0.1 altoristi, autorista, autoristi.
0.2 Da autore.
0.3 Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano): 1.
0.4 In testi tosc.: A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).
In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Linda Pagnotta 14.04.2000.
[1] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 35.46, pag. 304: Né credo che gli altoristi già mai / potessin raccontare il mio dolore, / che fors'è per amore / o per altro accidente che nol conto, / ma l'intelletto mio è tanto tristo, / ch'ïo verrò più mendico che Oreste.
2 Esperto dei testi classici e sacri; erudito.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 55, terz. 76, vol. 3, pag. 118: E tal prende la penna, per far chiose, / che non discerne per la corta vista / le gran sentenze, che vi son nascose. / Che se non è perfetto autorista, / non può comprender la sua poetría, / e benchè legga poco frutto acquista.
[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 143.11: Fu da soa ioventutine nutricato de latte de eloquenzia, buono gramatico, megliore rettorico, autorista buono. Deh, como e quanto era veloce leitore! Moito usava Tito Livio, Seneca e Tulio e Valerio Massimo. Moito li delettava le magnificenzie de Iulio Cesari raccontare.
[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 162.5, pag. 164: Non odo più poeti né autoristi, / filosofi o dottori, né ho diporto / di bene alcun<o> né di vertù conforto, / se non come di pria che qui venisti; / e son tornato a quistion bovine, / di vacche, di vitelle e di castroni, / e sopr'a' danni di bestie porcine.
[u.r. 29.02.2008]