AVARÌA s.f.

0.1 avaria, avarie, avarìe, averie.

0.2 Etimo non accertato. || Castellani, Gramm. stor., pp. 157-58, propone un greco biz. abarìa 'difetto del peso, cattivo peso'.

0.3 Doc. fior., 1299-1300: 2.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1299-1300; Stat. pis., 1318-21.

0.6 N GDLI s.v. avania (voce spiegata 'imposta ingiustificata e vessatoria') riporta un passo tratto dall'edizione Pagnini (1766) della Pratica del Pegolotti, dove l'ed. Evans ha invece avaria (= es. 1 [3]).

0.7 1 Spesa aggiuntiva per tasse marittime. 2 Spesa in genere.

0.8 Pär Larson 14.03.2000.

1 Spesa aggiuntiva per tasse marittime.

[1] Stat. pis., 1318-21, cap. 21, pag. 1099.27: Di non tollere avaria. Et iuriamo noi consuli, che nulla avaria tolleremo overo tollere faremo per li pagamenti dei fei e delli amescere de' consoli e consiglieri e d'alcuno altro officiale del dicto Porto, de' quali salari e amescere si sodisfaccia loro della intrata del naulo, delli pondi che si recasseno in delli legni sigurati per lo Porto sansa naulo.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 112.3: Ispese et avarie che si pagano a trarre et caricare grano in Cicilia per trarre fuori dell'isola...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 165.5: E questi patti si fanno però che quando si vende si caccia in nome del venditore e non del comperatore, sicchè non ci à più niuna avaria salvo in Bari, che v'à un'altra avaria, che quello che vende paga una dogana che si chiama mezza pesatura, ch'è grani 15 per migliaio; e se lo vendi in fiera franca e cacciasi, non à niuna avaria salvo la detta mezza pesatura che mai non è franca.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. I, cap. 86, vol. 1, pag. 162.3: i Genovesi non potieno andare colle loro galee al mercato della Tana, anzi facieno a· cCaffa porto, e per terra vi facieno venire la spezieria e altre mercatantie con più costo e avarie che quando usavano la Tana. || Cfr. Porta, ad loc.: "avarie: 'perdita di denari'"

2 Spesa in genere.

[1] Doc. fior., 1299-1300, pag. 783.10: Anche n'avemo dato, questo die, lb. IIIJ s. VIJ d. VIIJ per XVIIIJ saccha e XIIJ isca(r)pi(lgliere) ove s'insacchò il detto filo e trama, e per XVIIIJ corde, e filo e facitura e chuscitura le saccha e pesatura e lelda ed indacho per sengniare le dette balle e rechatura la detta trama a magione n(ost)ra; montano in tutto le dette avarie -.

[2] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1308], pag. 435.37: e trovòsi guadagniato e riscosi di debiti e che valesero i debiti de la ragione di Parigi che si ragionaro a la nuova conpagnia, netti di spese e di ma' debiti e di molte avarìe che vi si fecie nel detto tempo, lbr. 49600 in fior., die 15 d'aprile anno 1314...

[3] Doc. fior., 1311-13, pag. 120.13: E dè dare, dì 15 d'ottobre, pagò per noi Cornachino a Marsilia per lo danaro dell'alla et per ostellagio et altre averie minute, lbr. due s. undici d. due di rinforzati...

[u.r. 30.03.2018]