0.1 babi, babo, babb', babbi, babbo.
0.2 Lat. parl. *babbum, voce del linguaggio infantile (DELI 2 s.v. babbo).
0.3 Doc. sen., 1235: 1.
0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. sen., 1235; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Doc. cors., 1370; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Poes. an. bologn., 1315.
0.6 N Il lemma è att. nell'antrop. cacciababbi in un doc. lat. del 1188 di Pelago (FI): cfr. GDT, p. 58.
0.7 1 Padre (anche con valore affettivo). 1.1 [Appellativo del Papa, in quanto 'padre in Gesù Cristo']. 1.2 Fig. Padre spirituale.
0.8 Ute Limacher-Riebold 27.12.2001.
1 Padre (anche con valore affettivo).
[1] Doc. sen., 1235, pag. 92.3: Aldobra(n)dino te(n)gnitore babo di Iacomo Romano x lib.
[2] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 31.12, pag. 390: Non vi recorda di Montecatini, / come le mogli e le madri dolenti / fan vedovaggio per gli ghibellini? / E babbi, frati, figliuoli e parenti / e chi amasse bene i soi vicini / combatterebbe ancora a stretti denti!
[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 119.29: E quand'elli comincia a parlare, sì lli dee la nodricie istropiciare la bocha di salina e di mèle, e poi lavare la bocha d'aqua d'orzo, e spezialemente a colui che tarda troppo a parlare; e incomincia a dire parole ove non àe lettere che facia la linghua troppo muovere, sì come mama, pappa e babbo.
[4] Poes. an. bologn., 1315, 13.1, pag. 784: «Babbo meo dolce, con' tu mal fai, / ched io sum grande, marito no me dài. / Mal fa' tu, babo, che no me mariti, / ched io son grande e son mostrata a dite.
[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 32.9, vol. 1, pag. 544: ché non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a tutto l'universo, / né da lingua che chiami mamma o babbo.
[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 275.5, pag. 180: tanto mi strigne il grand'amor, ch'eo ti abbo / sença casone, ch'eo non so' tuo babbo / nì figluolo, marito, cýo o làolo...
[7] Doc. cors., 1370, 39, pag. 43.21: Ex hoc publico instrumento scia a lo ciascheduno manifesto como Margarita, moglere de Amgelucio da Reguenda, habitatrice de Calvi, àe fato soe certo meso et piateze Fenogio da Lumio, habitatore de Calvi, lo quale est presente, a demandare tuto ciò che li apartenesse per veruno modo da parte de babo a ciascheduna persona et ad quitandum etc., promitens etc...
[8] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 32, pag. 463.21: Né a lingua che chiami mamma, idest matre, babbo, idest patre, como sono li fanciuli.
[9] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 32, 1-9, pag. 806.12: mamma è nome preso dalla popola che si chiama mamma: babbo è nome preso dalle nutrici che dicono, quando insegnano favellare al fanciullo, ba, ba...
1.1 [Appellativo del Papa, in quanto 'padre in Gesù Cristo'].
[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 54, pag. 215.10: O babbo mio, dolce Cristo in terra, seguitate quello dolce Gregorio, ché così sarà possibile a voi come a lui, però che elli non fu d'altra carne che voi, e quello Dio è ora che era allotta...
[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 43, pag. 138.2: Prego Cristo dolce vi si dia, mille volte el dì; orate per me peccatore, vostro babbo e fratello...
[u.r. 15.01.2019]