AVVITICCHIARE v.

0.1 avitichiò, avviticchia, avviticchiò, avvitichia, avvitichiando.

0.2 Da viticchio.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Avvolgere strettamente, cingere (anche pron.).

0.8 Rossella Mosti 10.01.2008.

1 Avvolgere strettamente, cingere (anche pron.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.60, vol. 1, pag. 424: Ellera abbarbicata mai non fue / ad alber sì, come l'orribil fiera / per l'altrui membra avviticchiò le sue.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 20, pag. 279.25: E sì come l'abbracciante ellera avviticchia il robusto olmo, così le tue braccia il mio collo avvinsero, e le mie il tuo simigliantemente...

[3] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 25, parr. 30-35, pag. 379.39: [52-60] Qui D. fa una comparatione d'elera quando se abarbaca ad albore, sì como fece questo serpe a costui. E dice avitichiò, idest fece a modo de vite.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 25, pag. 641.6: e così venne avvitichiando alle sue membra più che l'ellera non si avvitichia all'arbore, poi s'appicarono l'uno corpo con l'altro, come se fossono stati di cera...

[u.r. 29.02.2008]