AUTUNNO s.m.

0.1 atunno, auctunno, auctupno, auptonno, auptunno, automno, auton, autonni, autonno, autono, autorno, auttonno, autumpno, autumpnu, autundo, autunni, autunno, autunnu, autuno, autupno, auturno, otono, otorno, otrono.

0.2 Lat. autumnus (LEI s.v. autumnus).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): San Brendano pis., XIII/XIV; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Mascalcia L.Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Stagione dell'anno compresa tra il solstizio che chiude l'estate e il solstizio d'inverno. 1.1 [Rif., come termine, al ciclo di un anno]. 1.2 Estens. Le stagioni, il tempo. 1.3 [In relazione alle età dell'uomo]. 1.4 [In relazione alle parti del giorno].

0.8 Roberto Leporatti 07.11.2000.

1 Stagione dell'anno compresa tra il solstizio che chiude l'estate e il solstizio d'inverno.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 46.8: E quando elli sarà e·llo primo ponto de libra, sarà compiuta la state e encomenzarasse lo tempo de l'autunno, e trovaremo l'autunno fredo e secco…

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 138.10: Da che la cittade di Roma fue fatta anni CCCLXXXIV, essendo Lucio Genucio e Quinto Servilio consoli, tutta Roma grandissima pistolenzia percosse: non che l'aria fosse più o meno temperata che soglia, com'è usato in quelle cotali pistolenzie, cioè o che 'l verno va secco, o la primavera calda, o la state omorosa, o le ricolte dell'autunno non sono potute maturare…

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 26, pag. 117.17: Tutte quatro queste cose sono frigide (et) humide. Malanconia ène humore c'àne qualità conveniente a la terra, k'è elemento, a l'autunno, k'è tempo, a la iuventute, k'è etate.

[4] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 69, pag. 565: Per certo l'airo mutase de vierno in primavera, / in estate similiter muta la sua manera, / in autunno removese de la sua via primera…

[5] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 39.23: Capitol de l'auton.

[6] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 77.29: Et sagliendo sul'izula coloro, videno terra spatiosa et piena d'albori fructeali a modo di pomi, sì como sono indel tenpo del'autonno.

[7] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 106.25: Perciò che -l tenpo si chanbia quatro volte l'anno naturalmente, ciò è nella primavera, nela state, nell'autonno e nel verno, e li autori di fisicha e li astrolaghi dicono e affermano così essere vero, e inperciò vi diviseremo e aprenderemo come ll'uomo de guardare il corpo in ciasquna istagione dell'ano sopradette.

[8] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 3, 112-120, pag. 102, col. 2.3: Comme d'auptonno si levan le foie ... Dixe lo exempro che sí como l'àrbore d'auttonno se vede cadere ad una ad una le soe foie infino che ve ne remane alcuna…

[9] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 94.10: Se lle challende de çener vien de domenega lo inverno serà challdo e primavera serà umida e l'istade e l'otono serà ventoso…

[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 9.10: Giove ristrinse i tempi dell'antica primavera, e partio l'anno in quattro spazi, cioè in verno, e nella state, e ne l'eguale autunno, e nella piccola primavera.

[11] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 109.1: Comu lu autunnu la terra si copri di li fogli ki cadinu da l'arburu, in tal modu killi animi currinu et preganu di passari da l'autra parti…

[12] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 192.5: A questo fiume ogne turba sparta veniva molto ratto alle rive, donne e uomini, e corpi diliveri da la vita di magnanimi signori, garzoni, donzelle non maritate, e giovani posti nelle fiamme delle pire anzi la presenzia de' padri loro: come nel primo freddo dell'autunno caggiono nelle selve molte foglie degli arbori...

[13] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 444.7: L'autunno mena e dà i pomi, la state si è formosa alle biade, la primavera sì dà i fiori…

[14] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 15, pag. 107.14: e così fa Forandano e la dama de Coragino e ciò fo en tempo de l'automno verso la vendengna…

[15] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 15, pag. 136.3: Ma puoi nello autunno, recoite le uve, comenzanno dalla festa de Onniasanti, parze che lle fontane dello abisso fussino operte per vomacare acqua.

[16] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 16, pag. 146.4: Conciosiacosa che li pollitri siano novellamente nati so(n)no teneri, cepto lu friddo voi lu caldu li noce; p(er) la temperança de l'autundo i(n) cotale tempo li politri nati non se fatiga p(er) caldo né p(er) friddo none empig(r)isci…

1.1 [Rif., come termine, al ciclo di un anno].

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 45.9: Tanto si nascondeva l'utolità! Lo Sole avea già menati e tempi per cinque autonni, raddomandati gli anni; quando Progne lusingò lo suo marito, e disse:

1.2 Estens. Le stagioni, il tempo.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 92.75, pag. 394: L'autunni son quadrati, / son stabiliti, non posson voltare; / li cieli son stainati, / lo lor silere me face gridare…

1.3 [In relazione alle età dell'uomo].

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 23, pag. 411.2: la quarta si è Senio, che s'apropia al freddo e all'umido, secondo che nel quarto della Metaura scrive Alberto. E queste parti si fanno simigliantemente nell'anno, [cioè] in primavera, in estate, in autunno e in verno; e nel die, cioè infino alla terza, e poi infino alla nona (lasciando la sesta nel mezzo di questa parte, per la ragione che sì dicerne), e poi infino al vespero, e dal vespero inanzi.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 35, Quattro tempora, vol. 1, pag. 304.18: La settima ragione si è perché la primavera significa la puerizia, la state l'adolescenzia, l'autorno l'età compiuta ed il verno la vecchitudine…

1.4 [In relazione alle parti del giorno].

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, proemio, pag. 124.6: nell'aurora il sonno molto conforta, ed ingrassa, però che allotta l'omore nel corpo dello animale abonda, e il sangue principalmente signoreggia. Però che, secondo Costantino, l'aurora infino a l'ora terza seguita la natura della primavera, il mezzo die seguita la natura della state, il vespro la natura dell'autunno, la notte la natura del verno.

[u.r. 18.04.2018]