AVVENTARE (2) v.

0.1 adventare, adventò, aventa, aventano, aventarà , aventarono, aventarsi, aventasse, aventata, aventava, aventavansi, aventò, aventosse, aventossi, avventa, avventai, avventandosi, avventano, avventare, avventarono, avventarsi, avventasi, avventato, avventava, avventavalisi, avventavano, avventi, avventò; f: aventare, avento, avventaste.

0.2 Lat. *adventare (LEI s.v. *adventare).

0.3 F Mino da Colle, XIII (tosc.): 1 [9]; Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: F Mino da Colle, XIII (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); F Bibbia istoriata padov. (XIV ex.).

0.5 Locuz. e fras. avventarsi fuori 1.3.3.

0.6 N Sull'es. del LEI s.v. avventare non si distingue l'accezione 2 con un lemma avventare (3) da vento, come invece GDLI.

0.7 1 Scagliare, lanciare con forza (detto normalmente di qsa addosso a o contro qsa o qno); anche pron. 1.1 Fig. [Di malattia:] contagiare. 1.2 Avventare di sotto qno: gettare a terra. 1.3 Fig. Precipitarsi verso qno o qsa; abbandonarsi sfrenatamente (ad una passione); buttarsi a capofitto (in un'attività); tendere avidamente (ad una carica, al bene altrui). 1.4 Pronunciare parole con odio. 2 [Agr.] Ventilare.

0.8 Rossella Mosti 09.09.1999.

1 Scagliare, lanciare con forza (detto normalmente di qsa addosso a o contro qsa o qno); anche pron.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 25.3, pag. 243: Il parpaglion che fere a la lumera / per lo splendor, ché sì bella gli pare, / s'aventa ad essa per la grande spera, / tanto che si conduce a divampare...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 52, pag. 282.2: Arilaus, ne la battaglia di Marsilia, s'adventò co la man destra al bordo de la nave marsiliese...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 241, vol. 2, pag. 334.13: Et se alcuno senese, assiduo abitatore, ad alcuno senese, assiduo abitatore, aventarà alcuna pietra o vero bastone...

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 25, 46-66, pag. 604, col. 2.16: Un serpente con sei pie'. Dixe che averso l'uno di predetti tre peccadori venne un serpente lo qual avea VJ piedi, et aventosse a l'uno in tale modo che lla testa del serpente s'aparezava cun quella del peccador...

[5] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 29, pag. 296.15: Ma il Maliscalco a guisa di rugghiante lione con tostano corso s'avventa addosso a Brundisbergo...

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 38.9: Lo padre Inaco grida: o me misero! e avventandosi alle corna della piagnente e bella giuvenca, raddoppia il dire: o me misero!

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 65, pag. 223.12: I Volsci loro lanciaro le lancie, e li dardi, e quand'elli s'appressaro a loro, incominciaro ad avventare le pietre, delle quali aveva grande abbondanza.

[8] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 129.6, pag. 341: ciascun a dosso al buon Iesù s'aventa; / senza pietà ciascun co' la suo ferza / batton Iesù in sin all'ora terza.

- Assol.

[9] F Mino da Colle, XIII (tosc.): Come fa l'orssa, avento, / quando mi· volglio, buono molino a vento... || CLPIO, V 788 MiCo.6.

1.1 Fig. [Di malattia:] contagiare.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I. introduzione, pag. 10.29: E fu questa pestilenza di maggior forza per ciò che essa dagli infermi di quella per lo comunicare insieme s'avventava a' sani, non altramenti che faccia il fuoco alle cose secche o unte quando molto gli sono avvicinate.

1.2 Avventare di sotto qno: gettare a terra.

[1] F Mino da Colle, XIII (tosc.): Come fa l'orssa, avento, / quando mi· volglio, buono molino a vento / e forza tale, che te di sotto avento.|| CLPIO, V 788 MiCo.8.

1.3 Fig. Precipitarsi verso qno o qsa; abbandonarsi sfrenatamente (ad una passione); buttarsi a capofitto (in un'attività); tendere avidamente (ad una carica, al bene altrui).

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 5, pag. 68: Certo le gravi, e vituperevoli ingiurie, le quali a lui per voi furono fatte, non pensa, che dalle ricordanze di vostra memoria sieno fuggite; conciosiacosaché senza cagione di grave offensione v'avventaste nel Regno del suo Padre, il quale malvagiamente deste alla morte rovesciando da' fondamenti la sua terra...

[2] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 370.19: ed ebbevi sì grandissima gente nella detta piazza di contadini e cittadini ch' erano venuti per comperare, ch' era una maravillia a vedere; e tuttavia ne giugnevano assai e parevano tutti che fossono arabbiati, e aventavansi a qualunque bigoncia di grano poteano più avaccio.

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 304.5: Le quali si muovono negli uomini viziosi, i quali non sono per essercizio di virtù usati di reggerle e di raffrenarle; si avventano isfrenatamente a seguitare l'appetito sensitivo...

[4] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 110.24: però che, lasciata ogni pueril mollizie, nella propria patria con istudio continuo tutto si diede alle liberali arti, e, in quelle già divenuto esperto, non alle lucrative facultadi, alle quali oggi ciascun cupido di guadagnare s'aventa innanzi tempo...

[5] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 13, pag. 251.5: Altri, di più alto animo, s'aventano a' maestrati, e altri alli onori reali, quasi per quella chiarezza debano in maravigliosa eccellenzia pervenire.

1.3.1 Agire incautamente.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ero., pag. 184.21: Certo a me piace che tu sia savio guardiano di te stesso, e che tu non ti avventi come tu solevi, e che tu sicuro facci per mare piacente cammino...

1.3.2 Sost. Il fidarsi troppo.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 218, pag. 568.13: Quanto è nuova cosa questo aventarsi nell'opere de' judei! e molte volte interviene che si crederrà più tosto a uno judeo che a mille cristiani...

1.3.3 Locuz. verb. Avventarsi fuori di qno o qsa: prorompere.

[1] Nuccio Piacente, Questa Gualtera, XIII ex. (sen.), Ball. «Questa Gualtera», 10, pag. 209: e sento Amor che for de me s'aventa / per sì gran forza, che me vence tutto, / ché nol posso tenere.

[2] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), son. 51.7, pag. 596: Io ho nel cor de me stesso pietate, / temendo forte che 'l valor non menta / a poder sofferir tanto, che vénta / sia giovenezza per più longa etate, / vedendo che li cresse crudeltate, / e umeltà v'è sì del tutto espenta, / ch'io sento l'alma, che quase s'aventa / del corpo fuor per la grand'ansietate.

1.4 Pronunciare parole con odio.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 241 rubr., vol. 2, pag. 334.11: De la pena di chi aventasse ad ingiuria.

2 [Agr.] Ventilare.

[1] F Bibbia istoriata padov., XIV ex., Ruth 29, 2: In questa note el farà aventare l'orço. || Folena, Bibbia padov., p. 115.

[2] F Bibbia Istoriata padov., XIV ex., Ruth 29, 3: Nota che, segondo el maystro dele Ystorie scholastice, che quando el se toxava le piegore e quando el se aventava le biave... || Folena, Bibbia padov., p. 116.

[u.r. 30.03.2018]