0.1 babillonico, babilonica, bambillonicho, bambillonici.
0.2 Lat. babylonicus (LEI s.v. babylonicus).
0.3 Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).
0.5 Locuz. e fras. tempo babilonico 1.1.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Che appartiene o pertiene alla città e (in generale) al territorio di Babilonia; babilonese. 1.1 Fras. Tempo babilonico: il periodo della schiavitù del popolo ebraico in Babilonia. 2 Sost. Abitante della Babilonia. [In partic.:] Parto.
0.8 Milena Piermaria 15.11.2000.
1 Che appartiene o pertiene alla città e (in generale) al territorio di Babilonia; babilonese.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, par. 36, pag. 749.4: Ma io, venuta di questo luogo nel terzo, il vidi intorniato di sparti meligranati, e in una parte mi parve conoscere la piagnevole pianta della mutata Mirra, abominevole per li suoi amori, e vidi le mutate radici del gelso col suo pedale e co' suoi frutti per la morte de' bambillonici giovani; e pieno di fioriti meli.
[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae II.105, pag. 255: Poi vidi quella che mal vide Troia; / E fra queste una vergine latina / Ch'in Italia a' Troian fe' tanta [molta] noia. / Poi vidi la magnanima reina, / Ch', una [Con una] treccia ravolta [avolta] e l'altra sparsa, / Corse a la babilonica rapina.
1.1 Fras. Tempo babilonico: il periodo della schiavitù del popolo ebraico in Babilonia.
[1] Piero Alighieri, 1364 (fior.), Non si può dir, 38, pag. 49: Tu festi Gezzi lebbroso, e Simone / Magho san Pier dannò; e 'l focho santo, / ch'arse sott'acqua tanto, / nel tempo bambillonicho amorzasti, / per breve simonia.
2 Sost. Abitante della Babilonia. [In partic.:] Parto.
[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 347.3: Tu altresie il cui corpo per parturire è crespo, usa, sì come il Babillonico, i cavalli volti. || Ov., Ars am. III, 785-86: «Tu quoque, cui rugis uterum Lucina notavit, ut celer aversis utere Parthus equis.»
[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 363.1: Ec[c]o il fugitore Babillonico, nuova cagione di grande triunfo, vede già ne' suoi campi l'arme di Cesaro. || Ov., Rem. Am., 155: «Ecce fugax Parthus, magni nova causa triumphi».
[u.r. 15.01.2019]