ATTUFFATO agg./s.m.

0.1 actufati, attuffata, attuffate, attuffati, attuffato, atufata, atuffati.

0.2 V. attuffare.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

0.7 1 Immerso, sommerso, affondato, sprofondato (in un liquido o sottoterra). Anche fig.

0.8 Pär Larson 12.01.2000.

1 Immerso, sommerso, affondato, sprofondato (in un liquido o sottoterra). Anche fig.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6., cap. 14, pag. 394.7: E Cesare essendo giunto da' nemici, che 'l cacciavano, salio in una scafa, la quale per lo peso di coloro che dipo' lui vi saliero, gravata e attuffata, per dugento passi notando venne ad una nave, stando sempre con una mano levata, nella quale tenea carte.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.113, vol. 1, pag. 309: Quivi venimmo; e quindi giù nel fosso / vidi gente attuffata in uno sterco / che da li uman privadi parea mosso.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 160.21: Tanto erano di lunga dalla sommitade, quanto suole essere in una volta mandata una saetta: volsero adietro gli occhi: viddero tutte l'altre case attuffate nel pantano; ma solo la loro stava ferma.

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 280.18: Serbansi le castagne ovver su le graticcia disposte; ovver nel sabbione attuffate, sicchè non si tocchino; ovvero in vasi di terra nuovi, e sotterrate in luogo secco... || Cfr. Palladio, Op. Agr., XII 7.22: «intra sabulonem ne invicem tangantur immersae».

[5] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 18 parr. 49-54, pag. 308.17: Quivi venimmo; e quindi giù nel fosso vidi gente attuffata in uno sterco che da li umani privadi parea mosso. Qui D. manifesta la penna de costoro dicendo che Vidi gente atufata,idest fondata in uno sterco mosso da li umani privati.

[6] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. I, pag. 223.5: Se il sonno mi viene (la qual cosa è di rado), i sogni con molte guise di morte intorno del mio animo giuocano. Io sono attuffato nel mare; io getto i dadi in asso; io veggio spesso correre contra me gl'Iddii armati ne' miei sogni.

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 193, pag. 489.18: e lascerò stare Roma che signoreggiò tutto l'universo, e ora quello ch'ella tiene; e qual furono i cittadini suoi, e qual sono oggi: ogni cosa è volta di sotto e attuffata nella mota.

- Fig.

[8] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, componim. 2.1, pag. 18: Aimè! come la mente attuffata / Nel basso strabocchevole profondo, / Sta impigrita, di virtù privata...

[9] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6 par. 27, pag. 122.30: intanto la plebe, la quale è attuffata ne' grandi debiti, non rifina di combattere contra li nemici, e vanno procacciando l'una guerra dopo l'altra.

[10] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3 part. 1, pag. 58, col. 2.8: In quanto adunque la mente più ardentemente desidera di quietare e riposarsi per li piedi della affezione in colui ch'è vera vita, intanto è meno congiunta all'affezione carnale; conciossiacosachè ella sente quelle cose che sono dello spirito; e per quello che seguita più che più è ingiottita e attuffata in Dio.

1.1 Sost.

[1] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 362.5: l'Autore propone nel IIIJ capitolo elli è [sic], e rende atento l'uditore; e dice, che dirà di nuova pena, e che sia, XX canto della prima Canzone delli sommersi, cioè delli attuffati sotto, cioè della prima Cantica, la quale tutta tratta delli sommersi inn- Inferno; ed ella è il canto dello fetido uccello, e delle dolenti note.

[u.r. 29.02.2008]