ATTRIZIONE s.f.

0.1 attrizione.

0.2 Lat. attritio, attritionem (LEI s.v. attritio).

0.3 Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.).

0.7 1 Frantumazione. 2 [Relig.] Pentimento dei peccati per motivi imperfetti (opposto alla contrizione).

0.8 Pär Larson 14.03.2000.

1 Frantumazione.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 4, cap. 2, pag. 81.27: come contrizione dice uno tritamento minuto, quanto a tutte le parti insieme, fatto perfettamente, non rimanendo veruna intera nè salda; la qual cosa fa il dolore intimo e 'l dispiacere perfetto del peccato: così attrizione dice uno rompimento in grosse parti non perfettamente trite; la qual cosa fa il dolore e 'l dispiacere del peccato difettuoso e imperfetto.

2 [Relig.] Pentimento dei peccati per motivi imperfetti (opposto alla contrizione).

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 4, cap. 2, pag. 81.18: Onde dicono i Santi, ch'egli è differenza tra contrizione e attrizione. Contrizione è il dolore perfetto e volontario, che nasce dall'amore della caritade di Dio, del quale abbiamo detto: attrizione è un dolore manco, iscemo e imperfetto, il quale viene da servile timore, per lo quale l'uomo teme pena, o di non perdere premio; o nasce da sì tiepido e difettuoso amore, che non agguaglia la misura della gravezza del peccato.

[u.r. 29.03.2018]