AUGERE v.

0.1 aucto, aug', augerò.

0.2 Lat. augere.

0.3 Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Crescere; accrescere (anche fig.).

0.8 Linda Pagnotta 10.03.2000.

1 Crescere; accrescere (anche fig.).

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, docum. 6.54, vol. 2, pag. 270: À' qui la possa giornata condure, / gratie tue non fai pure: / fa tosto, briga non tòrre né dare, / se vuo' di lu' po' magior laude trare. / Ca' mera, donna, et alta, s'è cast'ella, / e per vergogna aug'ella: / ché securança nel quor noci'ad ella.

[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen. 47, vol. 1, pag. 247.10: Abitò adunque Israel in Egitto, cioè nella terra Gessen, e possedeo quella; ed aucto e moltiplicato è molto. || Traduce: auctusque est et multiplicatus nimis.

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 12, vol. 3, pag. 381.3:13: E [[il re]] disse loro secondo il consiglio de' giovani: [se il padre mio vi tenne sotto grave giogo,] e io augerò il vostro giogo; il padre mio vi battè colli flagelli, e io vi batterò cogli scorpioni.

[u.r. 29.02.2008]