AUMENTARE v.

0.1 agomentaravvi, agomentiate, agumentado, agumentare, agumentava, aomentano, augmenta, augmentando, augmentano, augmentaranne, augmentaràse, augmentare, augmentata, augmentato, augmentau, augmenteno, augmenti, augmento, augomentare, augumenta, augumentando, augumentandosi, augumentarli, augumentarono, augumentato, augumentò, aumenta, aumentando, aümentando, aumentandoci, aumentandolo, aumentandosi, aumentano, aumentante, aumentanti, aümentar, aumentare, 'aumentare, aumentarlo, aumentarsi, aumentasse, aumentassi, aumentata, aumentate, aumentati, aumentato, aumentava, aumentavasi, aumente, aumenteno, aumenterà , aumenteranno, aumenti, aumentò.

0.2 Lat. augmentare (LEI s.v. augmentare).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat.pis., 1321.

In testi sett.: Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L.Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Accrescere di dimensioni nello spazio e/o in quantità. 1.1 Fig. 1.2 Crescere o far crescere fisicamente. 1.3 Accrescere (di numero). 1.4 [Detto di uno stato, un possedimento ecc.:] espandere. 1.5 [Detto di una fede religiosa:] diffondere. 1.6 [Detto di una traduzione:] aggiungere di propria iniziativa, interpolare. 1.7 Prolungare nel tempo. 2 Accrescere di intensità. 2.1 [Detto di una pena:] inasprire. 3 Accrescere l'importanza, la forza, il prestigio; migliorare. 3.1 [Detto di una persona:] aumentare in qsa. 3.2 [Rif. ad uno stato o a una comunità]. 3.3 Far progredire, nobilitare (una disciplina). 3.4 [Detto della vista:] rendere più acuto. 3.5 Affinare, perfezionare. 3.6 Fras. Aumentare in meglio, di bene in meglio.

0.8 Roberto Leporatti 16.07.2001.

1 Accrescere di dimensioni nello spazio o in quantità.

[1] Stat. pis., 1321, cap. 31, pag. 216.15: Excepto che non dimanderò nè dimandare faroe da loro consiglio per lo quale nostro feo, u d'alcuno di noi, lib.... se tanto di guadagno aroe per anno, possasi acrescere u augmentare.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 54, pag. 624.2: E pochi dì avanti questo si truova che arando alcuni con buoi, i buoi dissero: "Gli uomini mancheranno e le biade aumenteranno".

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 143.13: Questo sompno non se interpetra [in] male, ma in bene, che, quando omo è afatigato, per lo riposso del sompno tal volta li augumenta li spiriti.

1.1 Fig.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 21, pag. 88.11: Et Tullio disse: che le gran cose non si fanno nè per forza nè per tostezza di corpo, ma per consiglio e per savere, el quale non si suole menovare nè [accecare] ne la vecchiezza anzi accresciere e [augomentare].

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 1.755, pag. 174: Fortuna per ragione s'augumenta, / E più felici si fanno gli effetti / Quando il volere natura argomenta.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 44, pag. 425.1: Viva chi può libero, seguendo quelle cose che in ogni atto aumentano libertà, e lascinsi i viziosi signori a' viziosi vassalli seguire.

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 53, pag. 119.26: Vivendo Iob in questa immaculata e santissima vita, Dio lo volse provare per darlo a noi in esempio di pazienzia, come dice santo Ieronimo, e per augumentarli ed accrescerli la grazia e la gloria…

[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 60, pag. 112.9: E se costoro non lassano l'esercizio dell'orazione santa e dell'altre buone operazioni, ma con perseveranzia vadano aumentando la virtú, giogneranno all'amore del figliuolo.

1.2 Crescere o far crescere fisicamente.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 25, pag. 116.12: R(espondo) che 'l lacte non solo se dae a sostentare la natura ma àne per un modo [f]ervente a nutricare (et) augmentare (et) acresciare, ké ello ène convertibile sença modo.

[2] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 24, pag. 295.17: Dico che la morte è così necessaria al perfetto vivere nostro, come il cibo alla vita corporale; ché, come per lo cibo s'aumenta e vive, così per la morte del corpo perviene l'uomo al suo perfetto vivere.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 94, pag. 116.30: e da questo avviene che il fanciullo, o vogliam dire il giovane, per loro opera è aumentato, con ciò sia cosa che colui che 'nvecchia sia diminuito…

1.2.1 Fig.

[1] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 157.9: perciò che, sì come il corpo si nutrica e cresce del cibo, così gl'ingegni degli uomini si nutricano e aumentano degli studii.

1.2.2 Gonfiare, ingrossare.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 63, pag. 180.4: Ite(m) ad idem: inco(n)tine(n)te ch(e) le dicte grandole se scapa su la gola di lo cavallu cresce(re) et augmentar(e) più ch(e) non sole…

1.3 Accrescere (di numero).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 65, pag. 639.4: ché, s'egli a sé chiamò Lelio, egli vi donò una che 'l numero delle corone della vostra casa aumenterà , di che mi pare che vi deggiate contentare, avendo novellamente una reina per nipote ritrovata, della quale niuna menzione era tra voi.

1.3.1 Alzare (un prezzo).

[1] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 16, vol. 7, pag. 429.1: Però che tu fabbricasti lo tuo bordello in capo d'ogni via, e facestilo alto in ogni piazza; e non se' fatta come meretrice fastidiosa, che augumenta lo prezzo, [32] ma come femina d'adulterio, la quale sopra lo suo merito mena li strani.

1.4 [Detto di uno stato, un possedimento ecc.:] espandere.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 66, pag. 640.19: Elli ancora se ne poria aumentare la nostra republica, però ch'egli potrebbe il suo regno al romano imperio sommettere come già fu…

[2] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), pag. 275.16: Onde per questo titolo et operaçione facto per lo doxe ante dicto, molto lo stado delli Venixiani fo agumentado.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 98.12: "Qui D. mostra como V. li dice che esso nacque nel tempo che Iulio Cessare prese lo dominio romano, e como esso fu nutrito a Roma nel tempo de Octaviano, el quale, per la bona signoria, augumentò lo stato de Roma.

1.5 [Detto di una fede religiosa:] diffondere.

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 50, pag. 55.14: D'una cosa ti voglio pregare: che ttu mi dia alcuno buon consiglio acciò che io possa aumentare la fede cristiana».

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 4, vol. 1, pag. 122.19: Ca issu Tarquinu dilatau et acrissiu li finayti di Ruma, augmentau lu cultu divinu per novi urdini di previti, acrissiu lu numeru di li senaturi…

[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 59.26: Questi cotali, non fidandosi tanto delle lor forze, cominciarono ad aumentare le religioni, e con la fede di quelle ad impaurire i suggetti e a strignere con sacramenti alla loro obedienza quegli li quali non vi si sarebbono potuti con forza costrignere.

[4] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 202.15: Nel cui tempo florero al mundo li beati sancti Ambrosio, Isidoro et Nicolao et l'arceviscovo de Mirea; et etiamdio nel tempo predicto fo sancto Silvestro in Roma da cui fo ampliata et augmentata la fede cristiana, et tutta Roma pigliao [lo] baptismo.

1.6 [Detto di una traduzione:] aggiungere di propria iniziativa, interpolare.

[1] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Prol. Est, vol. 4, pag. 613.20: Ma voi, o Paola ed Eustochio, le quali vi avete isforzato di entrare le librerie degli Ebrei, e avete provato le contenzioni degli interpreti, tenendo voi lo libro di Ester in ebreo, per ciascuna parola considerate la nostra translazione; acciò che voi possiate conoscere, me non aver augumentato alcuna cosa per addizione, ma fedelmente, così semplicemente come egli è in ebreo, aver dato la istoria ebraica alla lingua latina.

1.7 Prolungare nel tempo.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 92, pag. 670.6: la temperanza in ogni cosa dimora bene. Ella multiplica le laudi e gli onori, e aumenta la vita, e la sanità serva sanza affanno.

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 365.15: E poi punto per punto la note manca e li giorni augmentano perfin al solstitio estivo, lo qual è a mezo zugno.

2 Accrescere di intensità.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, ag. 45.10: lo caldo andarà augmentando enverso la fine de la primavera, e l'umido demenemando, emperciò che vano crescendo li die, li quali so' caldi, e demenemando le notti, le quali so' fredde…

[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 11, docum. 1.12, vol. 3, pag. 348: e poi locato lassù in que' gradi / dove, se avien che vadi, / verrà Etternità donna seguente / e faratti 'ntendente / che ll'alta vita ch'avrai con Amore / fia sença fin tuttore, / pur augmentando in gran gioia e dilecto.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 30, pag. 108.27: Certo io non so qual sia la cagione della tua doglia, ma credo che sia grande; e chente ch'ella sia, io non credo che per lo tuo pianto si possa emendare, ma più tosto piangendo aumentare la potresti.

2.1 [Detto di una pena:] inasprire.

[1] Stat. perug., 1342, L. 3 rubr., vol. 2, pag. 9.5: Ke le pene deglie malefitia personaglie glie quaglie se conmecteronno en la piacça e enn altre certe luoke e certe tempe se augmenteno, sciactato l'omicidio.

3 Accrescere l'importanza, la forza, il prestigio; migliorare.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 528, vol. 1, pag. 330.16: Et che del mese d'agosto s'elegano et elegere si debiano per li consoli de la Mercantia del comune di Siena, tre buoni huomini, uno di ciascuno Terzo, e' quali procurino et procurare debbiano, con ogne studio et sollicitudine che mellio potranno, crescere et augmentare la detta fiera; facendo essa fiera bandire et divulgare.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 11.58, pag. 39: La provedentia conserva ed aumenta / E tien sichuro il suo seguitatore / Da male, e poi il dirizza nel milgliore.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, par. 82, pag. 756.3: a' quali Cerere, tirata dalli suoi draghi, corse con le sue copie e aumentò in grandissima parte le sante feste.

[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 995, pag. 440.37: e questo non avvenia tanto per bene che allo re Carlo volessero quelli tali, ma perchè vedeano che non poteano essere signori e cacciare cui voleano a lor posta, pigliavano questo nome con dire tanto sfrenatamente lo suo nome, che diceano che chi non volea che lo re Carlo fosse aumentato e cresciuto, ed avesse grandi signorie, non era amico del buono stato di Firenze.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 307.45, pag. 371: Niuna cosa fa rettor sì degno / come abassar chi si fa troppo segno, / e aumentare ogni pecorella, / sì che dal lupo sia diffesa quella.

3.1 [Detto di una persona:] aumentare in qsa.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 29, pag. 394.32: Dunque, se egli ha potenza di levare il conoscimento a' conoscenti, levando al savio il senno, niuna cosa gli rimarrà; ma se al forte o al cortese il loro poco senno leverà, egli li aumenterà nelle loro virtù, e così costoro varranno più che il savio, innamorati.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 42, pag. 136.11: Pensando quanto voi amate il vostro Signore Jesù Cristo so certo che per lo suo amore molto ispesso vi ricordate di me, e io fo 'l somigliante di voi, e perchè anco ve ne ricordiate più, sì vi scrivo; pregando voi che di nuovo fervore v'accendiate a un amore di Cristo e a una isforgiata carità di tutte le criature, e che sempre parliate di Cristo, però che esso vi accenderà sempre e agomentaravvi ne' grandi desideri di lui.

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 20, pag. 278.3: E il nostro cortese Signore non solo sostiene da noi le inestimabili offese che continuo li facciamo, ma sempre ci va di torno riducendoci e inducendoci a sé e verso sé, con diversi modi e beneficii aumentandoci nelle cose temporali, nello stato, nella grazia e oppinione mondana.

3.1.1 Innalzare da uno stato di inferiorità o prostrazione.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 307.45, pag. 371: la vedova e 'l pupillo ti sia a mente, / che non ricevan contra ragion torto / per usar forza, dove il grande è scorto. / Niuna cosa fa rettor sì degno / come abassar chi si fa troppo segno, / e aumentare ogni pecorella, / sì che dal lupo sia diffesa quella.

3.2 [Rif. ad uno stato o a una comunità].

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 22, vol. 4, pag. 352.16: e il pro' e l'onore del comune non menomi, anzi accresca ed augmenti nel suo tempo.

[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 62, par. 1, vol. 2, pag. 409.6: Empercioké sopra tucte gli altre casteglie uteglie e delecteveglie per lo comuno e per lo popolo de Peroscia è più utele el castello de Torsciano, quase de nuovo facto per lo comuno de Peroscia, e esso acrescere e augmentare e governare retorna enn onore e profecto grandissemo del dicto comuno…

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 200, vol. 2, pag. 764.12: A questo nome tutti inn accordo sanza alcuno contasto furono contenti, e il confermarono, e per più aumentare e favorare il suo stato e potenza le diedono per insegna e gonfalone mezza l'arme del Comune, e mezza quella del popolo di Firenze…

[4] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), pag. 242.8: Infra questo tempo, li nobilli homini e li povolani vegiandose agrandare e lo stado so agumentare, chomençà avere gran fidança in acrexere le sue çitade, isolle e lidi.

3.3 Far progredire, nobilitare (una disciplina).

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 287, pag. 241.30: Fu, oltre a questo, costui grandissimo magico e, dopo Zoroaste, re de' Battriani, trovatore di questa iniqua arte, molto l'aumentò e insegnò.

3.4 [Detto della vista:] rendere più acuto.

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 13, col. 1.13: E lli fieli di pernici, di gru, di gallo, di sparvieri, di cavretto e altri fieli di tutti ucelli che vivono di rapina e ànno il becco runcinato, sì confortano l'occhio e aomentano il vedere…

3.5 Affinare, perfezionare.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 559.32: I suoi suoni pieni di più dolcezza ciascun giorno diventano, sì come aumentati da sottigliezza di miglior maestro…

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 147, pag. 342.24: La mia infinita providenzia, che ho proveduto in dar lo' gli strumenti, e dato l'ho la via e 'l modo con che possino sonare. E ciò ch'Io do e permetto in questa vita l'è via ad augmentare questi stormenti, se essi la vogliono cognoscere…

3.6 Fras. Aumentare in meglio, di bene in meglio.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 48, pag. 610.12: e là dov'io insofficiente fossi, quant'io posso divoto priego gl'iddii che in luogo di me il mio difetto suppliscano, e voi lungo tempo conservino in vita, sempre di bene in meglio aumentando.

[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 40, par. 1, vol. 1, pag. 154.5: Acioché la citade de Peroscia se regga per lo popolo de Peroscia e acioché lo stato d'essa citade de biene en melglo s'aumente dicemo e ordenamo che tucte l'arte e gl'artefece de l'arte de la citade e dei borghe de Peroscia e le quagle scricte sonno êllo capitolo de lo statuto scricto de sopre, el quale encomença…

[3] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 201, pag. 15: Tutte le cose nascono inperfecte / e puoi perfectamente vegetando / a lor perfectione son puoi electe. / Ben che queste che van prencipiando / procedan con deffecto, in sé è bene / e verrà senpre in melglio augumentando.

[u.r. 29.03.2018]