AUSTERITÀ s.f.

1 Severità, durezza, asprezza; crudeltà.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), Predica 26, pag. 130.6: E così il Nostro Segnore Iesù Cristo, veggendo il male grande e 'l pericolo de' giuderi, il quale dovea loro sopravenire per lo loro peccato, intra l'altre parole, disse loro questa: «Morrete ne' peccati vostri». Durissima sentenzia fu questa. [[...]] E se volemo vedere de l'austeritade di questa sentenzia, sì 'l potremmo vedere per due vie...

[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 34, vol. 7, pag. 530.15: [4] E non consolidaste quello animale ch'era infermo, e quello ch'era infermo non sanaste, e quello ch' era rotto non legaste, e quello ch'era gittato non ricoglieste, e quello ch'era perso non cercaste; ma inanzi comandavate loro con grande austerità e con potenza.

1.1 Severità (di vita), autocontrollo, astinenza.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 105, pag. 182.13: Ke poy ke li in vivude per longo tempo in lo monestere in grande penitentia e asteritade e in fagi forti e rabilli contra le temptatione de li demonii, sancto Benedeto so magistre a lor concede ki illi posano andar con pan e aqua in lo deserto on in regioxa.

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), tratt. 7, pag. 58R.21: Et io dico: Io truovo la creatura in te excellentemente virtuosa: e però in quanto in te la truovo, io l'amo di spirituale amore. Onde io truovo in lei fede, speranza e charità, iustitia, fortezza, temperantia e prudentia, castità e obedientia, povertà, patientia, humiltà, abstinentia, purità, contempto del mondo e ogni virtuosa austerità .

[3] Stat. castell., XIV pm., pag. 214.16: Ma coloro ke non sono obedienti et incorrigibili siano amoniti tre fiade, li quali puoi se non se corregiaranno debbiano essere descaciati al postucto fore de la conpania d'essi frati et sore. Per le quali pò essare despensato e·lle austeritadi.

[4] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Ilario, pag. 49.8: Santo Allario fu vescovo di perita e santa vita e di grande austeritade, e non mangiava mai carne e non beeva mai vino, e digiunava senpre.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 1, vol. 2, pag. 111.15: Signuri Deu, a la cruchi pindisti, a la cruchi parlasti, da la cruchi dichisti: - Kì longe sistitis? Ad crucem currite. Igitur la tua cruchi da lu braczu destru mi insigna caritati, da lu sinestru austeritati, da lu bacxsu humilitati, da l'altu speranza di divinitati.

[6] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 25, pag. 306.9: E pertanto quello beatissimo Ilarione, il quale ottanta anni e più nel diserto era stato, in tanta austerità di vita che quasi di nullo altro si può dire, venendo a morte, cominciò forte a tremare.

[u.r. 30.03.2018]