ATTRAIMENTO s.m.

0.1 attraimento.

0.2 Da attrarre.

0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sorsata, atto dell'attingere o estrarre un liquido.

0.8 Pär Larson 05.11.1999.

1 Sorsata, atto dell'attingere o estrarre un liquido.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 144.16: Allora fatti a Mercurio gli sacrificii, et invocata la sua deitade, a ciò che lei con piacevole viagio menasse ne la migliore parte de la infernale sedia, con desideroso attraimento sorsoe il mortale beveragio. || Cfr. Val. Max. II, 7, 8: «cupido haustu mortiferam traxit potionem».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 256.20: Alessandro re di Macedonia, [[...]], nel Cidno, più smerato che alcuna acqua di Tarso, il suo corpo bagnò. E subitamente contratti i nerbi, per troppo attraimento, di freddezza stipiditi li nerbi, e li membri del corpo impigriti, con grande sbigottimento di tutta l'oste, fue portato in una terra presso al suo campo. || Cfr. Val. Max. III, 8, ext. 6: «ex nimio haustu frigoris obstupefactis nervis».

[3] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 2, cap. 13: Imperciocché l'attraimento di quell'umido che si cava ed attrae in cibo, è corruzion di quel che nutrisce, il quale dentro al ventre si mette per masticazione… || Sorio, Tratt. Agr., vol. 1, pag. 159.

[u.r. 29.02.2008]