AVVERTIRE v.

0.1 avèrtare, avertate, avertendo, avertire, avvertasi, avvertillo, avvertire.

0.2 Lat. advertere (LEI s.v. advertere).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Stat. sen., 1343 (2).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Si include nella voce la forma non metaplastica avèrtare di Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.).

È con tutta probabilità metaplastica la forma avertate di Destr. de Troya, XIV (napol.).

Doc. esaustiva.

0.7 1 Volgere verso (di sé), attirare. 2 Avvisare, ammonire. 3 Prestare attenzione, notare. 3.1 Conoscere intellettualmente, capire.

0.8 Rossella Mosti 01.02.2000.

1 Volgere verso (di sé), attirare.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 2, pag. 74.12: E questa gente saturnina, la quale questo profeta ha a predicare e ' amonire, è una gente petrosa, dura e pessima e senza rasione, emperciò che l'arte ch'elli usano empedementesce la loro anima entellettiva da non conósciare rascione; adonqua questo profeta non li potarea avèrtare a sé s'elli predicasse via de rascione, emperciò che non la conosciaréno.

2 Avvisare, ammonire.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 4, pag. 230.25: E quando furono compiti li quaranta anni Dio gli [[scil. lo venerabile padre Spes]] rendette lo lume, e rivelogli che in breve dovea di questo mondo passare, ed avvertillo che visitasse li monasterii che aveva edificato e predicasse loro la parola della vita; sì che come ello aveva ricevuto il lume del corpo, così aprisse gli occhi delli suoi frati a vedere lo lume divino.

3 Prestare attenzione, notare.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 21, pag. 171.19: che se indugerai fino alla morte, i peccati lasceranno te, ma non tu loro. Ma avvertasi, che io non dico, che chi alla morte indugia, si danni: nè dico, che si salvi...

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 10, pag. 77.25: già non pare a me, che siate spirituali, se contra gli altrui difetti siete crudeli. Ma bisogna avvertire, e attendere, che egli non dice, chi è ostinato in alcun difetto, ma chi è preoccupato. E per tanto è da sapere, che coloro, i quali sono ostinati, e per malizia indurati ne' peccati di maniera, che per lievi medicine curare non si possono, sono da riprendere, e castigare più duramente, ma quelli che sono preoccupati, cioè, che per infermità, o ignoranza, o per alcuna mala usanza in qualche cosa offendono...

[3] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 173.28: Che si elega uno overo due a provedere sopra le decime. Ancho considerando et avertendo che ne' fatti del pagare le decime per li richiami che ne la corte de' consoli si fanno non pare che con debita drittura et a utilità de' mercatanti et de la Mercantia predetta sia proveduto...

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 127.8: nullo serrà che de zò ne porrà reprendere con raysone, nante che serrà dicto che nuy averrimo ben facto. Adunca, se ve place, avertate e ponite cura a queste parole mey, se ve pare che eo aya ben parlato, e chello che ve pare lo meglyo dicatello e mettasse ad executione».

3.1 Conoscere intellettualmente, capire.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 12, par. 5, pag. 66.3: E lla chausa di ciò si è che ll'università de' cittadini puote melglo avertire e apersevere la difalta che ppuò chadere nella leggie che ll'uomo vuole stabolire e in chatuna parte di sé, ché tutte cose corporali son maggiori di quantità e ddi vertù che qualunque parte di sé presa tutta per sé.

[u.r. 30.03.2018]