AUGUSTO s.m./agg.

0.1 aghusto, agosta, agosto, agusta, agusti, agusto, agustus, augusta, auguste, augusti, augusto, augustu, augustus.

0.2 Lat. augustus (LEI s.v. augustus).

0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. fare augusto 1.

0.7 1 Titolo degli imperatori romani, a partire da Ottaviano. 1.1 Divo Augusto. 1.2 Signif. non accertato. 2 Agg. Glorioso, illustre, venerabile. 2.1 Investito del potere imperiale. 2.2 Congregazione Augusta: corte, seguito dell'imperatore.

0.8 Linda Pagnotta 31.03.2000.

1 Titolo degli imperatori romani, a partire da Ottaviano.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 22, pag. 572.29: Et foro xj mercata: mercato Maiure, mercato de Cesare, mercato de Augusto, mercato de Nerva, mercato de Traiano, mercato de Athenobate, mercato de Bario, mercato Pistorun, mercato Gallorum, et mercato Rusticorum.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 171.2: Attaviano Agosto fue lo secondo imperadore, più forte in guerra e più temperato in pace che neun altro che fosse dinanzi a lui.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 4, pag. 189.20: E da che quello movemento e quello stato del cielo non fo più d'una volta e non sarà maio, lo grande Cesare Ottaviano Augusto, cum tutte le genti e li altri accidenti che fòro e·llo mondo en quello temporale, non fòro più d'una volta e non saràno maio.

[4] Gl Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 179.8: Conzò fosse chossa che Ottavian retornando venzedor de Oriente fosse intrado in Roma con tre vitorie, in quella fiada inprima Augusto da li Romani el fo salutado, imperzò che la chossa publica, zoè li beni del comun lo aveva cressudi.

[5] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 33.8: Per li canty de li mitiali pagese Cesare conquistarà lo grande honore, cusì farrà questuy per lo grande mare, Octaviano Augusto de lo romano imperio et per vero accrescerà.

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 67-75, pag. 29, col. 2.4: Resposemi: Dixe como lo padre suo, zoè de Virg., fo de Mantova ch'è in Lombardia, e dixe che nacque al tempo di Iulio Cesare: ma quando fiorí in poetrie, si fo a lo tempo d'Augusto Zexaro, re, in lo qual tempo s'adorava le ydole…

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 14.9: O Augusto, la pietà de' tuoi non fue a te meno graziosa che quella fue a Giove.

[8] Gl Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 519.24: Lo secondo fu quello, che fue fatto dalli Romani a Ottaviano Agusto: il quale [[…]] nella cittade di Roma entròe con tre triunfi, e le porte del tempio di Jano da prima furono chiuse, mortificate e finite tutte le cittadine battaglie. Questo dì di prima fu elli salutato per Agusto, cioè acrescitore: lo quale nome nullo aveva mai avuto infino a quivi…

[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), Prol., pag. 5.20: Di lu quali la gesta discrivi Virgiliu virsificandu in sou libru dictu la Eneyda a pperpetuali arrigurdanza et eterna memoria, ecciamdeu ad unuri, laudi et reverencia di Optavianu Augustu, lu sicundu inperatori di Ruma, niputi di Iuliu Cesar.

[10] GlComm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 61, pag. 566.21: Ché Cesare è ditto da "cedendo" e Augusto da "augendo", i. crescere.

[11] Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.), I.49, pag. 340: Nel quale al tempo de Cesare Agusto / sì parturì la vergene Maria / per lo quale fo Yerusalem combusto / da chi tenea quella gran monarchia…

[12] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, parr. 74-77, pag. 98.12: E chiàmasse Augusto ab "augendo", de che poi tuti li altri sucessori se chiamano Augusti: sì che da Cesare presero el nome de Cesare, e da Octaviano il none de Augusto.

[13] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 6.9, pag. 21: Ito è 'l tempo che chol buon Augusto, / radi son quei che [per] vertù guadagna, / astucia et frodo regna con buggia.

- Fras. Fare augusto: innalzare a dignità imperiale.

[14] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 314.25: E questo ne la vita soa partio la sinioria, lo filio Galieno fece agosto e lo nepote Valerio fece Cesari.

[15] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 47, pag. 534.10: disfatto e tolto al postutto il nome di Roma, tutta la terra che Roma avea a segnoreggiare, di recarla sotto la segnoria de' Goti; sì che fosse, acciò che più palesemente ti favelli, chiamata Gotia, com'ee oggi chiamata Romana: e che Ataulfo si facesse, come fue in qua dietro cesare, augusto.

[16] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 195.2: Questo siando amaistrado si deli libri seculari chomo deli divini, dela fede e dela monastica vita ello declinà; el qual de Constanzo fato Ciesaro, siando mandado contra Franceschi e contra Allemani, ello li vense, e per queste chosse ello e insuperbido, contra Constanzo Augusto se redrizà; e per la morte de Constanzo fato Augusto, el comenzà de perseguir li Cristiani imprima per honori plu che per tormenti, tragando quelli alle ydole.

1.1 Divo Augusto.

[1] Jacopo Alighieri, Io son il capo, 1327 (fior.), 4, pag. 24: Io son il capo mozzo da l'imbusto / del mondo, da la 'nfortunata spada, / poich'e' due occhi mi fur tolti al tutto, / cioè 'l Santo Pastore e 'l Divo Augusto

[2] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [p. 1335] 4.12, pag. 30: Torni, gridi ciascuno, divo Agusto, / a dirizzare il mondo che sì pende, / che caduto se n'è giustizia e 'l giusto.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 7, vol. 2, pag. 137.4: 4. Lu divu Augustu cummandau per so decretu que Gayu Tertiu, lu quali, essendu pizulu infanti, era statu exheredatu da so patri, natu Gayu Terciu di Petronia sua matri, la quali Tectiu avia avuta per sua mulyeri dementre que issu vissi, andassi et pilyassi li beni di so patri Tecciu...

[4] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 15.3, pag. 372: Come che 'n infinito sia pietoso / Iddio, così 'nfinitamente è giusto, / e tal d' ogn' altra, questo divo agusto, / virtù è sanza fine copïoso.

1.2 Signif. non accertato.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 49, pag. 274.1: Molto fece e scrisse in giovineza et in età d'uomo; ma elli non fece niente tutto mettare in iscritto. Macures che si trametteva di belle auguste, ne lassò molte per suo comandamento, che Augusto non voleva tutto tramettare in autore. || Testo corrotto; cfr. Banchi, p. 274, nota: «forse … delle biblioteche d'Augusto».

2 Agg. Glorioso, illustre, venerabile.

[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 1.68, pag. 40: Et quinci fuge il duca le vedute / quando Beatrice sul Grifone appare, / perch'ell'è sola la nostra salute. / Questa 'l conduce solo a Dio amare / spiegandoli quelle belleze eterne / c'ochio carnal non puote contemplare. / Senza lei dunque l'alme sempiterne / ne la beata et sempre augusta sala / esser non puon beatamente eterne.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 117.5, pag. 535: E ben che fosser fieri e animosi, / e al morir più ch'a vergogna dati, / taciti, alquanto nel cor paurosi, / divenner, poi con lor furo scontrati; / perché augusti più e poderosi / parean lor gli avversarii ritornati; / ma nondimen durava la mislea / crudele e fiera quant'ella potea.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 141.106, pag. 134: A te, che tieni il nome sempre augusto, / dirò quant'hai i tuo' pensier diversi / da la speranza che ciascun disia.

2.1 Investito del potere imperiale.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 32, pag. 483.27: Ma Massimiano Erculeo che il perseguitò, e da augusto tiranno fatto, confermato già il figliuolo nello imperiato, vogliendosi spogliare delle vestimenta e della degnità dello imperiato, ispaventato del romore e della villania de' cavalieri in Gallia n' andò…

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 210.23: Ecco li fatti primi de Cola de Rienzi, lo quale se fece chiamare tribuno augusto.

2.2 Congregazione Augusta: corte, seguito dell'imperatore.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 16, pag. 679.2: A Milano fue ripressa la malvagità d'una donna in simile bugìa, nel tempo medesimo di questo signore della republica, in questo modo: che una femina la quale si faceva essere Rubrica, e si credea che falsamente fosse perita in foco, interponendo che beni suoi fossero (e non appartenessero a lei), e ella avendo testimonii splendidi di ciò chenti si richiedevano, e il favore della congregazione Agusta [non] li venisse meno, per la fermezza inespugnabile di Cesare partissi costei frustrata del suo falso proponimento. || Trad. cohortis Augustae.

[u.r. 29.03.2018]