AVVENTUROSO agg.

0.1 adventurose, adventuroso, aventoruso, aventurosa, aventurose, aventurosi, aventurosj, aventuroso, aventurusa, aventurusi, avinturoxo, avinturusi, avventurosa, avventurose, avventurosi, avventuroso,'venturosa.

0.2 Da avventura.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Che ha buon esito, che ha successo, che va felicemente a buon fine. 2 Che ha buona fortuna, successo; felice, prospero. 3 Che dà o promette prosperità, successo, buona fortuna. 3.1 Che porta fortuna (detto di un oggetto). 3.2 Propizio (detto di un luogo). 4 Che va in cerca di avventure. 4.1 Che è associato a una o più avventure, che le 'contiene' o 'implica'. 4.2 Che comporta avventure, rischi, incertezze.

0.8 Pietro G. Beltrami 10.03.1998.

1 Che ha buon esito, che ha successo, che va felicemente a buon fine.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), Canz. 5.4, pag. 76: La 'namoranza disïosa / che dentro a l[o] mi' cor è nata / di voi, madonna, è pur chiamata, / merzé se fusse aventurosa.

[2] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 1.21, pag. 492: Angelica sembranza / in voi, donna, riposa: / Dio, quanto aventurosa / fue la mia disïanza!

[3] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), 118, pag. 69.17: Certo più laudabilmente si portoe Lutazio, il quale constantemente difese la ragione de l'amplissimo onore del consolato, ma veramente Valerio non fue da biasimare, perch'elli adomandasse per victoria di forte bataglia e aventurosa guiderdone da desiderare, avegna che non legittimo.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 166.4: Ma certamente, signuri, non èy da laudare in nullo homo savio quella descrectione, lo quale essendo occupato ad alcuno periculuso oy mortale affanno e la fortuna se le mostra placebele e per uno subeto et aventoruso momiento se pote liberare da quillo periculo quando la fortuna le vole placere...

- Di avvenimento avventuroso: di esito felice.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 37, vol. 3, pag. 86.4: Avemo detto sì distesa questa presa di Castello perché fue d'aventuroso avenimento, e con bello accorgimento e prodezza di guerra.

2 Che ha buona fortuna, successo; felice, prospero.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), Son. 24.12, pag. 242: Ché, soferendo gran pene ed afanno, / lo bene n'è di ciò più savoroso, / e par che 'n poco tempo mendi danno: / ond'io son fatto in ciò aventuroso / e miei voler' come fenici vanno, / ché vo a le pene per esser gioioso.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 3, cap. 9, pag. 115.12: Molto volontieri vennero nell'aiuto di Pompeo più che a Cesare, per ciò che molto era stato aventuroso: tutto tempo ben credevano che fortuna si tenesse ancora a lui.

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 63, pag. 113.10: E quando T. udio ch'egli era Galeotto, lo piue alto principe del mondo e lo piue valentre, sì dicie infra ssee medesimo: «Or son io lo più aventuroso cavaliere del mondo, dappoi ch'io sono ala battaglia co cosie alto principo». || Nota la differenza rispetto all'es. sub 2.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2 osservazioni, pag. 330.19: Noi in questo secolo siamo uomini che andiamo continovo voltando fortune. Tu non se' il primo cui Fortuna rea seguita, non crede' solo a tali uficj essere promosso dagli Iddii avventurosi, come noi ora siamo.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 161.15: Et intandu Volcenti lu firiu mortalimenti; et Niso, videndusi firutu, si gictau supra lu corpu di Eurialu et illocu trapassau. Dichi Virgiliu: vui dui siti cussì avinturusi ki, si li mei versi purranu diri alcuna cosa, iammai di vui non si adimintikirà mentri lu mundu durirà.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 87, vol. 2, pag. 628.14: Questo Castruccio fu uno valoroso e magnanimo tirannno, savio e accorto, e sollecito e faticante, e prode in arme, e bene proveduto in guerra, e molto aventuroso di sue imprese, e molto temuto e ridottato, e al suo tempo fece di belle e notabili cose...

[7] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 41.5, pag. 13: Gli Strozzi dieron questa donna al mondo, / questa fiammella che d' amor s' accende, / sí che, mirando lei, vive giocondo / chi guarda suo biltá quanto risplende; / aventurosa lammia, che nel fondo / de l' acque chiare suo biltá si stende, / però che ninfa di somma potenza / ti mostri, degna d' alta reverenza.

3 Che dà o promette prosperità, successo, buona fortuna.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), 3.1, pag. 265: Uno giorno aventuroso, / pensando infra la mia mente / com'Amor m'avea inalzato, / stava' nde com'om dotoso, / da che meritatamente / non serve a chi l'ha onorato.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Son. 210.1, pag. 252: Deo, con fu dolce e ben aventuroso / lo giorno che da me gioia partio, / ch'allora departi' d'esser noioso / e despiacente a ragione e a Dio.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Libro 7, pag. 317.23: E vennevi il sacerdote della gente di Marrubia con fronzuto elmo e ordinato d'avventuroso ulivo... || Traduce «felici comptus oliva».

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 172.13: Allora mi ricevesti nelle desiate braccia, dandomi avventurosi baci, i quali sarebbero carissimi a' celestiali Dii; e, spogliando dalle tue spalle, il candido pallio mi porgesti, e tu medesima mi rasciugasti la bagnata chioma dalla marina acqua. || Traduce «Excipis amplexus feliciaque oscula iungis».

3.1 Che porta fortuna (detto di un oggetto).

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 88, pag. 136.4: Egli è usanza che 'l Grande Kane e sua gente si vestono di vestimenta bianche, e maschi e femmine, pur ch'e' le possa avere; e questo fanno però ch'e' vestiri bianchi somigliro a loro buoni e aventurosi, e però lo fanno di capo dell'anno, perché a· lloro prenda tutto l'anno bene e allegrezza.

3.2 Propizio (detto di un luogo).

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 136.35: Di questa perdita vennero li Romani in tanta disperazione, che consiglio si tenne d'abandonare quello luogo dove Roma è edificata, e cercarne uno più aventuroso; la qual cosa sarebbe essuta fatta, faccendosene capo Cecilio Metello, se Cornelio Scipione, allora tribuno delli cavalieri, il quale poi fu detto Affricano con arme non l'avesse spaventa di fare, ed avessili costretti di giurare di stare alla difesa della terra.

4 Che va in cerca di avventure.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 22, pag. 42.27: E lo ree non si potte attenere e venne di dietro con altra giente assai, e venne a T. e salutollo cortese mente; ed egli igli rendeo suo saluto. E lo ree disse: «Onde siete voi?» E T. disse: «Sono uno cavaliere aventuroso di lontano paese, e ora per disaventura sì fui ferito e non truovo neuno aiuto del mio male».

4.1 Che è associato a una o più avventure, che le 'contiene' o 'implica'.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 157, pag. 277.24: In questa parte dicie lo conto, che quando T. intese queste parole, fue molto allegro, inpercioe ch'egli avea molto grande volontade di vederlo, per amore del corno aventuroso, lo quale egli avea mandato a ccorte, là onde la bella Isotta e molte altre dame e damiscielle ebero molto grande vergongna e onta.

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 357, pag. 319.2: Et Quedin alora cusì disse: «Miser Tristan, fasemo-lo ben: questa sè la foresta d'Arnantes, la qual tanto sè aventurosa sì como tuto lo mondo la testimonia che nigun cavalier non se mete là dentro che aventura non trovase...

4.2 Che comporta avventure, rischi, incertezze.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), Framm.14.2, pag. 181: Amore, paura m'incalcia / in manti lochi aventurosi...

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 27, pag. 291.13: Ardimento è come le mura alla città. Io m'allegro della battaglia rimembrando di più travaglie che ne' presenti tempi avete per lo nostro Re sofferte. E quando in aventurose cose siete ispronati e con onore e pregio di voi e di nostro Re, molto mi conforta vostro tempo, per lo bisognio del pericolo in che voi siete; voi vi dovete virtudire e cresciere vostra fortezza per lo distretto del luogo in che voi siete.».

[u.r. 30.03.2018]