AVANZATO (1) agg.

0.1 avanzata, avanzati, avanzato.

0.2 V. avanzare 1.

0.3 Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1294).

0.7 1 Di grande (o maggior) valore. 1.1 Che ha avuto successo. 2 [Con valore temporale:] che è andato molto avanti, inoltrato.

0.8 Pietro G. Beltrami 16.07.2001.

1 Di grande (o maggior) valore.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 5.1, pag. 465: Lo fin pregi' avanzato / ch'a lo meo cor sarrea / a ciò come sarrea / ch'ell'ha ogne valore / inver' me comprovato / per fin amor sarrea...

[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 42.46, pag. 557: S'eo meritato fosse in buona vista, / più di nullo omo mi ter[r]ia avanzato / e ben pagato - mai a la vita mia...

[3] Terino da Castelfior., XIII sm. (tosc.), canz. 1.9, pag. 139: che mi tegno avanzato / solo c'agia speranza / ch'io non vi spiaccia di voi 'namorato.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 76, pag. 192.31: S'egli è bello, e 'l paone è bello. S'egli è corrente, e 'l cavallo è corrente. I' non me ne curo, perchè sia avanzato in tutte queste cose.

[5] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 10, pag. 39.14: E per tanto, come dissi, delle sante virtù che sono in voi, io porto grandissima allegrezza; e sarete assempio a molte altre, e sarete cagione di molto bene, che per lo vostro santo buono esemplo si farà; unde voi rasegnarete al Signore el vostro talento duplicato et avanzato.

1.1 Che ha avuto successo.

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1294) 44.5, pag. 83: La fina zoi d'amore / me fa allegro cantare; / ben dizo Amor laudare / mèi' de null'omo nato / ch'è 'l meo cor avanzato / sopro on'altro amadore.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 21, vol. 1, pag. 636.30: e frustati della loro corrotta intenzione, male contenti e poco avanzati si tornarono in loro paese.

2 [Con valore temporale:] che è andato molto avanti, inoltrato.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 19, pag. 253.11: Scipione in Africa assalito iberna de' Cartaginesi, e gli altri de' Numidi, ch'erano presso ad Utica, fece fare incendi di notte avanzata.

[u.r. 21.11.2007]