BACCA (1) s.f.

0.1 bacce, bacche, bache, bachi, baki.

0.2 Lat. bacca, baca (LEI s.v. bac(c)a).

0.3 Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi sic.: Thes. pauper. di A. de Villanova volg., XIV (sic.).

0.7 1 [Bot.] Qualunque frutto (di albero o arbusto) di piccole dimensioni, per lo più tondeggiante, più o meno duro. 2 Perla, gemma, corallo (grano di una collana).

0.8 Milena Piermaria 29.11.2000.

1 [Bot.] Qualunque frutto (di albero o arbusto) di piccole dimensioni, per lo più tondeggiante, più o meno duro.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 290.25: Quante lievori pascono nel monte Athon, quanti api dimorano ne l'isola d'Ibla, quante bacche hae l'albero di Pallas, e quante conche marine sono nel lido...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 15.3: È ivi la selva Mirtea assediata dalle bacche di due colori. Una spilonca è nel mezzo...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 425.18: «Felice molto la prima etade contenta de' fedeli campi, non perduta per la pigra morbidezza, la quale solea torre via li lunghi digiuni con la leggiera ghianda: non aveano ancora cognosciuto le bacche essere confortate col mele; nè lli bianchi velli della lana aveano conosciuti essere tinti col tossico di Tiria.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 100.20: rami d'albori sì mi danno lo infelice cibo, cioè bacche e dure cornie, e pasconmi erbe le quali ò divelte dalle radici.

[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 97.17: patir molte cose. Quante lievre pasceno in Atho e quante ape in Ibla e quante bacche ha l'arbore di Palax...

[6] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 518.10: Quanti lievori in Atho monte, quante ave se pasce in Ybla monte, quante bache over olive l'abor de Pallas cerula ha, quante conche è in lo lido, cotanti dolori è in l'amor...

[7] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 92.8: Vide la gentil donna nella sua gravidezza sé a piè d'uno altissimo alloro, allato ad una chiara fontana, partorire uno figliuolo; il quale di sopra altra volta narrai, in brieve tempo, pascendosi delle bache di quello alloro cadenti e dell'onde della fontana, divenire un gran pastore...

[8] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 14, pag. 24.6: [3] Item recipe bachi di lu lauru e fallu bulliri in acqua et recipe lu fumu per li radichi di li naschi et firmirà la reuma et sicca la fleuma. || Cfr. Thes. pauper., XV, 4: «Item bacce lauri bulliantur in aqua et fumus receptus per nares et aures firme reuma siccabit».

2 Perla, gemma, corallo (grano di una collana).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 3.5, pag. 91: Benchè l'avaro ricco con profondo / Novero d'oro raguni ricchezza, / Che le voglie non empie qui nel mondo, / E 'l collo fregi con grande adornezza / Di pietre e bacche, che nel rosso mare / Retrova chi 'n cercarle vi s'avvezza, / E faccia i campi larghi lavorare / Con cento aratri, la bramosa voglia / Di più volere non potrà cessare.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 233.8: alle dita dava gli anelli colle gemme; dava e lunghi adornamenti al collo: negli orecchi pendeano le lievi bacce, e gli adornamenti nel petto.

[u.r. 09.06.2022]