0.1 advenire, avenir, avenir', avenire, avvenir, avvenire, a vvenire.
0.2 V. avvenire (LEI s.v. advenire).
0.3 Brunetto Latini, Canz., 1260/66 (fior.): 3.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Canz., 1260/66 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Poes. an. pis., XIV in. (?) (2); Stat. fior., 1334; Stat. pis., 1322-51, [1335]; Stat. volt., 1336; Stat. sen., 1356 (2).
0.6 N Per le occ. dell'agg. si rispetta la scelta editoriale della grafia univerbata; per altre occ. della locuz. agg. a venire v. venire.
0.7 1 Che verrà: prossimo, futuro. 2 Sost. Ciò che verrà, il futuro. Estens. La sorte, il destino. Locuz. avv. Per l'avvenire, nell'avvenire: nel tempo futuro. 2.1 Plur. La generazione futura; i discendenti, i posteri. 3 Sost. [Nella lirica amorosa:] avvenenza, grazia.
0.8 Rossella Mosti 27.09.2000.
1 Che verrà: prossimo, futuro.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 8, pag. 33.25: E quanto a' beni a che ellino [[i prenzi]] debbono dirizzare la loro gente, si conviene che ellino abbiano memoria delle cose passate, e provvedenza delle cose avvenire.
[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 323.16: E benechè molto i Reali di Francia amavano i Balzinghi, molto più cresce l'amore per lo tempo avvenire, e negli animi loro cresciuti in grande amore.
[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 31, pag. 159.8: e però, se a voi piacie, potiamo ponare rimedio per lo tempo avenire, tale che niuno diluvio ci potrà nuociare".
[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 57, vol. 1, pag. 502.5: e lo re col detto navilio, e con XL conti, e con X.m cavalieri dovea e s'apparecchiava di fare il detto passaggio il seguente anno avenire.
[5] Stat.sen., 1356 (2), Rubricario, pag. 7.18: quelli rimangano rectori per li sei mesi avenire, e uno de' due, el quale avarà più boci, rimangha camarlengo de' sopradetti rectori.
[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 84, vol. 2, pag. 111.31: e così fatto, il detto vescovo, a dì XXVI di luglio detto, pronunziò il perdono a tutti i cittadini, e contadini e distrettuali di Firenze, i quali fossono pentuti e confessi de' loro peccati, e che fra tre mesi avenire si confessassono.
2 Sost. Ciò che verrà, il futuro. Estens. La sorte, il destino. Locuz. avv. Per l'avvenire, nell'avvenire: nel tempo futuro.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 9, pag. 171.2: Appresso diremo che al maestro dei garzoni, acciò ched elli sia savio dell'opere umane, conviene avere quattro cose: la prima si è, ched elli conviene che sia rimembrante e abbia memoria delle cose passate, conciosiacosaché per esse si conoscano una gran parte delle cose presenti e dell'avvenire...
[2] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 189, pag. 79: "Tu se' stato honorato da ggarsone, / fra' primi posto da la maestade / più ch'e[n] questa citade / sia cavalieri, et più t'à exaltato; / e molto più per l'avenire à a fare / se tu dispon' lasar la vil credensa / di questo Cristo e vogli rinegare...
[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 191.21: Ma, tu dirai: la prescienza, avvegna che del futuro e dell'avvenire necessitade non sia, per amor di ciò è segno che quelle siano di necessità ad avvenire.
[4] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 10, pag. 335.21: E i Consoli siano tenuti, come trovati e registrati fierono, così procurare che paghino per li tempi passati, chi pagato non avesse, e per li tempi che verranno; e fare condannare tutti coloro che non avessero pagato e che non pagassono per lo avenire.
[5] Stat. pis., 1322-51, [1335] Agg., cap. 4, pag. 605.25: che per loro, o per li savi da loro electi, o per loro insieme con essi savi, come a loro piacerà, si facci nova electione et tascha de' dicti scrivani, come di sopra si dicie: et così si servi sempre per l'avenire.
[6] Stat. volt., 1336, cap. 3, pag. 9.16: Item è ordinato che i consoli e 'l camarlingo della decta arte che sono et saranno per l'avenire sieno tenuti e debbano observare et ad executione mandare tutti et singuli statuti et stantiamenti facti et che si facessino nella decta arte, a pena di soldi cinque di denari per ciascuno di loro et per ogni volta che contrafacesse.
[7] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 25, pag. 197.14: La qual cosa vedendo l'abate Teona, come discreto, incominciommi a confortare, e dire, che io aveva vinto il demonio per questo modo, e che giammai per l'avvenire non averebbe più in me potestà sopra quel vizio.
[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 283, vol. 2, pag. 452.15: Di ciò avemo fatta menzione non tanto per lo piccolo fatto de' Bordoni, quanto per la mutazione che ne seguì, e per le sette di Firenze, e per assempro per l'avenire...
[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 1, pag. 447.9: E ingegnerommi, carissime donne, di dir cosa che vi possa essere utile nell'avvenire...
[10] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 216.8, pag. 254: Pieno è il mondo di falsi profeti / d'astrologhi sibille e di resìe, / di sogni e fantasie, / d'indovini d'àuguri e nigromanti; / ciascuno abbaia e non è chi glil vieti, / volendo autenticare il dir busgie, / per indirette vie / mostrando l'avenir<e> su per li canti, / come avuto l'avesson da' santi.
2.1 Plur. La generazione futura; i discendenti, i posteri.
[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 75, pag. 144.7: Però che, se egli non fusse stato infinito, non sarebbe restituita tutta l'umana generazione, né' passati né i presenti né gli avenire.
3 Sost. [Nella lirica amorosa:] avvenenza, grazia.
[1] Brunetto Latini, Canz., 1260/66 (fior.), 16, pag. 192: Dumqua, s'io pene pato lungiamente, / no lo mi tengno a danno, / anzi mi sforzo ongnora di servire / lo bianco fioreauliso, pome aulente, / che nova ciaschuno anno / la grande bieltate e lo gaio avenire.
[2] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 57.13, pag. 171: Ai!, con' mal viddi sua beltà piangente / e 'l suo chiar viso e suo dolce avenire / e 'l dire e 'l far<e> di lei, più c'altro gente!
[3] Alberto da Massa, XIII sm. (tosc.), 6, pag. 359: Donna, meo core in parte / vostr'amore ha diviso: / non d'amar è restato / voi, cui no vé in parte / di valor e di viso / e d'avenir' e stato / alcuna donna pari, / non Elena di Pari, / né d'amore la dea...
[4] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 43.24, pag. 130: Gaia donna e gioiosa, / per merzé solamente, / non vi sia dispiacente / sed io v'amo in disire; / ver' me non sia sdegnosa / vostra cera ridente, / gentil donna piagente / co lo dolze avvenire...
[u.r. 25.10.2023]