AVOGARO s.m.

0.1 avogar, avogaro, avvogaro.

0.2 Lat. advocator (LEI s.v. advocator, 1, 949.39).

0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 A Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.): ser Avoghadro Miliore da Santo Fridiano.

N Voce redatta nell'ambito del Seminario di lessicografia dell'Università di Pisa (1998-99).

Cfr. GDT p. 54 per un prob. antrop. «in terra delo Avogaro» att. a Lucca nel 1093.

0.7 1 Magistrato della repubblica veneta.

0.8 Paolo Squillacioti 30.04.1999.

1 Magistrato della repubblica veneta.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 138, vol. 2, pag. 693.20: Nel detto anno, a dì IIII di luglio, messer Cane della Scala di Verona andò ad oste sopra la città di Trevigi con tutto suo podere, e furono più di MM cavalieri e popolo grandissimo, la quale città di Trevigi era in comunità, ma il maggiore n'era l'avogaro di Trevigi...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 76, terz. 77, vol. 4, pag. 19: Nel detto tempo, colla sua potenza / Messer Can della Scala andò a Trevigi, / che l'Avogar teneva con temenza.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 82, terz. 52, vol. 4, pag. 83: se non che 'l Fiorentin coll'Avvogaro / si strinse allora con molt'altre bande...

[u.r. 21.02.2020]