AVVERSIONE s.f.

0.1 aversione, avversione.

0.2 Lat. aversio, aversionem (LEI s.v. aversio).

0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

0.6 N Stante l'equivalenza semantica, si preferisce non distinguere le forme con esito diretto dal lat. aversio da quelle incrociate con avverso.

0.7 1 [Il voltarsi da un'altra parte, l'allontanarsi]. [Relig.] Allontanamento dell'animo dalla fede, dell'uomo da Dio. 2 [Il voltarsi contro]. [Astr.] Opposizione. 3 Rovina, distruzione.

0.8 Rossella Mosti 03.07.2000.

1 [Il voltarsi da un'altra parte, l'allontanarsi]. [Relig.] Allontanamento dell'animo dalla fede, dell'uomo da Dio.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 4, pag. 203.19: Ma tra' peccati gravi, il primo è la superbia, come cagione per la quale gli altri peccati s'aggravano: chè tutta la gravezza d'ogni peccato si prende dall'aversione, cioè dallo rivolgimento o vero dipartimento che fa la volontà dell'uomo da Dio: la quale aversione, prima e principalmente s'appartiene alla superbia, e conseguentemente agli altri peccati.

2 [Il voltarsi contro]. [Astr.] Opposizione.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 62, vol. 2, pag. 596.11: Nel detto anno e mese di febbraio fu per tutta Italia una generale corruzzione di febbre mossa per freddo, onde i più de le genti ne sentirono, ma pochi ne morirono. Dissono gli astrolaghi naturali che di ciò fu cagione l'aversione di Mars e di Saturno.

3 Rovina, distruzione. || Traduce il lat. subversio.

[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 2 Tim. 2, vol. 10, pag. 330.11: 14. Queste cose ammaestra, [rendendo] testimonianza dinanzi a Dio. Non contendere di parole; chè a niuna cosa non è utile, se non a danno e avversione degli uditori. || Cfr. 2 Tim. 2, 14: «Noli contendere verbis; ad nihil enim utile est, nisi ad subversionem audientium».

[u.r. 30.03.2018]