AVANZARE (1) v.

0.1 avança, avançada, avançado, avançàn, avançando, avançar, avançare, avançatu, avançe, avançerà , avançeranno, avançi, avanço, avansa, avansando, avansar, avansare, avansasse, avansato, avansava, avansavano, avanserebbe, avansi, avanz, avanza, avanzai, avanzala, avanzan, avanzando, avanzandola, avanzandose, avanzandulu, avanzano, avanzante, avanzao, avanzar, avanzarà , avanzàra, avanzare, avanzarete, avanzari, avanzarisi, avanzarla, avanzarle, avanzarlo, avanzarne, avanzaro, avanzarono, avanzarsi, avanzarti, avanzase, avanzasse, avanzassero, avanzassesi, avanzassi, avanzassono, avanzasti, avanzata, avanzate, avanzati, avanzato, avanzau, avanzava, avanzavano, avanzavi, avanze, avanzerà , avanzerai, avanzeranno, avanzerebbe, avanzerei, avanzeremo, avanzeresti, avanzería, avanzerò, avanzi, avanziamo, avanzian, avanziate, avanziati, avanzila, avanzin, avanzino, avanzinò, avanzirà , avanzò, avanzoe, avanzòe, avanzolla, avanzonne, avanzono, vançar, 'vanza, 'vanzare.

0.2 Lat. *abantiare (LEI s.v. *abantiare).

0.3 Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.): 2.6.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Ruggieri d'Amici (ed. Panvini), a. 1246 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Stat.sen., 1298; Galletto, XIII sm. (pis.); Giordano da Pisa, Pred.Genesi, 1309 (pis.); Lett. pist., 1320-22; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Serventese romagnolo, XIII tu.d.; Insegnamenti a Guglielmo, XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Non è sufficiente a distinguere un allotropo avanziare la forma avanziati, att. una sola volta in Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, conclusione, pag. 272.15 (lo stesso autore usa altrimenti sempre avanzato, avanzati ecc.).

La forma avanzinò in Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 74.8, pag. 75 è variante occasionale di avànzino (cong. pres. 6) dovuta alla metrica.

Locuz e fras. avanzare il modo 1.7.2; avanzare il proprio cammino 1; avanzare i passi 1; avanzare la vita 2.2.1; avanzare sopra l'usata ragione 1.7.1.

0.7 1 Andare avanti, venire avanti, procedere; farsi avanti (anche pron.; anche fig.). 1.1 Farsi avanti, muoversi per ottenere qsa. 1.2 Andare avanti, avere uno sviluppo nel tempo, proseguire. 1.3 [Dell'avvicendarsi delle stagioni, del ciclo della vegetazione:] farsi avanti, presentarsi; maturare (anche pron.). 1.4 Spostare, spostarsi in avanti. 1.5 Procedere davanti a un altro che si muove nella stessa direzione, precedere. 1.6 [Milit.] Guadagnare terreno; portarsi in vantaggio (su qno), prevalere. 1.7 Eccedere in una direzione spaziale (essere più lungo, largo, alto) rispetto a qsa altro; superare; venir fuori, sporgere. 1.8 Essere maggiore (in quantità, in numero). 1.9 Essere in posizione superiore (rispetto ad altro). 2 Acquistare valore, importanza, prestigio, potere, ricchezza; progredire, migliorare (anche pron.). 2.1 Fare avanzare. 2.2 Procedere nel corso della vita. Pron. Vivere. 2.3 [Con giudizio di valore negativo: sogg. l'errore, il peggio, la malizia, il vizio ecc.]. 2.4 Diventare maggiore, più forte, più numeroso, aumentare. 2.5 Ottenere, procurarsi un vantaggio, dei vantaggi; guadagnare. 2.6 Superare in valore, disvalore, importanza, quantità, intensità. 3 Mandare avanti, far procedere in avanti o in una determinata direzione. 3.1 Rendere migliore, di maggior valore, più importante, maggiore. 3.2 Far accedere ad uno stato o grado superiore. 3.3 Giovare, dar profitto. 3.4 Sostenere, lodare. 3.5 Procurare? 4 Signif. non accertato.

0.8 Pietro G. Beltrami 31.10.2000.

1 Andare avanti, venire avanti, procedere; farsi avanti (anche pron.; anche fig.).

[1] Bart. Palmieri, XIII sm. (fior.), 12, pag. 173: Com'asino talor camel s'avanza; / forse non ag[g]io la figura umana, / per ch'io mi partirò da nostra usanza.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 22.5, pag. 143: Merzé!, non mi metete in ubrïanza; / c'al cor mi sento sì mortal ferita, / se Gioia d'amore per voi non s'avanza / inver' di me, dal mondo fò partita.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 53, pag. 115.2: E quando fummo tanto avanzati, che poco mi calea dell'andare innanzi, e del tornare, quella bonaccia, che prima m'avea ingannato, fallì, cominciando il mare a turbarsi, e a 'ngrossare sanz'alcuna fortuna.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 23, 142-148, pag. 571, col. 1.5: Dietro alle pòste. Qui finisce ... mostrando che 'l Duca procedette cum passi tai, ch'avanzono li carcerati ne le cappe...

[5] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 11, pag. 401.15: Ma la forza della moltitudine de' Saracini avanza, e per forza di loro petti premendo sopra i nostri, i nostri sostenere il peso della moltitudine non si puote...

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 88.15: Lu sicundu ki avia nomu Salliu, alligrandusi di killu ki avia cadutu, si isfurzau di avanzarisi et passari innanti...

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 46, vol. 1, pag. 196.24: Così i due Fabii s'avanzarono dinanzi a tutti gli altri e smossero con loro tutta la schiera.

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 29, vol. 1, pag. 243.27: Nel primo fosso condussono LXIIII scale, e nel secondo a ccosta del muro tre, le quali abandonarono, non potendo avanzare...

[9] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 16.20, pag. 382: «Dimmi, diss'io e volsimi al mio lume, / questo qual è, che sì forte s'avanza / e fa sì grandi e torbide le schiume?»

[10] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 15.4, pag. 39: Ogni cosa mortal convien che manchi, / ben che tal men et tal più tempo dura: / unde, crescendo al fin di sua statura, / l'huom prima avanza et po' par che se stanchi.

[11] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 51.18: Segurades s'avança e crida a li tri conpagnon: «Segnor conpagnon, i à algun de vuj che voia la çostra d'un cavaler erante?».

- Fras. Avanzare il proprio cammino, i passi.

[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 17, pag. 86.31: Dunque solamente aspettare la lor pietà, misericordia chiamando, è il migliore, acciò che fuggendo noi non incrudeliamo più gli animi; la quale s'elli la concedono, avanzeremo con Dio il nostro cammino...

[13] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 74, vol. 2, pag. 100.11: E i nimici che fuggivano avanzavanoloro cammino per quella via ond'erano venuti, nondimeno i Catalani li danneggiarono alquanto alla codazza.

[14] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 29.226, pag. 202: Alora tutti crida: «I passi avançi / ognun per lapidarlo», et petra colse, / ma Iexù sì se abscoxe da' soi lançi, / et ussio del templo et più star non vi volse.

- Fig.

[15] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 4.38, pag. 108: Vana promessa messo m'ha in errore, / e folle sicuranza / mi fa del parpaglion risovenire, / che per clartà di foco va a morire: / così m'impiglio credendo avanzare... || Con metafora che dà conto dell'accezione 2.

[16] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 32.13, pag. 46: onde noi pace avremo: / perché co· llui cadrà quella speranza / che ne fe' vaneggiar sì lungamente, / e 'l riso e 'l pianto, et la paura et l'ira; / sì vedrem chiaro poi come sovente / per le cose dubbiose altri s'avanza, / et come spesso indarno si sospira. /

[17] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 187, pag. 133.11: Chi ti loda dinanzi, fa che teco poco avanzi.

- [Sogg. il dì; con valore temporale].

[18] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 7, pag. 390.26: L'armata romana da Messina a Locri, molto dì avanzante, venne; e posti tutti delle navi in terra, innanzi il sole coricato entrarono tutti nella terra.

1.1 Farsi avanti, muoversi per ottenere qsa.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 40.27: Intanto gli ambasciatori de' Romani s'avanzaro d'addomandare l'ammenda della preda, e però che il re d'Alba rifiutò loro la loro richiesta, il disfidaro infra uno mese.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 30, vol. 1, pag. 403.13: Avendo inteso i consoli per uno del collegio che i tribuni volevano fare una legge dello stimo delle condannazioni, la quale maravigliosamente piaceva al popolo, elli s'avanzaro e vollero che la legge fosse fatta per loro.

1.2 Andare avanti, avere uno sviluppo nel tempo, proseguire.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, par. 14, pag. 786.16: Alle quali tornare non furono difficili, però che già per pessimo agurio dubitavano l'opera incominciata avanzare.

1.3 [Dell'avvicendarsi delle stagioni, del ciclo della vegetazione:] farsi avanti, presentarsi; maturare (anche pron.).

[1] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Son. 2.8, pag. 143: e gli augilletti riprendon lor lena / e fanno dolzi versi i[n] loro usanza, / ciascun amante gran gioia ne mena / per lo soave tempo che s'avanza...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 45.51, pag. 160: Per lungo atendimento, / madonna, ag[g]io veduto / ogne frutto avanzare / in sua stagione e loco...

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 5.22, pag. 33: Tu, quando il caldo della state avanza, / L'ora notturne parti e fa'le corte, / Dando di bene a ciascuno speranza.

1.4 Spostare, spostarsi in avanti.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 1, pag. 359.25: E quivi trovandosi, l'acque venute per subita piova dalle vicine montagne, ruvinosa avanzò i termini del picciolo fiume che a piè dell'alto cerreto correa, e di quelli abondevolmente uscì allagando il piano...

[2] Paolo Gherardi, Corso luna e sole, XIV po.q. (fior.), pag. 82.27: Kalendi Giennaio quando viene in Giovedì il verno sarà ventoso, la state buona, abundança di frutti e di vino e d'olio e d'erbe d'orto, fiumj chrescieranno, sicchè avançeranno le ripe, grandi et potenti huomj perriranno.

1.5 Procedere davanti a un altro che si muove nella stessa direzione, precedere.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 336.20: Quando egli è aperta la stalla al forte cavallo che v'è stato bene rinchiuso, allora corre bene, quando egli hae cui avanzi e cui segua.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 7, pag. 373.23: Ma Pietro, che giovane era, e la fanciulla similemente avanzavano nell'andare la madre di lei e l'altre compagne assai...

1.5.1 Passare davanti, superare; oltrepassare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.128, vol. 1, pag. 377: Ma poco i valse: ché l'ali al sospetto / non potero avanzar; quelli andò sotto, / e quei drizzò volando suso il petto...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 8.554, pag. 159: Insieme è il fuoco alle infuocate orme, / Ma avvegna che la luce avanzi il scoppo, / Paion due tempi con diverse forme...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 58-69, pag. 617, col. 2.4: Indi rendei l'aspetto. Qui per exempio descrive lo solemne modo de lor movemento, çoè ch'era sí tardo, che le novice, o ver spose, quando vano a marido, che procedeno in so movemento e andare cussí tardo, avravenno vinto e avançada via da qui' candelabri.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 1, pag. 267.17: Costei fu dal padre tanto teneramente amata, quanto alcuna altra figliuola da padre fosse giammai: e per questo tenero amore, avendo ella di molti anni avanzata l'età del dovere avere avuto marito, non sappiendola da sé partire, non la maritava...

- Fig.

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 28-45, pag. 667, col. 1.2: Dal primo, çoè infino a questo punto lo dire àe avançado la materia, ma mo 'la materia' tant'è elta che 'l ditto non li açunge...

1.5.2 Succedere, avvicendarsi (a).

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 33, vol. 6, pag. 297.4: [7] Per che avanza l'uno dì l'altro, e la luce avanza la luce, e l'anno l'anno, e il sole il sole?

1.6 [Milit.] Guadagnare terreno; portarsi in vantaggio (su qno), prevalere. || Cfr. 2.6.1

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 172.24: ove questo sengniore disse che molto si maravilgliava che gli Greci non s'erano più avanzati innanzi e bene uno anno erano già stati nelle terre di Troya.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 16, pag. 64.16: e Cadorix conselliò che all'alba del giorno la gente fusse ammannita, e che uscissero fuore contra l'oste di Cesare, dicendo: «quella gente non ha duca; noi potremo avanzare sopra tal gente del tutto.»

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 86, vol. 2, pag. 623.30: ma poco poterono avanzare i Fiorentini; che s'aquistavano il giorno terreno, la notte era ripreso e afforzato di steccati per la gente di Castruccio.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 12, vol. 1, pag. 215.7: Ma cchi ha ne' fatti della guerra il tempo d'avanzare, e per riposo lo 'ndugia, tardi i· raquista...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 165.19: Per la quale cosa lo exiercito de li Troyani avanzandose e procedendo con grande vertute, gevano crodelemente per l'oste persequetando li Grieci...

1.7 Eccedere in una direzione spaziale (essere più lungo, largo, alto) rispetto a qsa altro; superare; venir fuori, sporgere.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 2.34, pag. 590: e se son iradho qi m'apela; / e pagar speso[ra] a tavolero; / camis q'avanza sot la gonela...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 317.30: e Turno, bellissimo di corpo, tegnendo l'armi, si rivolge tra' primi e tutto il capo gli avanza.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 12.24, vol. 2, pag. 194: sì vid'io lì, ma di miglior sembianza / secondo l'artificio, figurato / quanto per via di fuor del monte avanza.

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 12.4636, pag. 397: Questa sia specchio della tua speranza / Per qual tu vederai li santi rami / Che sopra tutti i ciel ciascuno avanza.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 20.16: Uno alto monte ne vae quivi alle stelle con due capi, lo quale hae nome Parnaso, e avanza i nuvili per altezza.

[6] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 224.8: e gènerale sanza piedi: poi dà loro le gambe acconce a notare: e acciò che quelle sieno acconce a lunghi salti, la misura di drieto avanza le parti di nanzi.

[7] Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti), pag. 373.6: et la foderatura de' detti vestiri, o d'alcuno d'essi, non possa avanzare il panno o le finestrelle d'essi per alcuno modo.

[8] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 448, pag. 128: Fagli avançare fuora del terreno / Uno somesso, nè più, nè meno...

[9] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 130.1: e il labbro di sotto proteso tanto, che alquanto quel di sopra avanzava...

[10] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 10, pag. 461.9: Ed era la cosa non simile a navale battaglia, ma presso come a similitudine di combattenti le mura; perciò che le navi onerarie avanzavano l'altre navi d'altezza...

1.7.1 Fig. Fras. Avanzare sopra l'usata ragione: essere eccezionale.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 108.19: E però che le cose, le quali tocchiamo ora, avanzano sopra l'usata ragione, ora faciamo menzione d'uno serpente, del quale Tito Livio diligentemente e con ornato stilo scrisse.

1.7.2 Fig. Fras. Avanzare il modo: eccedere.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 119, S. Agostino, vol. 3, pag. 1057.2: Non pertanto vietava egli coloro che voleano edificare nuovi lavorii, se non li vedesse avanzare il modo; e lodava molto coloro ch'aveano disiderio di morire, e sopra ciò ponea cotali essempli [di tre Vescovi].

1.8 Essere maggiore (in quantità, in numero).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 63, pag. 635.24: ma ultimamente tutti, nel mezzo de' cavalieri di mio padre, che di numero in molti doppii loro avanzavano, rimasero morti...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 9, vol. 2, pag. 599.21: La gente di messer Cane sappiendo che i nimici avanzavano il terzo e più [[...]] non aspettarono...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 30, pag. 428.33: In numero di militi alquanto Mezetulo avanzava, perciò che egli quello esercito, col quale aveva vinto Capusa, e de' ricevuti dopo la morte del re alquanti aveva...

- [Econ./comm.].

[4] Doc. lucch., 1336, (1336) lettera 2, pag. 306.16: Avemmo vostre lectore risponsive a quelle che vi mandammo in ciò che parlaste a messer Mastino delli nostri dapni, et come le spese avansavano la intrata, sì che in nessuno modo sostenere si potrebbero, et quella risposta che messer Mastino sopra ciò vi fece; della quale cosa siamo molto contenti.

- Fig.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 18, pag. 274.12: Ma al mio dolore niuno simile se ne troverebbe, che un figliuolo d'un re per un semplice cavaliere sia lasciato, dove la virtù avanza nell'abandonato.

[6] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 37, pag. 266.14: ma dee tenere il mezzo e stare diritto tra la colpa e la pena e tra l'accusatore e l'accusato, per modo che la pena non avanzi la colpa né la colpa la pena...

1.8.1 Superare per volume acustico.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 272.5: e però che Saturno v'andava alcuna volta a diletto, ordinava con alcuni segretarj, che in quella selva erano alla guardia del fanciullo, che se Saturno vi venisse, e 'l fanciullo piangesse, che facessero certe grida a guisa di caccia, che avanzassero il pianto del fanciullo...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 33, vol. 2, pag. 272.14: Quivi fu grande la contenzione; infino a tanto che la voce di Fabio il vegliardo avanzò lo romore, e per grande ardire cominciò a gridare e a biasimare il dittatore d'orgoglio e di crudeltà.

1.9 Essere in posizione superiore (rispetto ad altro).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 13.24, vol. 3, pag. 207: poi ch'è tanto di là da nostra usanza, / quanto di là dal mover de la Chiana / si move il ciel che tutti li altri avanza.

2 Acquistare valore, importanza, prestigio, potere, ricchezza; progredire, migliorare (anche pron.).

[1] Ruggieri d'Amici (ed. Panvini), a. 1246 (tosc.), canz..6, pag. 61: Sovente Amore n'à ricuto manti, / c'a le lor donne non ànno leanza / e non conoscon ciò c'a lor è dato, / e che leali chiamanosi amanti; / non vegion c'Amor mettono im bassanza, / per cui sto mondo par che sia avanzato.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz. 2.4, pag. 263: Com'omo, mentre avansa, / che cela lo procaccio e stanne muto, / non s'atutasse per dimostramento, / [ed] eo non celeraggio in tal mainera / ch'io n'aggia riprendensa per ragione...

[3] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 276, pag. 37: Elo no ge pensa ni ge mete cura, / Ma pensa pur de quel unde ll'avrá grande rancura: / De viver a rapina, aver dinar ad usura, / Ke la rason i avançe, de questo mete 'l cura...

[4] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 185.11: Quello per che ti pense essere ricco, mentre che 'l tieni istà sotto laido nome, cioè casa, servo, danari; ma quando l'hai donato sì avanza in bel nome, cioè benificio e servigio.

[5] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 256, pag. 97: Ki vol incanevar bon gran k'el no marcisca, / Azò k'el no zermeia, la caritá partisca, / Am De e am lo proximo, e in quel ben perfinisca, / Azò k'in vita eterna avanz e inrichisca.

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 21, pag. 423.23: Non è dubbio, ma a tutte le genti manifesto, che il nostro segnore Jesu Cristo la città di Roma, per sua volontà cresciuta e difesa, in questa ismisurata grandezza la crebbe, che più innanzi avanzare non si potte...

[7] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 35, pag. 33.10: Non dico queste cose perché ne creda mia ragione avanzare, ma solo perché così è la verità...

[8] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 22.7, pag. 50: Como è più possente / lo segnore, più dia / a la sua segnoria ragione usare; / per che sempr'el avanza / a pregio ed a possanza, / a lo piacer de Dio e de la gente.

[9] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 24.2, pag. 145: Radice e pome, fontana amorosa; / per cui s'avanza ongni nobilitate...

[10] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 10.2.2, pag. 125: Donzella gaia e sag[g]ia e canoscente, / in cui dimora tutora ed avanza / bontà e senno e valore valente...

[11] Galletto, XIII sm. (pis.), 1.4, pag. 284: Lo mëo core in altessa s'avansa / pió ch'ïo non solia...

[12] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 22, pag. 69.6: E quella cosa, signori, per la quale le citate e le terre plù acresce et avança è questa, ke li malifitii se punisca.

[13] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 17.55, pag. 127: Alma, non t'è bastanza / pur sola una gonnella: / si non ci hai più adornanza, / ià non ce parrai bella; / nell'altre vertute avanza, / che te dian bel colore.

[14] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 2, pag. 4.19: e rivenne pensando che per quella morte e per quella discordia potrebbe avanzare di suo stato.

[15] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 81.3, pag. 401: Ben comenzar e no compir / ne sor gran guagno conseguir; / che nexuna vertue avanza / so no g'è perseveranza.

[16] Dante, Rime, a. 1321, 38.4, pag. 127: Io sento sí d'Amor la gran possanza / ch'io non posso durare / lungamente a soffrire, ond'io mi doglio: / però che 'l suo valor si pur avanza, / e 'l mio sento mancare / sí ch'io son meno ognora ch'io non soglio.

[17] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 76, pag. 192.2: Tu t'avanzerai tanto nel bene, quanto tu tenterai.

[18] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 220.11: Eciamdeu dixindirà la generacioni latina miscata cum lu sangui truyanu, et livirassi supra di li autri homini et vidiraila avanzari per pietati di li dey.

[19] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 48, pag. 430.25: però che l'animo dell'uomo a seguire l'alte cose fu creato, dunque avanzarsi e non avvilirsi dee.

[20] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 32.12, pag. 143: Vaghi sono altri sol di poter fare / sì che avuti sieno in reverenza / da tutti, e 'n ciò s'ingegnan d'avanzare.

[21] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 134, vol. 1, pag. 609.11: Come don Giamo vide che non potea niente avanzare in Calavra, si partì per mare con sua armata, lasciando là l'oste e gente del re Carlo...

[22] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 13, vol. 2, pag. 387.23: Io sono oggimai da essere pregiato tra li antichi, e sono lieto de' giovani uomini che si studiano d'avanzarsi e di pervenire a onore e a gloria.

[23] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 35, pag. 243.9: Per disusanza si perde l'amistanza e per continuare cresce e avanza.

[24] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 27.47, pag. 79: Un altro Scipio in quel tempo nacque, / lo qual per sua vertù tanto s'avanza, / che quasi qui d'ogni altro mio si tacque.

[25] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 70, pag. 181.23: Ma tanto ti dico che quella sarà da me più amata, la quale avanzarà più nel fuoco della carità e amore di Cristo crucifisso.

[26] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 25.72, pag. 172: «Segnor, tu che stançi / quivi, il quale è' de Davìd figlio, / fà che il nimico mai con noi no avançi, / ma per salvarne manda il tuo consciglio»...

- Sost.

[27] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 17, pag. 67.5: e rinunzia a ogni mercatanzia e arte, o vero sollecitudine la quale appartenesse ad avanzare mondano; e di ciò giura e fanne sagramento, sì come faceva ogni novello cavaliere.

2.1 Fare avanzare. || Cfr. 3 (in part. 3.1).

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4 Prologo, pag. 147.12: e però le potentissime nazioni, ed i sagrati principi neuna maggior gloria pensaro che fosse, che fondare nuove cittadi, o vero da altrui fatte al suo nome recarle sotto spezie di farle avanzare.

[2] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 6.82, pag. 385: Donzello che fin pregio aver ispera / Primeramente s'aprenda d'amare, / C'amor fa manti in fin pregio avanzare...

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 44, pag. 283.25: Et entro le altre cose chi fa l'omo avançare [in] utilità et honore sì è bem reçere le tere e guardare bem le cose a chu' guarda e riçimento el è clamato.

[4] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 28.8, pag. 126: Pareva quivi apertamente quando / Dido partissi in fuga dal fratello, / e similmente come, edificando / a più poter, Cartagine nel bello / e util sito faceva avanzare...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 28.92, pag. 170: Ma questo ti so dir: de' ben del mondo / tanto avanzar gli fece per suo senno, / che fu per lui un Gioseppo secondo.

2.2 Far procedere nel corso della vita. Pron. Vivere.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 11.108, vol. 1, pag. 188: Da queste due, se tu ti rechi a mente / lo Genesì dal principio, convene / prender sua vita e avanzar la gente... || Forse riferibile a 2.2.1.

[2] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 3, pag. 29.21: Sì come gli è naturale cosa che 'l nodrimento dell'albore viene dalla radice e, per lo buono umore dalla radice tratto, l'arbore s'avanza e mantiene e sanza il detto nodrimento non puote istare...

[3] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T.Temporis, 27, pag. 266: Ed io m'avanço di perpetui affanni, / Tal son qual era, ançi che stabilita / Fusse la terra, dì e notte rotando / Per la strada ritonda ch'è infinita.»

2.2.1 Fras. Avanzare la vita.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 11, pag. 55.14: E avendo dio facta natura, e tu usuriere fai contra a natura, l'offendi come decto è, e convienti da pprincipio di natura e di suo genere, conviene a nnoi, humana generatione, prendare e nostra vita avançare.

2.3 [Con giudizio di valore negativo: sogg. l'errore, il peggio, la malizia, il vizio ecc.].

[1] Neri de' Visdomini (ed. Contini), XIII sm. (fior.), 3, pag. 367: L'animo è turbato / e 'l cor è in grande eranza / del vano erro ch'avanza - infra la gente...

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 2.38, pag. 90: Contasi mal per meglio, / vedesi il pegio tuttora avanzare / per contra fare...

[3] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 11.94, pag. 77: und'onni gioi per me son vane e vòte, / ché sento in tutto morta ora giustisia / ed avansar malisia...

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 7, pag. 83.11: Ma in una cosa avansa più la corruptione in dell'anima che in del corpo...

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 97, pag. 314.22: E la retade eziandio sanza maestro, e sanza compagnia cresce, e sempre avanza....

[6] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 8.1202, pag. 200: Fra le virtuti, pur di temperanza / Dovreste stare sotto le sue ale, / Ma no il potete se lo vizio avanza.

2.4 Diventare maggiore, più forte, più numeroso, aumentare.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 455, pag. 309: Da mo inanz sempre adonca lo me' dolor avanza, / Mentro in fin dra mia vita staró in grand pesanza».

[2] Meo Abbracc., Rime (ed. Contini), XIII sm. (pist.>pis.), 1.33, pag. 339: Poi conoscensa ferma lo piacere, / venendo disïansa, / l'omo s'alegge ad esso per talento, / e non è, se poi dole, innel volere, / ma tardando li avansa, / soffrendo disïoso, lo tormento.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 116, pag. 383.32: Ciascuno desiderio è debole al cominciare, poi per se medesimo s'avanza, e prende forza.

[4] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 5, ott. 30.7, pag. 164: ma la lor doglia, quando troppo avanza, / s'ingegnan d'alleggiar con isperanza.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 23, pag. 581.18: però che i due già vicini erano all'arco sopra il quale umane forze più non s'avanzano ma vengono mancando...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 94, vol. 3, pag. 198.18: Trovamo dal piovano che battezzava i fanciulli (imperò che per ogni maschio che battezzava in San Giovanni, per avere il novero, mettea una fava nera, e per ogni femmina una bianca) trovò ch'erano l'anno in questi tempi dalle VmD in VIm, avanzando le più volte il sesso mascolino da CCC in D per anno.

[7] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 18, ch., pag. 197.16: l'altra maniera si è che alcuna volta se ne lieva vapore caldo e umido, nel quale avanza la sua umidità...

[8] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 8, ch., pag. 236.14: E quella molta freddezza è cacciata al luogo de la gragnuola dal caldo della primavera, ma la state avanza il caldo e consuma l'umidità, onde non truova così la freddezza la quale cacci e raguni.

[9] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 82, pag. 202.2: Diletti fratelli e suoro, rallegratevi insieme con noi dell'onore di Cristo, il quale per questi paesi continuo si multiplica, e cresce in tutta gente, et avanzando e povaregli di Cristo crucifisso in numero e in fervore e in sante virtù...

2.5 Ottenere, procurarsi un vantaggio, dei vantaggi; guadagnare.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 8.88, vol. 3, pag. 98: Aggia un che vada inançi, / ché di ciò molto avançi.

[2] Lett. pist., 1320-22, 19, pag. 71.30: Ora sappi che per lo nostro milliore a Techito e a me pare, che quando costà noe si puote avanzare per noi come vorremo, che in questo tuo stare a procacciare le nostre petitioni, noi cerchiamo come possiamo aconpangniare l'Angniola...

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 16, pag. 425.10: Assenpro vi diamo dai buoni e savj mercatanti, che quando trovano mercatanzia che a loro paja, onde avanzare credano, tali mercati non lasciano.

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 19, pag. 172.27: Ma poi che mostrato m'hai che in Italia sono stati cotanti eccellenti uomini, pregoti che mi dica se sostennero alcune insidie del diavolo, e se ne avanzarono e fecero guadagno.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 39, vol. 3, pag. 90.23: Ben fue un grande imprenditore di gran cose per avanzarsi...

[6] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 73.13: Molti ne faceano tignere qui: e perch'era sì diritto, udi' dire che uno Giovanni del Volpe loro fattore, veggendo sì grande spaccio de' detti panni, pensò nella tinta fare più avanzare la compagnia, e più debolemente e con meno costo gli facea tignere; di che essendo passato un tempo, i detti panni non aveano quello corso soleano: di che, cercando della cagione, trovarono ch'era stato per la suttilità del detto Giovanni...

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 75, pag. 555.29: e così offende le cose di Domenedio, poiché 'n altro pon la spene, cioè in altra spezie d'avanzare e d'acumulare danari.

[8] Lett. fior., 1375 (5), pag. 175.36: Sono istato ora 6 mesi chol chomune in questo uficio de' Sedici della Moneta sanza niuno salaro, ch'è stato uno spiacevole uficio. Vo' fare ragione di servire il Chomune anche 6 mesi in dono: sì che, se in questo io no' metto di quello da chasa, mi parrà avanzare.

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 19, pag. 190.9: Ma, poa che tu m'ài mostrao che in Ytalia sum stai cotanti così excelenti omi, pregote che tu me digi s'elli sostenem alcunne insidie da li demoni e s'eli n'ava[n]çàn e fénne guagno. || Cfr. es. 2.5 [4].

- [Ret.].

[10] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 3, pag. 6.31: Et in sua dicería s'avanzò molto Cesare in quel luogo; contiò lo lignaggio de la madre e de la moglie, che l'una fu de lignaggio di Dio, e l'altra di lignaggio di re.

2.5.1 Accedere ad un grado o a uno stato superiore.

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 734, pag. 283.21: Parve sempre che d'ogni novità che Firenze ebbe, che gli artefici meno avanzassero gli uficî e stato per la disconoscenza e ambizione.

2.6 Superare in valore, disvalore, importanza, quantità, intensità.

[1] Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.), 73, pag. 588: Enoiar me fai e gran pesança / om[o] qe s'adire de nïente; / [e] rason q'eo faç' a qi m'avança...

[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 35.9, pag. 356: E di vertute tutte l'autre avanza, / e somigliante [a stella è] di sprendore...

[3] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 1.4, pag. 79: Voi, ch'avete mutata la mainera / de li piacenti ditti dell'amore / de la forma, dell'esser, là dov'era, / per avansare ogn'altro trovatore...

[4] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 38.14: Ma in questa una cosa avanza l'uomo tutte le bestie et animali, che elli sa parlare. Donque quello uomo acquista bene la sovrana cosa di tutte le buone, che di ben parlare soprastae alli altri uomini.

[5] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 416, pag. 17: Perzò ke ge sofremo, ten lo regn occupao: / No so 'd qua parentagio ni dond el sïa nao, / Perké el sia plu nobel ni plu da fí honorao; / Per sangu' ni per costumi no á 'l i oltri avanzao.

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 11, pag. 97.8: e neuno tempo di bontà avanza l'altro.

[7] Insegnamenti a Guglielmo, XIII (ver.), 59, pag. 518: Un servisio è ke li [aut]ri [avança]: / ki servo a Deo sanza di[morança] / segurament porà alberga[r].

[8] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 38.7, pag. 137: La gioia e l'alegranza, / la voglia e lo talento / che 'nfra lo mio cor sento, / m'ha messo in disïanza / di far cominzamento / ed i[n] cantar mostranza / per la gioia ch'avanza / l'altre di piacimento...

[9] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 9.9, pag. 39: Ched egli avanza e passa ogn'altro grave / che fosse o sia o possa essere al mondo, / e di cciò porta ben seco la chiave.

[10] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 1.24, pag. 492: Vostra cera gioiosa, / poi che passa e avanza / natura e costumanza, / ben è mirabil cosa.

[11] Poes. an. pis., XIII ex. (3), 2, pag. 1348: La moglie fu d'un grande inperadore, / che di bellessa avansa ogni atra donna, / era devota e sempre avea nel core / la Vergine Maria, nostra Madonna.

[12] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 15, pag. 62.7: Allora Cesare disse in fra' suoi denti: «forse che questo è lo primo Brenno? e se questi vive, elli m'avanzarà di prodezza?»

[13] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 39, cap. 1, par. 13, pag. 551.19: e quanto a vera gloria, in ciò avanzò egli i sette re.

[14] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 3, pag. 26.18: Et che lo periculo del perdimento di questo vaso avansi et sia maggiore che tutti li altri periculi dell'altre tue cose...

[15] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 90, pag. 49: e po ancor l'à far tanto corteso / k'el n'è nesun nè conto nè marcheso / nè dux nè re nè altri ke mai sia / ke ne le poes vançar de cortesia...

[16] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 65, pag. 168.4: \[D.]\ Poy che Deo è pleno de misericordia «e la Soa misericordia avanza tute le Soe ovre», lo quale è venudo a salvare no li iusti, ma li pecadori, perqué no à -'l fagio misericordia a tuti?

[17] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 45.22: Anzi die essere da tutti giudicato più orribile che lo peccato de l'offesa maestà nostra, quello el quale è conosciuto essere attentato in ingiuria de la divina Maestà; avegna che per podestà di giudicio l'uno non avanzi l'altro.

[18] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 15-17, pag. 171.5: imperciò che, con ciò sia cosa che le stelle e gli altri pianeti avanzino senza comparazione la quantità della terra e delle cose che sono a lato della terra, se lle stelle e lo spazio ch'è fra lloro fosse di natura di fuoco già sarebbero consumati e distrutti tutti gli altri elementi per la superabundante quantità di fuoco...

[19] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 317.34: Quella combattutrice non la femminile mano alla rocca nè a' canestri di Minerva, ma ella vergine era usata a patire dure battaglie, e col corso de' piedi avanza i venti.

[20] Dante, Rime, a. 1321, D. 79.13, pag. 277: Io dico che Amor non è sustanza / né cosa corporal ch'abbia figura, / anzi è passïone in disïanza, / piacer di forma dato per natura, / sí che 'l voler del core ogni altro avanza: / e questo basta fin che 'l piacer dura.

[21] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 26.120, vol. 2, pag. 454: Versi d'amore e prose di romanzi / soverchiò tutti; e lascia dir li stolti / che quel di Lemosì credon ch'avanzi.

[22] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 383, col. 3.25: Molti savij avea allora Roma, ma pure questo Cato tucti l'autri avanzava.

[23] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 5, pag. 4.20: E racconta che uno nobile cittadino di Roma caccioe la moglie però ch'era sterile, la quale cosa il popolo non soferse, dicendo che 'l desiderio d'avere figliuoli non dee avanzare la fede del matrimonio.

[24] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 97-111, pag. 348, col. 1.28: quasi a dire: 'lo ditto Occellatoio serà anche in tanta ruina, che avançerà quella de Montemalo'.

[25] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 10, pag. 123.1: ma tutti con santo studio e mirabile fervore isforzavansi d'avanzare l'uno l'altro in carità, in umiltà e in ogni esercizio di virtudi...

[26] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 101.19: Or potrete voi gli elefanti di grandezza, i tori di fortezza, i tigri di leggerezza avanzare?

[27] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 154.12: Pirramo e Tisbe, l'uno più bello de' giovani, l'altra avanzante le fanciulle d'oriente in bellezza, ebbero le case congiunte in quella parte ove si dice che la reina Semiramis attorneoe l'alta cittade con cotte mura.

[28] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 351.5: 79. Ma più è 'l tempo già ec. Qui predice de' suo' successori, dicendo, che Papa Bonifazio starà dov'egli meno che esso non è stato, e starà infino al suo cascare giù, predicendo [l']abominando Papa Chimento di Guascogna, il quale avanzerà l'uno e l'altro in simonìa...

[29] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 1, ott. 42, pag. 37.4: e 'l suo valore e 'l viso dilicato di lei - diceva - avanza Pulissena d'ogni bellezza, e similmente Elena.

[30] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 2.13: Ma dopo questa venne un'altra fiera, ciò è un leone; e questo assomiglia a la superbia: questa superbia si è volere avançare egli altri, e questo el facieva molto isbigottire in seguire virtù.

[31] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 31.15: 15. Nì lu adivinar fu vano ca pocu mancu issu avanzau li rikici di tutti li rigi d'abundanza di munita e li cosi dunati a la naka di sua infancia per lu putiri di li dei recompensauli per rikici di auru et d'argentu.

[32] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 103.8, pag. 530: E Atalanta ancor fu guadagnata / da un da cui fu nel corso avanzata.

[33] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8, par. 13, pag. 246.3: d'altra parte con allegrezza avanzante ogni tristizia la racconsolava l'esserle rimaso di lui uno figliuolo, e il restituito regno.

[34] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 1, vol. 1, pag. 62.1: I detti signori, per avanzare l'uno l'edificio dell'altro, con molta sollecitudine si studiavano...

[35] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 61, vol. 1, pag. 331.1: Quand'ebbe così detto tra' pedoni, egli passò ratto tra' cavalieri, e disse: «Deh! ora di bene fare: fate che voi avanziate i pedoni per forza e per virtù, sì come voi li avanzate per ordine e per onore.

[36] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 538.7: Ponam che tu avançi Tamira e Amabeo, ello non serà gran gloria dela ignota lira.

[37] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 45.6, pag. 590: ond'io te prego, per l'amor ch'io porto / nel core a quella, che sor tutte avanza / de beltà, de piacer e de lianza, / e de vertù ciascuna è figlia e porto, / ched él te piaccia camparme, ch'io pèro...

[38] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 13.4, pag. 706: Signor, tanto me piacquer tuoi salute, / ch'io mille grazie ne rendei al messo; / e ben mostre nel dir che sol se' esso / colui, ch'avanze sovr'ogne vertute.

[39] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 18, ch., pag. 262.2: E per questa medesima cagione adiviene fertilità e sterilità, secondo che son temperati l'umido e 'l secco, ché quando sono temperati è fertilità, e quando sono imtemperati e l'uno avanza troppo l'altro, è sterilità.

[40] Jacopo Passavanti, Tratt.sogni, c. 1355 (fior.), pag. 328.27: Quando abonda il sangue, ch'è caldo e umido come l'aria, e omore dolce, quando avanza gli altri omori, allora sono i sogni giocondi e lieti, di cose di riso o di sollazzo, d'amore e di canto, e di cose di buona aria; e sogna altri di volare.

[41] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 8.67, pag. 25: Gli uomini, per grandezza, avanzan quelli / di Frisia, ma in ciascheduna cosa / son più bestiali e di color men belli.

[42] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 3, pag. 650.12: E volendosi Mitridanes con la sua compagnia ritornare a casa, avendogli Natan assai ben fatto conoscere che mai di liberalità nol potrebbe avanzare, il licenziò. -

[43] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 39, pag. 244.2: Nomini que accidunt? - Quinque. - Que? - Genus, Speties, Numerus, Figura, et Casus. - Cuius generis Deus? - Generis nobilioris, ché tanto è nobile che tutti gli altri nobili avanza.

[44] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 8, pag. 391.33: Ma tanto Pleminio Amilcare prefetto del presidio, e tanto i presidiarii militi romani i Cartaginesi di sceleratezza e d'avarizia avanzarono, che non con armi, ma con vizii pareva che si combattesse.

[45] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 160.23: Ma l'uno maiure era che l'aitro e pareva che lo menore avanzassi lo maiure, non senza ammirazione della iente.

[46] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 68, Pentecoste, vol. 2, pag. 648.23: La seconda ragione si prende appresso la sua dignitade ed eccellenzia, però che il fuoco avanza tutti gli elementi in ispezie e in ordine e in vertude.

[47] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 115, pag. 100.4: innanzi fa col tuo poco, che co l'altrui assai, in però che tu dei sapere che neuna mercatantia non può avanzare l'usura; sì che non tenere danari a usura, come detto è di sopra.

[48] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 117.7: Et lo dicto Lucifer de belleze avanzava ad tucti l'altri angeli che Dio avea creati.

2.6.1 Prendere il sopravvento (su qno o qsa).

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 2.10, pag. 42: che 'n [d]isperanza / viver mi face / lo Fino Amore / (tanto m'avanza / ciò che mi spiace / a tute l'ore!)...

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 12.3, pag. 79: Doloroza dogl[i]ensa in dir m'adduce, / non potendo celar tacendo 'l core: / tanto m'avansa ognor pen'e dolore, / che pregio men che nente vita u' regno...

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 44, pag. 283.33: E dé essere constante e no soperbo, servare modo e mesura cum sua bocha, guardarse che pegreça no l'avançi né lo strenga...

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ero, pag. 184.27: E nondimeno non temo tanto li venti, li quali indugiano le mie disiate allegrezze, come io temo che 'l tuo amore non erri simile al vento; e temo che non sia di tanto pregiato valore, che li tuoi pericoli avanzino il mio desiderio...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 42, vol. 1, pag. 79.10: E così fece lungamente, crescendo continovamente la sua gente di cavalieri e masnadieri, perché vivevano di prede, e avanzavano sopra i paesani non usi di guerra, né proveduti alla loro difesa.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 49, pag. 420.12: non poté però lungamente la vertù de' pochi adoperare, che il vizio de' molti non l'avanzasse.

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 73.81, pag. 104: solamente quel nodo / ch'Amor cerconda a la mia lingua quando / l'umana vista il troppo lume avanza, / fosse disciolto, i' prenderei baldanza / di dir parole in quel punto sì nove / che farian lagrimar chi le 'ntendesse...

3 Mandare avanti, far procedere in avanti o in una determinata direzione.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 749.16: ma la chiara vergine adirata contasta, e con ignee piante col corso avanzò il cavallo, e rivolta prese i freni e pigliò vendetta del nimichevole sangue...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.91, vol. 2, pag. 147: «Ed ella i passi vostri in bene avanzi», / ricominciò il cortese portinaio...

- Fig.

[3] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 6.43, pag. 59: Volere agio e speranza d'avanzare / lo meo cominciamento / per tal convento ch'eo voi sia in piacere.

[4] Poes. an. urbin., XIII, 36.64, pag. 617: Lo sext'è sperança, / la quale te cança / da lo increscemento, / e ssempre t'avança / invèr' l'allegrança / ond'ài sentemento.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.12, vol. 1, pag. 418: Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stanzi / d'incenerarti sì che più non duri, / poi che 'n mal fare il seme tuo avanzi?

[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 241.6, pag. 305: L'alto signor dinanzi a cui non vale / nasconder né fuggir, né far difesa, / di bel piacer m'avea la mente accesa / con un ardente et amoroso strale; / et benché 'l primo colpo aspro et mortale / fossi da sé, per avanzar sua impresa / una saetta di pietate à presa, / et quinci et quindi il cor punge et assale.

- Inviare.

[7] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 19 parr. 4-14.58, pag. 78: Canzone, io so che tu girai parlando / a donne assai, quand'io t'avrò avanzata.

- Mettere avanti, presentare (una lode).

[8] Laudario S.M. d.Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 19 (S).121, pag. 281: Patischo·l coll'affecto, / ma i' non ò possança / di ricevar dilecto / in cotant'abondança, / ch'ogn'anim'è 'n difecto / a tanta smisurança: / chi più lode avança, / può dir: «I' l'avilischo!».

3.1 Rendere migliore, di maggior valore, più importante, maggiore.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 3.13, pag. 49: Non vivo in disperanza, / ancor che mi disfidi / la vostra disdegnanza: / ca spesse volte vidi, - ed è provato, / omo di poco affare / pervenire in gran loco; / se lo sape avanzare, / moltipricar lo poco - c'à 'quistato.

[2] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 2.1, pag. 99: Poi li piace c'avanzi suo valore / di novello cantare, / ònd'alegranza di gio[i] con paura, / per ch'io non son sì sapio laudatore / ch'io sapesse avanzare / lo suo gran pregio infino oltra misura...

[3] Ubertino del Bianco d'Arezzo, a. 1269 (tosc.), 4.10, pag. 388: ma se di questa guerra mai a pacie / no rechi, qualor pegio ne dirai, / Cotanto più alegra alor seragio, / ché tu sì puoi lo mio presgio avanzare, / quando lo blasma om di tuo paragio.

[4] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1658, pag. 233: Però a tutte l'ore / ti tieni a buona usanza, / perciò ch'ella t'avanza / in pregio ed in valore, / e fatt'esser migliore / e dà bella figura: / ché la buona natura / si rischiara e pulisce / se 'l buon uso seguisce.

[5] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 300, pag. 247: Per far drigia lemosina no va l'om a dexnor, / Dominodé l'avanza ki dá per so amor.

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 6, pag. 80.7: Perchè Bambillonia in prima da Nembrot giogante edificata, e da Semiramis, moglie che fue di Nino, riparata e avanzata, era per sito di luogo bellissima...

[7] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 45, pag. 80.12: e distenderemo la tua fama, e avanzeremo il tuo nome e farello glorioso nel mondo piú che non fu anche neuno che nascesse di femina corrotta.

[8] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 16.2, pag. 48: Miri che dico onni om che servidore / talenta star per avanzar suo stato.

[9] Stat. fior., 1294, pag. 663.15: Inperciò ke neuna congregatione puote perseverare in buono stato sanza chapo e sanza guida, a cciò ke Dio mantegna la nostra compagnia e avanzila di bene in meglio ad opere di virtudi a la reverenza de la Vergine Maria e ad utilitade de' poveri.

[10] Stat. sen., 1298, dist. 1. cap. 2, pag. 142.6: In prima statuimo et ordiniamo, che i consoli e 'l camarlengo de la decta Arte sieno tenuti di mantenere ed avanzare in buono stato el comunale et l'università dell'Arte de la Lana de la città di Siena...

[11] Schiatta Pallavillani, XIII sm. (fior.), 46a.10, pag. 175: Quale, per su' amor, si mostra paz[z]o, / in quello punto, il senno non ispanna; / però che l'altrui detto à 'n fronde d'olmo, / e 'l suo avanza e ['l] [dir] d'[ogni] altro aretra, / molto di folle amor mi par ch'è colmo.

[12] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 5, pag. 18.3: E vedemo ad oclo que la concordia et l'unitate acrese et avança tuti beni.

[13] Fiore, XIII u.q. (fior.), 87.3, pag. 176: Amor sì disse: «Per cotal convento, / Falso-Sembiante, i· mmia corte enter[r]ai, / Che tutti i nostri amici avanzerai / E metterai i nemici in bassamento.

[14] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 12, pag. 17.5: Spandiamo lo nostro sangue, che non è vera cosa, Padri senatori, che io mandasse a distruggiare quello che li miei antichi ànno per lungo tempo avanzato, li quali furo patrici di Roma.

[15] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 144.150, pag. 615: Guardese ben chi è menor / de tenzonar con so m[ao]r / ché no è ben engual baranza, / chi l'un merma e l'atro avanza.

[16] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 4.78, vol. 1, pag. 67: E quelli a me: «L'onrata nominanza / che di lor suona sù ne la tua vita, / grazïa acquista in ciel che sì li avanza».

[17] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 290, pag. 56: Or vedé, se vuy se ben folly. / Doncha no avé vu do fijolly, / Chu doverssé far richi e pleny / Avançando li vostri beny?

[18] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 350.9: E dice, che fu sì avaro per avanzare a' suoi, che su, cioè in vita, si misse in borsa li danari, e misse sè qui, cioè in Inferno, che è etterna dannazione.

[19] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 12.6: «O tu deu Iuppiter, lu quali cuverni cum eterni ligi li cosi di li homini et killi di li dei, cum fulguri et tempestati, però eu in nullu modu pozu contra di ti aiutariavanzari lu meu figlu Eneas, nì a li soi Truyani, a li quali tu ài datu morti sì forti.

[20] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 163.2: 4. Eciandeu Antonia, qui fu femina la quali trapassau et avanzau per laudi la virili claritati di la sua familya, recompensau lu amuri di lu maritu per nobili fidi.

[21] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 5, vol. 2, pag. 173.26: Nella terza parte vuole, che gli sia fedele del suo, non solamente che non glie lo baratti, ma eziandio che lo avanzi, e spenda, e alloghi fedelmente.

[22] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 6, vol. 2, pag. 20.18: Molto fu magnanimo e signorile, e volle molto onore, e seppe bene mantenere e avanzare le ragioni della Chiesa...

[23] Lett. sen., XIV pm. (2), pag. 90.15: E pregovi che vo' piaccia di fare e d'asettare sì e in tale modo questi fatti, che io ne debia essare contento; e che, se io abo voglio di loro avanzare e fare per loro e mettarlli in grande istato, che la volontà mi crescha...

[24] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 53.8, pag. 598: Io non voi' dir de più, dolce mi' amore; / ma infra li picciol tuoi serve m'assegno, / per poder poco e per saver endegno, / ma' che desio d'avanzar tuo valore.

[25] Stat. pis., 1322-51, cap. 3, pag. 463.15: Li quali comsuli, in del tempo del loro officio, siano tenuti et debbano li [statuti] tutti et ciascheduni, et buone usanse antiche del dicto ordine, virilmente, et a buona fede, et sensa dolo, fraude u negligentia alcuna, sollicitamente cerchare, servare, mantenere, et a tutto loro podere accrescere et avansare.

[26] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 156, pag. 202.26: Figliuoli miei, voi siete istato fuori di questo reame X anni, et sapete che a me rimase i' reame a guardare, ed io l'òe guardato, et avanzato le vostre ereditate sì come noi ordinamo...

[27] Doc. fior., 1367 (4), 14, pag. 415.20: A che de' balestrieri non ti travaglassi di niente, le quali lectere siamo certi che avrai ricevute, et secondo quelle segui con avanzare il comune nostro il più che puoi.

[28] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 19, pag. 317.7: Ed esso tenne multi modi da tirar moneta ne la chiesia de Roma, li quali nel dì d'ogi se servano. «Cupido sì etc., idest de avanzar queli del mio lignagio, che l'aver me imborsai , idest nel mondo, e qui, idest in questo loco, se imborsa me, idest me se mete in borsa».

[29] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 74, pag. 555.16: e così ad Adàm e ad Eva convenne per la lor congiunzione avanzare, cioè producere e multiplicar, la gente.

[30] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 50.33: e in presencia de quisti pregare cortesemente Iasone suo nepote, lo quale iuvenilemente se confidava inde la prudeze de sua persona, che per accrescere plu et avançare la sua fama se devesse incurayare a chisto viayo.

3.2 Far accedere ad uno stato o grado superiore.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 48.26: Beneficiarj sono detti coloro che sono avanzati per beneficio de' Tribuni.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 17, par. 11, pag. 323.5: Ché sse a ssacierdote l'uomo avanza o promuove malvagio di costumi o ingnorante o difallente in tutti due, e così churando e dirizzando al popolo fedele sia proferto (questo dinanzi messo), di ciò pericolo n'è al popolo di morte etternale e di damaggio civile...

3.3 Giovare, dar profitto.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 85-96, pag. 482, col. 2.2: Ond' elli a me... Qui responde che le orazioni della muiere li hanno tanto avançado ....

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342] son. 11.3, pag. 136: Inter fare casa et fillia ad maritare / Illi me à sì pettenata la danza, / Che me fa gire como poco avanza, / Che non ò carlino in borza da portare.

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 302, pag. 113.3: Lo 'mperadore Arrigo stando in Pisa, e pensando lo stare in Toscana poco avanzava, e però richiese tutti i parenti in Alamagna e amici e Ghibellini...

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 49, terz. 52, vol. 3, pag. 50: E stando in Pisa colla sua compagna, / Lucca, e Sanminiato guerreggiava, / benchè non gli avanzasse una castagna.

3.4 Sostenere, lodare.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 45, pag. 528.13: da lodare e avanzare sarebbe la misericordia di Dio..

[2] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 503.17: El vescovo, che l'amava molto, l'avanzava di ciò ch'elli poteva, sì che ciascuno ne diceva bene.

- Preferire.

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 28.42, pag. 105: Sì com'om non sapiente / del fino oro lucente / facëa diligion, piombo avanzava; / era simil di quelli / che vede il busco altrui, / e non sua grande trave.

3.5 Procurare?

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 213, pag. 244: S'el ha bon vin in casa, azò ke De ghe 'l 'vanza, / On pan blanc on polastri on qualk bona pitanza / K'abia mester al povero ke gias in grand pesanza, / S'el pò, sí ghe 'n trameta per farghe consolanza.

[2] Lett. fior., 1291 (2), pag. 602.6: Sopra 'l fatto del fornimento che v'è stato bisongnio o che ssia ancora per uguanno, non fa mistiere di sscrivere qui, però che credemo che nn'avrete tratto e trarrete quello avantaggio che potrete e che crederete che buon sia. Tuttavia com'altra volta v'avemo ricordato così vi ricordiamo per questa che da le nostre magioni traiate quello avantagio che potete, isspezialmente di sostenere di loro d. c'avere dovessero da nnoi, che pocho sostenimento che voi ne facieste potrebbe avanzare a nnoi una fiera.

4 Signif. non accertato. || Per le diverse ipotesi cfr. Contini ad l.

[1] Serventese romagnolo, XIII tu.d., 42, pag. 881: En levere s'è avançatu, e 'l leone asalì lu veltro, / ché paragunato s'è l'oro e peltru / del sapere.

[u.r. 30.03.2018]