AVVALORARE v.

0.1 avalora, avalorò, avvalora, avvalorava.

0.2 Da valore.

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Trans. Dar valore, infondere forza.

0.8 Rossella Mosti 23.05.2000.

1 Trans. Dar valore, infondere forza.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 14, pag. 240.10: Poi sussequentemente dice com'ell'avalora e accende amore dovunque ella si mostra, colla soavitade delli atti, ché sono tutti li suoi sembianti onesti, dolci e sanza soverchio alcuno.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 10.93, vol. 3, pag. 165: Tu vuo' saper di quai piante s'infiora / questa ghirlanda che 'ntorno vagheggia / la bella donna ch'al ciel t'avvalora.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 18.29, pag. 235: Un altro v'è, lo qual le membra e 'l core / a colui che ne bee tanto avalora, / ch'accende e 'nfiamma nel disio d'amore.

- Pron. e Assol. Prendere forza, rinvigorire (anche fig.).

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 33.112, vol. 3, pag. 554: Non perché più ch'un semplice sembiante / fosse nel vivo lume ch'io mirava, / che tal è sempre qual s'era davante; / ma per la vista che s'avvalorava / in me guardando, una sola parvenza, / mutandom'io, a me si travagliava.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 54, vol. 2, pag. 520.24: In questo mese di maggio del detto anno nella città di Bruggia in Fiandra s'aprese il fuoco in alcuna casa [[...]] e avalorò per sì fatto modo, che neuno rimedio mettere vi si potea per operazione o ingegno d'uomini...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 3.18, pag. 434: Qua su più volte Moises adora / e vide il nostro sommo Adonaì / come fiamma, ch'ardendo, s'avvalora.

[u.r. 17.11.2009]