AULORE s.m.

0.1 aholore, alore, alori, aolore, aulor, aulore.

0.2 Lat. olor (cfr. lat. tardo audor; DEI s.v. aulore). || Cfr. aulire.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII.

0.5 La riduzione au‑ > a‑ nelle forme alore e alori pare tratto sic. o comunque merid.

0.7 1 Buon odore, profumo. 1.1 [Come qualità del divino, o in appellativi sacri]. 2 Odore (come oggetto dell'olfatto).

0.8 Pietro G. Beltrami 23.06.2000.

1 Buon odore, profumo.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 7.22, pag. 105: Donna, gran maraviglia mi donate, / che 'n voi sembrate - sono tanto alore: / passate di bellezze ogn'altra cosa, / come la rosa - passa ogn'altro fiore...

[2] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 2.17, pag. 99: Ben passa rose e fiore / la vostra fresca cera, / lucente più che spera; / e la bocca aulitosa / più rende aulente aulore / che non fa d'una fera / c'ha nome la pantera, / che 'n India nasce ed usa.

[3] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), disc. 1.15, pag. 67: E l'amanza per usanza, / c'ho de la frescura, / e li alori, che de' fiori / rende la verdura, / sì m'incora e innamora / che mi disnatura.

[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 6.10, pag. 28: ché la valenza - di voi, donna altera, / fueme pantera / e presemi d'amore / come d'aulore / [che] d'essa [ven] si prende ogn'altra fera...

[5] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 488, pag. 343: Incontenente aperseli, fe' posar da la sella, / k'era venuta ad rosta, / l'Anima multo tenera; dèli una aulente cel[l]a / ke d'aulor la conforta.

[6] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 113, pag. 155.15: altri della fralezza del cervello; altri de' rei omori, per tropo perdere sangue; altri per grande alore; altri per rie onbre, che si dimostrano loro e gli spaventa; altri di tropo digiunare e di tropo veghiare, che loro secca lo cervello...

[7] Contrasti Laur. XLII.38, XIV (tosc./merid.), 1.48, pag. 11: Sua ulimento e tutta mi sanava, / tant'avea freschi gli olori; / e lla mattina quando lo 'naffiava, / alla levata del sole, / tutta la gente si maravigliava / onde vien cotanto aulore; / ed io per lo suo amor - morrò di doglia!

1.1 [Come qualità del divino, o in appellativi sacri].

[1] Poes. an. urbin., XIII, 10.62, pag. 558: Veiote, fillo mio, sitire / e nno te poço subvenire: / trista dolente, vorria morire / con teco, fillo, dolçe aulore.

[2] Poes. an. urbin., XIII, 13.51, pag. 568: Alta regina plena d'aulore, / tu parturisti lo nostro Signore, / lo qual veramente è quello bel flore / del quale annuntïa santo Ysaia.

[3] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 15.2, vol. 1, pag. 146: O divina virgo, flore / aulorita d'ogne aulore!

[4] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 8.12, pag. 39: Ave, manna gaudio plena, / ke soave aulor mena, / dolce canto di serena / sembra la tua ricordança.

2 Odore (come oggetto dell'olfatto).

[1] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 20, pag. 15.9: Dunque la ristora la natura lo suo difecto per boce. Ché voce serve all'udire, colore a vedere, aholore a sectare, sapore al gustare. || Per sectare 'odorare' cfr. ivi, cap. 24, pag. 18.15: «Per lo setare medesimamente fu' io preso, altresì come il liocorno che s'adorment'al fiato della vergine...» e assetare (2) v.

[u.r. 29.03.2018]