0.1 avisamento, avisamiento, avvisamenti, avvisamento.
0.2 Da avvisare 1.
0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 2.1.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>.
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.5 Locuz. e fras. per avvisamento di 3.
0.7 1 Notizia, avvertimento. 1.1 Ammonimento, esortazione. 1.2 Avvisamento di battaglia: indizio, avvisaglia. 2 [Con valore di intendimento:] provvedimento, risoluzione. 2.1 Accorgimento, avvedimento. 2.2 Oculatezza di giudizio, accortezza. 3 Parere, opinione. Locuz. prep. Per avvisamento di.
0.8 Rossella Mosti 25.02.2000.
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 200.10: Ora più deliberatamente provedendo, e stimando in ogni caso più e meno che ella [[scil. la promessa nostra lettera]] tornava salutevolemente a vostra informazione e avisamento, diliberamo di mandarlavi.
[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 21.1: Avisamento del viaggio del Gattaio per lo cammino della Tana ad andare e tornare con mercatantia Primieramente, dalla Tana in Gintarcan si à 25 giornate di carro di buoi, e con carro di cavallo pure da 10 in 12 giornate.
[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 307.1: Avisamento di tara che possono avere le mercatantie e ciascuna per se medesimo Puoi ragionare che a uno pondo di pepe non garbellato che pesi da ruotoli 40 di Cipri, di ruotoli 100 per 1 cantare, e che il detto pondo abbia sacco di canovaccio e il sacco di giania cioè grosso di filo di dattero filato, e legato con corde, cioè con fune, e che al detto pondo, cioè balla, puote avere di tara in somma di ruotoli 2 e occhie 1, d'occhie 12 per 1 ruotolo di Cipri, cioè: Per lo sacco del canovaccio, da occhie 3 1/2.
[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 13, pag. 307.21: e acciò che non fossero impacciati all'affrontarsi, misero mano alle spade e gittaro giù le lancie, quasi come se fosse loro comandato, e colle spade tratte s'affoltarono e corsero sopra i nemici per grand'odio. Quivi non fu bisogno avvisamento nè comandamento d'imperadore nè di conestabole a ordinare le schiere e lo soccorso: li cavalieri per la grande ira fecero loro medesimi ciò ch'era da fare.
1.2 Avvisamento di battaglia: indizio, avvisaglia.
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.33, pag. 180.25: Raunoronsi gli Aretini co' Bianchi e con gli amici loro di Romagna e con soldati pisani, e cavalcarono a Castiglione degli Ubertini: e credettesi che avisamento fusse di battaglia.
2 [Con valore di intendimento:] provvedimento, risoluzione.
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 20, pag. 267.16: ma via maggiore mestiere, al parer mio, è, che ora al presente di loro buona guardia si prenda; e prendasi avisamento sopra il pericolo apparecchiato per diliberarci di pena di morte. Se l'uomo meio non si provvede, per niente consiglia...
[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 20, pag. 190.3: Alle quale parole volendonce respondere Achilles, ecco cha nce sopervenne Troylo con grande multetudene de combattienti e ponendose in miezo de Hector e de Achilles sì lle despartio, ben che avisasse desiderosamente de volere offendere Achilles e de mettere in sfriedo tutti li Grieci. Et in quillo avisamiento de Troylo per la sua industria et arditanza sì foro occisi plu che D cavalieri de li Grieci.
2.1 Accorgimento, avvedimento.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 20, pag. 263.8: dond'elli conviene, che acciò che i giudici facciano buono giudicamento, ch'elli abbiano quattro cose, cioè: podere ed aiuto da giudicare, senno ed avvisamento delle cose, la volontà buona e dritta, la quarta ch'elli abbia molto isprovato dei fatti e delle cose umane.
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 4, pag. 287.7: La settima cosa si è, che i buoni battaglieri debbono avere gran senno e grande avvisamento di bene ferire e di ben coprirsi, perciò che 'l bene coprirsi e bene ferire sono cosa necessaria ad avere vittoria.
[3] Poes. an. fior., a. 1377, 3, pag. 205: Dov'è 'l gran senno, ov'è la gran possanza, / dov'è l'ardire, ov'è 'l provedimento, / dov'è nascoso il grande avisamento, / e 'n chi libertá puose sua speranza? / I<o> veggio il gran Pastor su la bilancia / per cader giú con tutto 'l fondamento; / ma 'l tuo ardir<e> mi pare un poco spento, / perché non pugni a la virile usanza.
2.2 Oculatezza di giudizio, accortezza.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 57.14: Altresì come il Santo Spirito dona forza e vigore di grandi cose imprendere, così dona elli consiglio, per lo quale l'uomo viene a buono capo, e a buon fine di quello che l'uomo imprende. E questo è una grande grazia che 'l Santo Spirito dona ch'è appellato il dono di consiglio, per lo quale l'uomo ha grande avisamento, e gran diliberazione in ciò che elli imprende, e che elli non sia troppo frettoloso in sue imprese.
[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 58.12: La rimembranza delle vecchie storie, e delle grandi opere, e de' buoni libri forniti di buoni esempri domano la giovanezza, e allievano, e addirizzano il coraggio dell'uomo a vigorosamente valere, e a operare opere di virtudi a ciò che l'anima di ciascuno è buona naturalmente; e perciò a questo dono elli esamina i consigli che l'uomo li dona, e pensa con grande avvisamento, se l'uomo il consiglia bene lealemente, e non credere al detto d'un uomo o di due, come ch'elli siano suoi privati amici non dee credere leggiermente.
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 267.15: Allora li Grieci se incorayaro follescamente de se partirenno colle nave lloro da Troya, e posserosse con gran desiderio a cquillo lloro appetetuso viayo, non pensando a li periculi de lo mare, né alle mutatione delli duri vienti, né alle fuorte compressiune de li tiempi sopierbi. Per la quale accaysune adevenne a multi de lloro che, commo sobetamente senza delliberatione de buon consiglyo se possero in viayo, senza remedio e senza avisamiento perero.
3 Parere, opinione. Locuz. prep. Per avvisamento di.
[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 172, vol. 2, pag. 56.3: Poi che al Cairo di Babillonia sono giunto, innanzi ch'io più oltre vada, non mi terrei, ch'io non contassi alcuna cosa delle sue bellezze, e delle nobilità e magnificenzie sue, secondo che comprendere mi parea, per mio avisamento, e per lo adomandare altrui.
[u.r. 21.10.2007]