AUDACEMENTE avv.

0.1 audacemente, audacissimamente.

0.2 Da audace.

0.3 <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>: 2.

0.4 In testi tosc.: <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>; F Boccaccio, Amorosa Visione (red. B), c. 1342; Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Senza timore; arditamente. 2 In modo temerario, con insolenza.

0.8 Linda Pagnotta 25.02.2000.

1 Senza timore; arditamente.

[1] F Boccaccio, Amorosa Visione (red. B), c. 1342, 16.73: Appresso ancor pur il medesmo iddio, / in nuvoletto d'oro rifulgente / trasformato, discendere vid'io / giù in alta e ferrea torre audacemente / in grembo a verginella ch'entro v'era / richiusa e custodita strettamente... || Branca, Amorosa visione, p. 269.

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 148.17: Audacemente sallìo. Fatto silenzio, fece sio bello sermone, bella diceria, e disse ca Roma iaceva abattuta in terra e non poteva vedere dove iacessi, ca li erano cavati li uocchi fòra dello capo.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 30, pag. 495.8: Quello che io fui a Trasimeno e a Canne, quello se' tu oggi: e appena nella militare età ricevuto lo 'mperio, te ogni cosa audacissimamente incominciante mai non ingannò la fortuna.

2 In modo temerario, con insolenza.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 15, pag. 117.24: E s. Piero chiama chi così adopera, cane ritornato al vomico; perciocchè lasciando di dilettarsi in Dio, è bisogno, che ritorni a i miseri, e disordinati diletti fetenti, e schifi, i quali aveva per la confessione vomitati, e veramente non può essere, che questi cotali non offendano Dio molto più disperatamente, che gli altri; perocchè con più rea conscienza, e più audacemente, e con più conoscimento si danno ad ogni male…

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 130.18: E se vuy no nce fussevo qua presente quisto chi ave usato commo a pazo cutale parole ben vederria se accatasse cara la soa soperba pazia, e forria ben degna cosa lo quale così audacemente e con sfrenate e soperbe parole non desdengao de abergognare la vostra maystate riale, e nuy semelemente ave demenato e tractatone commo se fossemo desperati et àvende avuto tanto ardimiento: sì che eo le consiglyo che se parta da qua se volerrà convertire la soa pazia in sapientia grande".

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 2 Re 18, vol. 3, pag. 258.14: se tu mi ponessi in su le mani mille denari d'ariento, io non metterei le mani nel figliuolo del re; però che, vedendolo noi, il re ti comandò e ad Abisai e ad Etai, e disse: guardatemi Assalom. 13. E s'io l'avessi fatto audacemente, io l'avrei fatto contra all'anima mia, non sarebbe potuto essere occulto al re; e tu istaresti da lato?

[u.r. 29.02.2008]