AURORA s.f.

0.1 aorora, aurora, äurora, aurori, orora.

0.2 Lat. aurora (LEI s.v. aurora).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm.; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Stat.pist., 1313; Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Dialogo S.Greg., a. 1342 (pis.); Metaura volg., XIV m. (fior.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat.cass., XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Il chiarore che, dopo l'alba, precede il sorgere del sole. 1.1 [Rif. all'etimologia da aura, orezzo]. 1.2 Fig. [Come attributo tradizionalmente rif. alla Vergine o a sante]. 1.3 Fig. [Rif. alla donna amata]. 1.4 Fig. Rinascita spirituale, risorgimento (spesso rif. alla vita eterna). 1.5 [Per antonomasia]. 2 Punto cardinale, levante, oriente.

0.8 Roberto Leporatti 18.11.2000.

1 Il chiarore che, dopo l'alba, precede il sorgere del sole.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 17, pag. 225.10: E la cascione de questo pò èssare secondo questa via, che stando lo sole e·lli segni e·lli quali noi avemo grandi aurori e lo sole venendo la matina de sotto terra non sale al deritto per giù sù a l'orizzonte, anti vene a schincio a lato l'orizzonte sotto terra poco, e in alcuno loco più e in alcuno loco meno, secondo li aurori so' grandi…

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 520, pag. 344: Tantu era de pocu animu ke nnon credia scanpare / fin demanu in aurora.

[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 39.39: Capitol de l'aurora.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 231.9: infino al suono de la campana del comune, la quale suona ne l'aurora del dì, possa o vero debia portare o vero seco avere l'arme sopradette difendevoli o vero alcuna d'esse.

[5] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 238.19: Se Cresa si fusse sostenuta dallo amore di Tiesteo - ehi come è grande cosa potere piacere ad uno uomo !- il Sole non avrebbe collo ritorto carro rotto mezzo il sentiero e non avrebbe colli rivolti cavalli entrato nella Aurora.

[6] Stat. pist., 1313, cap. 30, pag. 193.10: E ke nella cappella di Santo Jacopo si dicano p(er) li ditti cappellani almeno due messe ciascheduna mattina, cioè una nella aurora, sonata la campana del die, e dicasi pianamente…

[7] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 4.3685, pag. 344: "Perché è più freddo nascendo l'aurora / Che in mezza notte e quando il Sol si cela?"

[8] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 9, 1-12, pag. 151, col. 1.17: Sí che l'A. vogliendo descrivere per continuazione lo tempo, sí dixe che la concubina de Titon sí s'imbiancava in l'oriente, çoè che l'aurora che ven cum la luna commençava apparere cum l'oriente.

[9] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 23, 1-12, pag. 508, col. 1.12: Previene al tempo, çoè per la sollicitudene innanci alla matina ésse del nido aspettando lo çorno. Alba, çoè l'aurora.

[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 137.20: Poi che la notte fue consumata, e l'aurora avea cuminciato ad arrossire, io mi levo, e comando a' compagni che rechino le fresche acque, e mostro loro la via che mena all'acque.

[11] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 58.16: Undi, vinendu l'aurora et cachati li stilli, scuversimu claramenti li muntagni di Italia, di ki li cumpagnuni allegramenti la salutaru.

[12] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 54.15: E la mattina seguente per tempo quasi su la profonda aurora chiamò due suoi diaconi, e andò a casa di questo morto.

[13] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 50, par. 3, vol. 2, pag. 395.28: E nullo vada per la cità e per glie borghe e soborghe de Peroscia, po' 'l terço suono de la campana, la quale suona da sera, enante el suono de la campana la quale suona da mane e 'n l'aurora, a pena de vinte solde de denare per ciascuno contrafecente.

[14] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 169, pag. 13: Pur io no me poteva chonsolare, / che per la doia ch' io spetava anchora, / nei ochi mei non potea sono intrare, / e chossì sola, pur planzando ognora / io me romasi de fin a l' aurora.

[15] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 22, ch., pag. 272.3: onde alquanti naturali dissero che il sole non si vede di notte com'elli si vede la mattina ne l'aurora e la sera nel trepuscolo, cioè poi ch'è tramontato, imperciò che la terra è più alta in aquilone che non è altrove.

[16] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 16, pag. 613.11: Anchora destrectamente comandemo a tutti li rectori e ministri delle ghiesie che in le ghiesie a lor commesse compienno l'officio del matino almeno in l'aurora, excepto specialmente e solamente lo tempo da Pasqua, nello quale tempo basti se 'l se compie de dire quand'ello è nato il sole.

[17] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 25, pag. 114.22: Lu iornu sequenti, la notti di lu lunidì, livandu li ancuri cum silentiu, sencza gridati, ben matinu, a la aurora, foru in Saragusa, undi Benaver l'aspettava cum lu sou stolu.

[18] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 3, pag. 22.5: dalli tre purgature di cuoio di gallina posti in ne l'acqua, e quello fa stare in luoco oscuro desfine a la orora del die, possa lo scalda molto bene al fuoco, e quando te parà ora e stasione, vae ad ucellare…

[19] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 10, pag. 64.21: Era l'aurora, lo dìe se faceva.

[20] Stat. cass., XIV, pag. 34.6: Incontinente sequeten li matutini, czoè laudes, li quali sy sone de cantare quando i(n)co(m)mense l'aurora

[21] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 131.1: Vento noioso, che fin de l'aurora / t'apresentasti pien d'increscimenti, / licito fie che basti e che ti penti / de vir incontro a la nostra signora.

- [In funzione di apposizione].

[22] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 24.1, pag. 411: All'aparir dell'äurora stella, / l'anima santa del Signor feconda / tornò al corpo glorïoso: quella / d'esso si vest'e d'esso si cerconda…

1.1 [Rif. all'etimologia da aura, orezzo].

[1] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), III, 94, pag. 196.14: ed avenga che nnoi diciamo che 'l nostro maggiore die che noi aviamo sia 18 ore, ciò non è vero, imperciò che noi cominciamo il die quando comincia ad aparire l'aurora, cioè l'orez[z]o del dì; e secondo veritade allotta non è dì infino a ttanto che 'l sole non è venuto sopra l'orizonte, ed allora è die.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, proemio, pag. 123.31: o è detta aurora, quasi aura che dà rugiada; però che nell'aurora la rugiada si genera, la quale cade sopra la terra, e la caldezza della aere sì tempera.

1.2 Fig. [Come attributo tradizionalmente rif. alla Vergine o a sante].

[1] Poes. an. urbin., XIII, 13.39, pag. 568: conserva, Madonna, sì la mia mente / ke mmai non pensi neguna fullia. / Alta regina aurora clarita, / a tte me rendo, ke si' la mia vita...

[2] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 7, pag. 18: Sancta Chiara sia laudata, / vergine sanctificata, / del suo buon cominciamento, / che ne venne a compimento / l'opera col fondamento, / und'è sempre venerata. / Ch'ell'è quasi come aurora / che intra due templi adora, / che dimostra il dì et l'ora, / et la nocte è terminata.

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 13, pag. 436.16: Or chi è questa, che sale quassù quasi come aurora, e bella come Luna, e eletta, e risplendente come il Sole?

[4] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 155, pag. 369.4: Tu se' una aurora, che meni teco la luce della divina grazia. Tu se' uno sole che scaldi, perché non se' senza el calore della caritá.

1.3 Fig. [Rif. alla donna amata].

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 59.3, pag. 26: Savete voi ov'ella fa dimora / la donna mia? In part' è d'orïente. / Muove da llei la clartà de l'aurora, / ch'allegra 'l giorno tant' è splendïente...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 115.10: Quel colore che suole essere nelle nebbie percosse dal contraposto sole, o vero chente suole essere all'aurora, fue nel volto di Diana veduta sanza vestire.

[3] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 449.21: Li labri pareano una cosa surgente all'aurora, la quale nè per molta tenerità si potea vedere rifiutare li dolci basci, ma, [per] la loro convenevole levagione adconci ad basci, invitavano altrui con desiderosi affetti.

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 47, col. 1.39: E perciò nella Cantica Canticorum è appellata aurora dove si dice: Quae est ista quae progreditur quasi aurora consurgens? cioè, chi è costei la qual sale come aurora che si leva?

1.4 Fig. Rinascita spirituale, risorgimento (spesso rif. alla vita eterna).

[1] Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm., 2.56, pag. 17: "Figliuol, tardi mi par l'ora / che io sia in quell'aurora: / la speranza n'assavora / quella dolcior grandissima".

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 137.7: 53. Quando l'anima tua ec. era ancora circa le sensibilitadi occupata, venne questa grazia, uscente l'aurora, segno del futuro die; però che la notte significa cechitade, l'aurora preparamento a ricognoscer li falli de' peccati, ed il die, alluminazione e cacciamento delle male operazioni.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 38, pag. 287.19: E come quando la notte comincia a finire e lo dì apparire, inanzi che lo sole si levi è quasi uno tempo di mezzo mescolato di luce e di tenebre, lo quale noi chiamiamo aurora: così lo fine di questo mondo già presso si congiunge con lo principio dell'altro, sì che già possiamo quasi, avvenga che non così chiaramente, vedere alcune cose de' fatti dell'altra vita quasi come in uno crepuscolo di mente, inanzi che si levi il sole dello perfetto conoscimento.

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 43, pag. 270.20: E così como quando la noite se comença a finir e lo dì aparir, avanti che se leve lo sol, el è quasi un tempo de meço mesiao de luxe e de tenebre, lo qua noi apelemo aurora...

1.5 [Per antonomasia].

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 173.3: E incominciando a pensare molte cose sopra Priamo, e molte sopra Ettore, ora pensava con quali arme il figliuolo dell'Aurora venne: ora chente furo i cavalli di Diomedes…

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 9, vol. 2, pag. 206.9: L'Aurora, figliuola di Pallante, si ramaricava che 'l suo marito era vecchio: la benigna Ceres si lamenta che 'l suo amico Iasione era diventato canuto…

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 23.22: Ma intratantu la svinturata regina bivia lu longu amuri, et acumminzau a pinsari multi cosi supra lu re Priamu et multi supra Hector; appressu pinsava cum quali armi lu figlu di l'Aurora vinni in Cartagini…

[4] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.472, pag. 66: Dall'altra parte l'Aurora contenplo / pianger pello suo amante…

2 Punto cardinale, levante, oriente.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 6.16: Euro si n'andoe all'aurora, e a' regni Nabattei, e in Persia, e a' giughi sottoposti a' razzuoli mattotini: Zefiro s'approssimò alle contrade ove lo sole tramonta…

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 27, pag. 292.8: E per l'una parte e per l'altra con molta fatica e disagio si sostenne delle loro persone e di loro cavagli. Brundisbergo e sua giente raccolti insieme con maturi passi tennero in su l'aurora inverso la città di Durem…

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 281.3: Quest'altra parte Antonio con aiutorio de' barbari, e con armi varie, vincitore de' popoli dell'aurora e del mare rosso, trae seco l'Egitto e le forze d'Oriente, e li ultimi Battriani;

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 239.1, pag. 302: Là ver' l'aurora, che sì dolce l'aura / al tempo novo suol movere i fiori, / et li augelletti incominciar lor versi, / sì dolcemente i pensier' dentro a l'alma / mover mi sento a chi li à tutti in forza, / che ritornar convenmi a le mie note.

[u.r. 30.03.2018]