AVVISARE (1) v.

0.1 advisati, advisato, adviso, aviçano, aviço, avigiamo, avisa, avisaci, avisada, avisadho, avisadi, avisado, avisai, avisal, avisalo, avisalone, avisa'mi, avisando, avisandoli, avisandolo, avisandose, avisandosi, avisandoti, avisano, avisar, avisarci, avisare, avisaro, avisarsi, avisarti, avisarvi, avisasi, avisasse, avisassi, avisata, avisate, avisateci, avisati, avisato, avisava, avisé-me, avisera'mene, aviseremo, avisi, avisiamo, avisianvi, aviserò, aviso, avisocci, avisossi, avizo, avvisa, avvisai, avvisando, avvisandolo, avvisandone, avvisandosi, avvisano, avvisarci, avvisare, avvisarla, avvisaro, avvisaron, avvisarono, avvisarvi, avvisasse, avvisassono, avvisata, avvisate, avvisati, avvisato, avvisatolo, avvisava, avvisavano, avvisavo, avvisi, avvisiamo, avvisiti, avviso, avvisò, avvisoe, avvisoronsi, avvisossi, havisarè.

0.2 Da avviso 1.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.1 [22].

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Lett. fior., 1291; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Lett. pist., 1320-22; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Lett. volt., 1348-53; Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Gasparo da Verona, XIV (ver.).

In testi mediani e merid.: Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 [Con signif. fondamentale di pensiero]. 1.1 [Con valore di parere, opinione:] credere, ritenere qsa come vero, sembrare, giudicare. . Spesso in espressioni parentetiche stereotipe e ricorrenti. Siccome ( come) / secondo che / per quello che / onde qno (si) avvisa. 1.2 [Con valore di riflessione]. 1.3 [Con valore di proposito:] avere in animo, desiderare di fare qsa. 1.4 [Con valore di immaginazione:] rappresentarsi qsa nella mente, figurarsi. 1.5 [Con valore di previsione]; anche pron. 2 [Con signif. fondamentale di informazione]. 2.1 Trans. Mettere al corrente, riferire; raccontare. 2.2 [Con valore di ammonimento:] mettere in guardia, consigliare; ammaestrare. 2.3 Intrans. Avere idea di qsa, conoscerla. 2.4 Avvisare di qno: chiedere notizie, informarsi. 2.5 Assol. Ricevere l'ordine (di battaglia).

0.8 Rossella Mosti 15.03.2000.

1 [Con signif. fondamentale di pensiero].

1.1 [Con valore di parere, opinione:] credere, ritenere qsa come vero, sembrare, giudicare. Spesso in espressioni parentetiche stereotipe e ricorrenti. Siccome ( come) / secondo che / per quello che / onde qno (si) avvisa.

[1] Lett. fior., 1291, pag. 595.15: Nostro intendimento sì è di volere che ssi faccia CC sacca di lana coglietta tra inn I[n]ghilterra e inn Isscozia in quelle luogora che più uttulitade credete che ssi ne possa fare, e questo vi diciamo avisando noi che questa mercatantia dovrebbe essere i· migliore stato quest' anno che nnonn è issuta di due anni passati...

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 18.2, pag. 104: Dolendo, amico, di gravosa pena / d'affanno, il quale in te, avizo, regna...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 59.3, pag. 346: D'ognuncana ben chi se sol far / per aquistar Paradiso, / la lemosina m'aviso / che posa pu in zo zoar.

[4] Lett. pist., 1320-22, 12, pag. 51.30: E per noe potere farene altro, pare a noi di qua per lo nostro milliore che per cosa del mondo tu noe ti parti di costà, infine che tuo noe ci scrivi quello che avisi di questo facto...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 5.35, vol. 2, pag. 74: Se per veder la sua ombra restaro, / com'io avviso, assai è lor risposto...

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 39, pag. 598.21: Disse allora Messaallino: - Secondo ch'io avviso, voi dovreste con pace poter sostenere che coloro abitassero il vostro poggio...

[7] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, par. 86, pag. 795.9: Intorno alla fine del quale, come io avviso, mi pareva in doloroso atto sedere in una parte della camera mia e in quella vedermi davanti Pampinea e la turbata Abrotonia;

[8] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 6.18, pag. 35: Molto si posson riputar beati / color che già ti seppero e colei / che 'n te si 'ncinse, onde siamo avvisati».

[9] A. Pucci, gloriosa, 1342 (fior.), 91, pag. 12: Chè se lasciate lor far la ricolta, / Ben vi potranno aver per giente stolta: / Ma, se com'io m'aviso, sia lor tolta, / Siate certi / Ch'e' son de l'altre spese sì diserti, / Ch'avendo sopra quel sì fatti merti, / Fra lor saranno palesi e coperti / Molti guai.

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 33.12: E dicesi per gli più che in quello luogo ove fu per la savia Sibilla menato fue per le diverse caverne di Monte Barbaro il quale è sopra Pozzuolo, che ancora al dì d'oggi sono maravigliose e paurose a riguardare; e altri avisano e stimano che per virtù divina o per arte magica ciò fosse mostrato ad Enea in visione di spirito, per significargli le grandi cose che doveano uscire e essere di suoi discendenti.

[11] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 51, pag. 190.21: Deh, non vi donate tanta langura nè tanto dolore; che, per avventura, egli vi diverrà meglio che voi non vi avvisate e che non credete...

[12] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 15.6, pag. 435: Avròe mai novelle che mi agazzi? / No, secondo che lo meo còre avvisa: / ché veggio Lucca mia castel di Pisa, / e' signor fatti servi de' ragazzi.

[13] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap.24, pag. 121.22: E la dama de Coragino dicie a suo singnore: - Io me aviso che Candida vorrebbe per suo marito Novitio, filglio de lo conte.

[14] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 16.69, pag. 49: E i due gemelli, che per bei costumi / nomar potrei Castore e Polluce / e di beltà, per quel ch'aviso, lumi, / s'innamorâr de la mia bella luce.

[15] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 31, pag. 113.12: Ò temenzia che Franciesco non faccia questo a petizione de' Montalcinesi, però pensate, e a me scrivete; io mi avvisavo che per lo mio ire e fatti andassero più ad onore di Jesù Cristo...

[16] Doc. sen., 1367, 2, pag. 139.2: Et per quello che ci potiamo avisare e' fiorentini vogliono che in questa lega si capitoli che non s'intenda a offendare i pacti de la pace che ànno con questi da Melano, che si fece a Serezano.

[17] Boccaccio, Decameron, c. 1370, conclusione, pag. 717.3: Nobilissime giovani, a consolazion delle quali io a così lunga fatica messo mi sono, io mi credo, aiutantemi la divina grazia, sì come io avviso, per li vostri pietosi prieghi non già per li miei meriti, quello compiutamente aver fornito che io nel principio della presente opera promisi di dover fare...

[18] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 84, terz. 85, vol. 4, pag. 108: Ma questa, e l'altre avversità prov'io, / che non dobbiam recarleci ad ingiuria, / ma per l'offese, che facciamo a Dio, / vivendo in avolterio, ed in lussuria, / il prossimo offendendo ogni stagione, / con ogni disonesto modo, e furia; / e se non fosser le buone persone, / avviso me, che l'alto Re di gloria / ci avríe battuti con peggior bastone.

[19] Gasparo da Verona, XIV (ver.), 4 b.9, pag. 17: Et perch'io aviso vostro parlar pregno, / che ancor spaventa di danno mazore, / d'ambi du' voi l'amor, chi me ten pegno, / mi fa consorte a ogni crudo terore, / et ch'ogni mal finisse oltra el prim'orto: / ma felice pocho è chi no è ben morto.

[20] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [Zacc] Exc. 2.25, pag. 321: Credo, sì come io adviso, / che per gran desiderio siria morta, / si non che me conforta / sperando de parlarte e non so quando.

[21] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 53.7: Fratel, tu sai che nel superno regno / anima corporal mal può entrare, / se non va prima a le pene tocare / del Purcatoro en terminato segno. / Dumqua, da poi che Dio t'à fatto degno / di veder tanto, a che te turbare? / Avisa e pensa questo un tuo purgare / che ti fara lasù de gloria pregno.

- Impers.

[22] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2743, pag. 270: Di negghienza m'avisa / che nasce covitisa...

[23] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 43.36, pag. 131: né cosa altra gradita / a la vostra bieltate / manca, donna, sacciate, / che pietà, ciò m'avvisa.

[24] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 90, vol. 1, pag. 401.20: per nulla [[il valente romeo]] volle rimanere, e com'era venuto, così se n'andò, che mai non si seppe onde si fosse, né dove s'andasse: avisossi per molti che fosse santa anima la sua.

[25] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 60, terz. 88, vol. 3, pag. 175: Nel detto anno Castruccio mandò a Pisa, / per fare uccidere il Conte Rinieri, / ed altri Grandi, siccome s'avvisa.

[26] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 92, pag. 212.28: - Vuogli una cappa di cielo? - Sì, sì, sì. - Avvisossi al nome, che vi fosse il sole e la luna, e le stelle, e forse gran parte del Paradiso.

1.2 [Con valore di riflessione]. || In dittol. con dire.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 23.9: Egli guatò il fanciullo e 'l padre e la madre, e adpresso prese la madre e menolla da una parte, e domandò l'orina di tutti e tre, e fuli mostrata. E quand'egli l'ebbe vedute s'avisò, e disse alla reina: Dama, chi è il padre di questo fanciullo?

[2] Ranaldo da M. Albano, c. 1350 (perug.), pag. 144.19: E alora Ranaldo avisa e dicie :- Qui posso io guadagnare mia anima .-

1.2.1 Estens. Fare attenzione, badare.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 168.3, pag. 338: «E s'ella ne prendesse gran funata, / Di que' che ciaschedun la vuol brocciare, / Sì si dé ben la femina avisare / D'assegnar a ciascun la sua giornata: / Chéd ella rimar[r]ia troppo 'ngannata / Se ll'un l'altro vi potesse trovare, / C[h]'almen le conver[r]eb[b]e pur fallare / Alla gioia che ciascun l'avria recata.

[2] Lett. pist., 1320-22, 15, pag. 61.35: E però ti conviene moltto avisare a queste cosse, sìe che no' ti esca di mano.

[3] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Mortis a, 26, pag. 302: Ma 'l tempo è breve, e nostra voglia è lunga. / Però t'avisa, e 'l tuo dir stringi e frena, / Ançi che 'l giorno, già vicin, n' agiunga.»

1.3 [Con valore di proposito:] avere in animo, desiderare di fare qsa.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 12.29, pag. 27: Deritto so, merzé so ch'ègli a visa: / ch'altro per me ben si pensa ed avisa?

[2] Lett. pist., 1331, pag. 255.4: Possa ch'ebbi scripta questa lectera, avisa'mi d'andarvi per potervi meglio scrivervi lo vero, et sono qui a Borgies.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 134, vol. 1, pag. 609.12: Come don Giamo vide che non potea niente avanzare in Calavra, si partì per mare con sua armata, lasciando là l'oste e gente del re Carlo, e sì s'avvisò d'assalire e prendere la città di Gaeta...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 5, pag. 657.11: - Morbide donne, niun con ragion dirà messer Gentile non aver magnificamente operato, ma il voler dire che più non si possa, il più potersi non fia forse malagevole a mostrarsi: il che io avviso in una mia novelletta di raccontarvi.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 17, pag. 174.30: Lo re Menelao avisava multo de volere offendere Paris...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 20, pag. 190.2: Alle quale parole volendonce respondere Achilles, ecco cha nce sopervenne Troylo con grande multetudene de combattienti e ponendose in miezo de Hector e de Achilles sì lle despartio, ben che avisasse desiderosamente de volere offendere Achilles e de mettere in sfriedo tutti li Grieci.

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 21, pag. 197.23: Et Achilles, chi stava sollicito, de zò adonandose bene, che Hector tenea lo piecto sguarnuto, piglyao mantenente una lanza multo forte (non se nde adonando Hector de lo suo sobeto assaglymiento) corse fortemente con quella lanza impognata contra de Hector, avisandose bene de le dare in piecto, e feriolo sì gravemente a lo ventre che lo passao oltra...

1.3.1 Estens. Prendere una risoluzione, deliberare.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 601, pag. 135: Lassarese tuctiquanti occidere et talliare, / Ché giamay questa terra volessero lassare. / Sì che habero advisato tenere assay sollati; / De colte et de prestanza quilli foxero pagati...

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 245, pag. 211.34: A queste chosse fo tuti .IIII. achordadi et avisadi chomo elli lo devea far.

1.4 [Con valore di immaginazione:] rappresentarsi qsa nella mente, figurarsi.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 9, par. 27, pag. 703.10: E rimirando sopra i nascondenti vestiri avvisa dove perverrebbe la pronta mano, se data le fosse licenzia, e loda le rilevate parti in aguta e tonda forma mostrate dalli strignenti drappi.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 3.55, pag. 96: Poi, dietro il carro, imagina ed avisa / veder marchesi, conti e gran baroni / sotto le insegne de la mia divisa.

1.5 [Con valore di previsione]; anche pron.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 8, pag. 117.29: e il lavoratore, pognamo che considerando li tempi e la qualità della terra prenunzî e avvisi se dée avere ricolta grassa o magra, non sono però adorati per iddii...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 7, cap. 26, pag. 187.6: Gli Dii e gli uomini furo a quella battaglia, e noi abbiamo certo argomento di vittoria». L'una parte e l'altra avea di sì proveduto cuore avvisata la battaglia e la fine de' due cavalieri!

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 8, pag. 481.40: La donna, come Arriguccio aprì la camera svegliatasi e trovatosi tagliato lo spago dal dito, incontanente s' accorse che il suo inganno era scoperto: e sentendo Arriguccio esser corso dietro a Ruberto, prestamente levatasi, avvisandosi ciò che doveva potere avvenire, chiamò la fante sua, la quale ogni cosa sapeva...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 148, pag. 341.15: Però che, essendo li Fiorentini per entrare nella maggior guerra ch'egli avessono mai, la quale fu col Conte di Virtù, e ragionandosi d'acconciare gli estimi e le prestanze, costui s'avvisò troppo bene: «E' si chiameranno quelli delle Settine, e fiano una brigata che caricheranno pur li mercatanti, e la spesa fia tanta che chi non si fia argomentato, o sia da Dio aiutato, serà diserto».

2 [Con signif. fondamentale di informazione].

2.1 Trans. Mettere al corrente, riferire; raccontare.

[1] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 367, pag. 85: In visïon gli disse: «Celerina, / i' son messo dall'auto Emanuello / per avisarti ch' e· la tua marina / è giu[nt]o un corpo sancto in un burchiello.

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.18, pag. 168.28: Entrato messer Corso in Firenze, furono i Bianchi avisati della sua venuta, e con lo sforzo poterono gli andorono incontro.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 70, pag. 643.19: E questo fatto, andato a Vigilio sommo sacerdote, e avvisatolo della venuta del giovane prencipe, e la cagione, con umili prieghi ad obviarlo il commosse con eccellente processione...

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 5, ott. 21.4, pag. 388: che voi v'infignerete esser malato / in sul mutar che le guardie si fanno, / e io avraggio ben lui informato / e avvisato dello nostro inganno...

[5] Lett. volt., 1348-53, pag. 187.19: Ma a nostra spetialità una cosa no(n) voliamo obmectere di sc(r)ivervi e avisarvi a ciò che può avenirne p(er) cessare i(n) noi ogni rep(re)sione...

[6] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 107.35: Chome fu mandato a chonfino molti gentiluomini di Siena e popolari per chagione della detta rotta, e' quai avevano avisati e' Pisani di tale andata.

[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 538, pag. 501.19: Et alora lo cavalier, quando ello oldì cusì parlar la damisela, ello ave sì gran pietadhe de llié' che le lagreme li vigniva corando dali oqui, e sì li dise. «Damisela, or doncha avisé-me et di'-me lo fato, et io ve digo tuto verasiamentre che io non ve falirè de haida a tuto mio poder».

- Assol.

[8] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 3, pag. 175.23: Avvisarono quegli che 'l presente gorgo viddono che venti gomiti Inghileschi andò l'abbondanza dell'acqua in alto oltre a ogni abbondanza...

2.2 [Con valore di ammonimento:] mettere in guardia, consigliare; ammaestrare.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 3, pag. 22.21: Sì como vidde uno sancto padre che vide per spiritu sancto che tutto lo mondo era pieno di laccioli; ché elli stae sempre apparecchiato di tutti vitii e di tutti reitade, e avisa l'omo per quale laccio elli lo possa prendere.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 1, pag. 101.25: E così forse ad un'ora a voi m'obligherò ragionando, e disobligherò consigliando, ovvero per le cose a me avvenute ammonendo e avvisando.

[3] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 390.5, pag. 326: Poi tanto seppe dire e confortarla, / ch'ella la fe' di piangere restare, / promettendole sempre mai atarla, / come figliuola, in ciò che potrá fare; / poi, d'ogni cosa volendo avvisarla, / in questo modo cominciò a parlare: / - Figliuola mia, quel ch'io ti dico intendi, / e fa' che bene ogni cosa comprendi.

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 3, pag. 20.23: Onde il Salvatore nel Vangelo, vogliendoci avvisare e rendere solleciti per la incertitudine della morte, dice: Vegghiate, e siate sempre apparecchiati, chè voi non sapete nè 'l dì nè l' ora.

[5] Doc. sen., 1367, lett. 13, pag. 152.13: E avisocci del modo che in ciò dovessemo tenere nel parlare nostro al sancto Padre, asai discreto et honorevole per voi.

2.2.1 Raccomandare a qno di fare qsa, esortare vivamente.

[1] Doc. fior., 1311-50, 106. (1350), pag. 691.4: Et, perché voi medesimi scrivete quanto questo fatto porta, et a Parte et a noi, se non si deduce al nostro desiderio, non ci pare debba bisognare il sollicitarvi et avisarvi, che mostrarne volontà, il facciate, però che a questo discendiamo come padri teneri di loro per tòrre via ogni scandalo et con animo di tenerne sì facto modo, che ciascuna parte se ne dovrà contentare.

[2] Lett. volt., 1348-53, pag. 190.12: La quale novità p(re)d(e)c(t)a, seco(n)do che ci è stato sposto, ci à data materia di molta a(m)miratione, e maximame(n)te no(n) trova(n)do niuna ragione nè cagione perché questo sia stato facto, e avendo noi sempre amoniti e avisati li huomini de Berignone che co(n) quelli da Silano si portino bene, piacendoli e s(er)vendoli sì p(er) amore di voi e sì p(er) bene vicinare.

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [canz.] 132.83: Canzon, la lingua e 'l fiato veria meno / a tanto dir d'esto vil ladroncello, / ma come lepre isnello / per l'universo ti distendi e borri; / gli amanti avisa di tenere il freno, / né guardin che lor paia gioco bello...

2.3 Intrans. Avere idea di qsa, conoscerla.

[1] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 1.2, pag. 717: Qualunque vòl saper far un sonetto / e non fusse di ciò bene avvisato, / s'e' vuol esser di questo ammaestrato, / apra gli orecchi suoi e lo 'ntelletto.

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 69, pag. 94.14: Or disé-me: sé' vu avisadi in qual logo die eser la bataia?». E quelli disse de non...

2.4 Avvisare di qno: chiedere notizie, informarsi.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 48.33: E s'inamorò di Lucrezia figliuola di Bruto, del quale si fa qui menzione, la quale era moglie di Collatino. Questo uomo, partito de l'oste de' Romani, ch'era li Gabii, venne di notte a casa di Lucrezia, avisando di lei; chè per amistade del marito (lo quale pochi dì dinanti v'era suto per lo parentado ch'avea col padre di lei), veniva fidatamente.

2.5 Assol. Ricevere l'ordine (di battaglia). || (Contini).

[1] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8 [XLIX].270, pag. 737: Ma 'li pensavam gramde error, [ed.: grande] / che in fuga se fossem metui / chi de sì lonzi eram vegnui / per cerchà-li a casa lor. / E vegnando lo dì setem / de setembro, fom avisai; / a De' e a santi acomandai, / ferando inseme 'l combatém. || Per interpretazioni alternative del passo: cfr. GAVI s.v. avvisare e Nicolas, Anon. gen. p. 166, n. 270.

[u.r. 29.02.2008]