ATTRAZIONE s.f.

0.1 actractione, actratione, adtractione, atraizione, atrazione, attratione, attrazione, attrazzione; f: attrazion.

0.2 Lat. attractio, attractionem (LEI s.v. attractio).

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Forza e azione per cui un corpo attrae a sé un altro corpo. 2 [Med.] Assorbimento di una sostanza da parte di una parte del corpo. 3 [Med.] Contrazione dei nervi con conseguente perdita o disturbo della mobilità.

0.8 Pär Larson 15.09.2004.

1 Forza e azione per cui un corpo attrae a sé un altro corpo.

[1] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 187, pag. 877.2: Sono le Sirte luoghi periculosi in mare in Cartagine, presso alla città di Lepti, e sono due, cioè la minore Sirti e la magiore, e viene a dire Sirta 'atrazione', però che assorbe a ·ssé che ciò v'aporta.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 34, pag. 586.25: Imperò che lla virtù celesta, e influenza da parte dello emisperio da noi opposito più attrarebbono, e più opere[re]bbono, e moverebono quello grave corpo, che non sarebbe questa mezza parte del cielo che noi nel nostro emisperio veggiamo: e parrebbe quasi errare la natura delli elementi per la attrazione di questo grave corpo oltre il centro...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 389.23: dice Isidero: «Nuvolo è uno strignimento della aere raunato per attrazione di vapore, e di fumosità di terra e di mare; per la larghezza della aere, e per lo cacciamento de' venti, e per lo calore interchiuso nella sustanzia della nuvola, di qua e di là si muove e dimena».

2 [Med.] Assorbimento di una sostanza da parte di una parte del corpo.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 7, pag. 134.29: E dele dette cose dolci non si vuole prendere troppe, perciò ch'elle turano legiermente del feghato le sue vie, per la grande atrazione che -l feghato ne fae.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 163.1: Channamelle sì è chaldo e umido nel primo grado, e sì è molto convenevole a natura d'uomo a usare. E di sua natura fa bene orinare, e purgha le reni, e mondificha la vescicha, e amoliscie il ventre, e allargha il petto e -l polmone; ma chi ne mangia troppo, sì enffia il ventre e tura le vie per la grande atraizione che i menbri ne ffano.

[3] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 6, cap. 11: L'abruotano è erba calda et humida in primo grado, sottigliativa et apritiva molto; schifa l'actratione delle materie a' membri. || Crescenzi, [p. 202].

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 17, pag. 147.3: Le ga(m)me etiamdeiu li pedi plù forti et più grosse et più dure se rendo, ca dalla fatiga fase maiore actractione de notrime(n)to alle membra fatiganti; et la na(tura) tuctavia intende allo defecto delle membra alle quale è più necessario.

3 [Med.] Contrazione dei nervi con conseguente perdita o disturbo della mobilità.

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 6, cap. 11: L'Abruotina è erba calda e umida in primo grado, e sottigliativa e apritiva molto, e il suo impiastro rimove l'attrazion dei nervi alle membra. || Sorio, Tratt. Agr., vol. 2, pag. 248.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 73, pag. 193.7: li capilli dellu collo co la manu se diriççe app(re)sso lo corpo et l'una et l'alt(ra) cotica, corto ferro caldo ad modo d(e) stilo f(ac)to, lu q(u)ale ferro alcuni lu chiama sibula, app(re)sso lu corpo se p(er)tonda, et la ca(r)ne, la quale ène sop(ra) lo collo, sença actract(i)o(n)e de ne(r)vi se m(ar)ture...

[u.r. 29.03.2018]