subire un'azione). 3.2 [Filos.] Virtù attiva: capacità o forza di produrre un mutamento, un'azione. 3.3 Vita attiva: vita dedita all'azione e non alla contemplazione. 4 [Gramm.] Verbo attivo.

0.8 Pär Larson 17.12.1999.

1 Che opera, che agisce; relativo all'azione.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 76.37: la persona che vive in castità per ragione de' essere alluminato molto nelle cose attive, e nelle cose contemplative, che siccome lussuria al tutto diparte l'anima da Dio, così castitade fa istare l'anima congiunta con Dio.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.113, vol. 3, pag. 97: Questa picciola stella si correda / d'i buoni spirti che son stati attivi / perché onore e fama li succeda: / e quando li disiri poggian quivi, / sì disvïando, pur convien che i raggi / del vero amore in sù poggin men vivi.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 298.27: La filosofia è contemplativa, e attiva. Tu erri se credi, ch'ella ti prometta solamente operazioni terrene. Ella ha più alto intendimento.

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 11.3, pag. 704: Nasce del buon voler di questa diva, / ne' sacrifici della qual cantiamo / divoti quanto può la voce attiva, / tutto quel ben che noi con noi tegnamo; / il qual se cessa nel nostro operare, / semo oziosi o indarno facciamo.

[5] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), prologo, pag. 6.3: Secondo, fue nello stato matrimoniale, però ch'ebbe marito. Tertio, fue nello stato vedovale. Quarto, fue nello stato attivo. Quinto, fue nello stato contemplativo. Sesto, fue nello stato religioso.

[6] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 16, pag. 260.10: Nello ingegno delle cose attive, molti [[scil. animali]] per certo n'avanzano l'uomo. Quando, eziandio tornando Dedalo in vita, saprà elli con tanto ordine, con tanta misura al lume comporre i fiari, li quali di cera all'oscuro compongono le pecchie?

[7] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 137.13, pag. 201: Se quei ch'a molti schiusero il suo amore / Filosofando e quei che poetaro, / Per quelli ch'ora regge il mondo nostro / Mirate fosser l'opre di que' vivi / E i poetanti avesser lor corona, / Brutti ignoranti avari, il modo vostro / Sarìa già spento, e' bei costumi attivi, / E l'opre belle avrian sua forma bona.

[8] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 66.2, pag. 66: Non credess'io veder Salamone / ed Aristotil con le menti attive, / Seneca, Plato e qual da' più si scrive, / Livio, Florio ed ogni autor che spone...

1.1 Femm. Attiva: la vita non contemplativa.

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), .75, pag. 326: Con queste arme sanctisscime ç'è un'arma pretïosa / ke à nom la Oratïone: / lu sanctu Dessideriu, la Activa obsequïosa / e la Contemplatione, / ferma Perseveranç[i]a, Gelosia gratïosa, / Confessu de raione, / santa Mansüetudine e vita luminosa / de bona Conversione, / discreta Adflictïone / con Çel de veritate / e Longanimitate, / tucte stay inn- un conventu.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 8.13: Imparato hai con che profondità la speculativa con le sue parti si consideri, con che ragione l'attiva con la sua divisione s'impari, riducendo a' discesi di Romulo ciò che i Cicropidi feciono al mondo singulare.

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 6, pag. 15, col. 1.1: La contemplatione è acto dell'anima e l'activa corporale è acto del corpo. Onde tanto è più nobile la contemplatione della corporale actione quanto è più nobile l'anima che'l corpo.

1.2 Plur. Attivi: persone dedite alla vita attiva, non contemplativa.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II cap. 6, pag. 676.16: Se tutti fossono papi, dove gli altri stati? se tutti fossono prelati, dove gli sudditi? se tutti sudditi, dove i prelati? [[...]] se tutti congiugati, dove sarebbono i vergini e vidui? se tutti contemplativi, dove gli attivi? se tutti attivi, dove i contemplativi?

2 Che determina o può determinare un'azione; che ha la capacità di agire o di operare.

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 5, son. 1.13, pag. 350: Che se per tu' amistade mi fa' fallo, / de l'emagin attiva qual è fonte, / tanto mess' abbo nel tuo cor lo meo?

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 85.7, pag. 343: O amore attivo, che non trovi passivo, / che venga a l'amativo d'amor purificato; / amor, c'hai nome amo, plural mai non trovamo; / da te, fonte, gustamo amor da te spirato.

[3] Gl Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 73, pag. 356.2: In tutte le cose hae la natura fatte le cose attive, cioè fattive, e passive, cioè che sostiene, e è la cosa di che è fatta. Il fuoco è attivo, ch'aopera più; l'aire altressì; l'acqua e la terra sono passive, ché ricevono e sono materia de le cose...

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 7.4190, pag. 371: La luce ch'esce dallo primo agente / Ha luminoso corpo ed esso è attivo, / Ed essa è forma sostanzïalmente, / E il fulgore di lei che cerca il misto, / Il quale è oggetto del senso motivo, / È accidente.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 20, 40-45, pag. 496, col. 2.10: Or la questione delli due Dei è per allegoría detto li due elementi attivi, cioè, caldo e freddo; lo freddo è constrettivo, ed è maschio; lo caldo è aperitivo e germina, ed è la femina.

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 15, proemio, pag. 281.2: Chi dunque usa la cosa diputata dalla natura ad uno uso in contrario uso, e fa de l'attivo passivo, e del masculino feminino, fa forza alla natura, e incita e pruova contro a ssè l'ira di Dio...

[7] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 6, par. 9, pag. 36.28: E ccierto in questo oficio convengono e convenevolemente s'assenbrano e accordano tutte dissciprine e sscienze trovate per umano ingiengnio, tanto spequlative come attive, moderative, attenperative de' fatti umani tanto de inmanens come de' passanti, che venghono d'appetito e congnosscienza, per li quali l'uomo è bene disposto secondo l'anima per lo stato tanto del secolo presente, come di quello ch'è avvenire.

3 Locuz. e fras.

3.1 [Filos.] Locuz. nom. Potenza / possanza attiva: possibilità di produrre un mutamento (contrapposta alla potenza passiva, che indica invece la possibilità di subire un'azione).

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 14, pag. 116.15: In ciascuna creatura, diceno li phylosofi, che sono due potentie, l'una è activa et l'altra è passiva. Sì come si può vedere in del fuoco et ne l'acqua: lo fuoco àe potentia activa, però che scalda et sostiene cioè lo freddo, l'acqua infredda et sente lo secco, et così in dell'altre creature. Ma in Dio non è se non una potentia, cioè l'activa, et non la passiva, però ke nulla puote patire, nulla ricevere, tanto è perfecto.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 174.3: da sapere è, che creare non dice potenzia della cosa, ch'è creata, ma del creatore; la quale potenzia attiva puote di nulla cosa alcuna producere, e però non procede l'argomento delli Paterini, che dice, che possa in nulla reddire.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 15, vol. 1, pag. 112.27: Anco che Dio sia, e sia libero signore di ogni creatura, provasi in cotal modo, chè veggiamo, che la potenza attiva, la quale è nel fuoco, o nelli altri elementi, e nelle altre creature, non è potenza libera, anzi è soggetta a Dio...

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 15, par. 6, pag. 85.24: E questa parte è ll'oficio del principante, che ' cherici chiamano principatus, della qual parte la vertù universale in chausalità e gienerale è lla leggie, e della quale la podestà o ppossanza attiva è l'autorità di giudichare, di comandare e d'esseguire le sentenze de' profitti e diritti civili... || Cfr. Defensor pacis, I, xv, 6: «activa potencia est auctoritas iudicandi».

3.2 [Filos.] Locuz. nom. Virtù attiva: capacità o forza di produrre un mutamento, un'azione.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 75, vol. 3, pag. 497.5: Della virtù contemplativa. Lo conto divisò qua addietro, là ove comincia a dire di virtù primieramente, che prudenza, e giustizia, e forza e temperanza sono virtudi attive, per dirizzare i costumi dell'uomo, e per adoperare quello che a onesta vita appartiene.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 308.8, pag. 126: Li ciel muovon le cose elementanti / e nnaturanti che danno le piove, / e muovon la vertute alterativa, / e la vertuteattiva e la passiva / che fanno generar sì cose nuove.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 25.52, vol. 2, pag. 430: Anima fatta la virtute attiva / qual d'una pianta, in tanto differente, / che questa è in via e quella è già a riva, / tanto ovra poi, che già si move e sente, / come spungo marino; e indi imprende / ad organar le posse ond'è semente.

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 31-60, pag. 522, col. 1.20: S'accoglie, çoè, se meseda l'un sangue cum l'altro, çoè menstruo cum lo sperma: l'uno disposto a patire, çoè lo menstruo, l'altro a fare, çoè 'l sperma, per lo perfetto luogo onde si preme, çoè ch'à adutto cussí virtù attiva dal cor del generadore; po' digesta e atrata a çò in li testiculi del generadore.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 470.22: l'anima, che nel principio si produce, è simile alla virtù attiva, cioè all'anima della pianta: quasi dica, che generato il cuore, solo l'anima, che prima si produce, è anima di pianta, o vero nutritiva.

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28 par. 7, vol. 2, pag. 168.13: Et ferru, lancia et spada non tagliria lu corpu suo, ka la virtuti resistitiva di l'anima di Cristu esti plui forti ki omni virtuti activa cuntraria.

3.3 Fras. Vita attiva: vita dedita all'azione e non alla contemplazione.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 75, vol. 3, pag. 497.12: La vita attiva è, innocenza di buone opere, secondo quello che 'l maestro ha detto infino a qui nel conto delle quattro virtù. La contemplativa è li pensieri delle celestiali cose. Quella conviensi a' più, questa a' pochi. La vita attiva usa bene le mondane cose; la contemplativa rifiuta loro, e dilettasi in Dio solamente.

[2] Gl Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 4, pag. 82.16: quella che è qui l'umana natura non pur una beatitudine abbia, ma due, sì com'è quella della vita civile e quella della contemplativa, inrazionale sarebbe se noi vedemo quelle avere [la] beatitudine della vita attiva, cioè civile, nel governare del mondo, e non avessero quella della contemplativa, la quale è più eccellente e più divina.

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 77.16: La santa Scrittura c'insegna due maniere di vite per le quali l'uomo viene a vita eternale. La prima è appellata vita attiva, perciocch'ella è in lavoro di buone opere, e fa l'uomo intendere al profitto, e all'utilità di sua anima, e di suo prossimo.

[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 2, pag. 9.20: Racchel fu moglie di Jacob patriarcha [[...]], e fu la più sollecita e la più operante in bene fare che niuna altra che fusse a cquel tempo: e pòlla qui l'auctore per fighura de la vita attiva, ciò è avere ranchura e sollicitudine di bene fare e operarlo.

[5] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 138, pag. 382: In sommità di questo monte pone / quel luogo dove si crede ch'Adamo / vivesse et fesse poi l'offensione, / et per lo bel che vien di ramo in ramo / laudando il luogo di fuor da la riva / [e] ad Eva lamentando alcun richiamo. / Poi lí da lato della selva viva, / sol con quel acto che l'effecto importa, / vede allegra seder la vita activa.

[6] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 4, pag. 6, col. 2.9: Alla corporale vita activa è dato per instrumento la predicatione della salute humana e tutta la sancta scriptura per lectione e tutto el divino officio per oratione...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 8, vol. 2, pag. 168.27: Lu parichu di verasa amistati, Scipio et Leliu, coniunti intra di loru sì pir vinculu d'amuri commu per compagnia di tucti li virtuti, commu issi cu eguali passu andavanu lu caminu di la vita attiva, cussì eciandeu s'acurdavannu comunimenti eciandeu a la intermissiuni di lu animu.

[8] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 97, pag. 192.4: Nella vita attiva Orazio pone summa felicitade. Ma Iunone, cioè la vita attiva, interpone tra sé e questo cotale la nebbia, cioè la scuritade della ragione, che la troppo sollicitudine delli beni temporali offusca ed attenebra lo intelletto.

[9] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 66, pag. 128.33: Cosí insiememente avará la vocale e la mentale, perché elle stanno insieme sí come la vita attiva e la vita contemplativa.

4 [Gramm.] Verbo attivo: verbo che determina un'azione, contrapposto al verbo passivo.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 3, 97-108, pag. 78, col. 2.2: Perfetta vita, çoè la vita dell'ordene de santa Chiara. Incella, Si è verbo activo e vale tanto come 'lo celo informa'...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 26, 115-126, pag. 556, col. 1.7: Scerno si è verbo ativo, e sta per 'mostrare alcuno'.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 58.12: 70. risponde Piccarda, e dice che virtù di carità fa contenta sua voglia, la quale è quella che piace al sommo Creatore, che abbiamo. Nota che quieta è verbo attivo in questo luogo.

[4] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), XXVIII, p. 206.15: Dio ebbe in sé tutte le sette arti liberali, come ebbe la Gramatica. La Gramatica ha il verbo attivo e 'l passivo; così è egli attivo sopr'ogni cosa; passivo, quando venne a sostenere passione per noi.

[u.r. 29.03.2018]