BACCO (1) s.m.

0.1 bacchi, baccho, bacco, bacho, baco.

0.2 Lat. Bacchus (LEI s.v. Bacchus).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Simintendi, a. 1333 (prat.); Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.).

0.6 N Nota in Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 10, pag. 567.23: templum Bachi.

0.7 1 Dio mitologico del vino. 1.1 Fig. Vino. 2 Chi è dedito alla crapula o eccede nel consumo di vino, ubriacone.

0.8 Fabio Romanini 15.01.2001.

1 Dio mitologico del vino.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 247.19: E poi [[Ponpeio]] descese in Yndia e passata terra de veritate subiugao, la quale se voca Alanos, ke né Alisandro, né Ercules, né Bacho no li pottero vencere.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 2 rubr., pag. 153.16: Come Appio andò solo sul monte Parnaso, ove s'adoravano Apollo e Bacco.

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 234.2: Spesse volte Amore, il cui colore è porporino, premeo li piegati corni di Bacco colli teneri bracci posti...

[4] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 112.29: Questo son vien dal dio Baco lo qual vien a defender la çità de Tebe, però che lu fo lo so gran signor, e però ne mostra per manifesti segni che mal de v[i]gnerà de questa inprexa.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 133.14: Quegli, crollante le tempie biancicanti de' capelli canuti, disse: o Penteo, come tu saresti avventurato se tu fossi cieco come sono io, e non vedessi i sacrifici di Bacco!

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 119.18: sì come Thyas sacerdotessa di Bacco va furiando, desta e mossa per le cose sacre rinovate, poi che udito Bacco le sue sollennità di tre anni la stimolano e mettono in furia...

[7] Gl Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 169, pag. 577.4: Avendo ditto l'autore come Bacco, lo quale è dio del vino, inamoró di Adriana, vuole mostrare come Bacco, cioè lo vino, aiuta li amanti, e è chiamato Bacco dal dio Bacco.

[8] Gl Comm. Arte Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 54, pag. 955.10: Detto è di sopra come Teseo lasciò Adriana nell'isola e nel testo si pone de· lamento che però andava faccendo e ancora si dice della finita, come l'iddii, volendola ristorare, la maritaro a Bacco, dio de' vini.

[9] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 17, pag. 110.2: E sappiate che la facciano a onore de lo ddio Amone e de lo ddio Bacco e de la ddea Diana e durava sempre en quattro parte de l'anno, quattro giorne per ciascuna festa...

[10] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 2, par. 97, comp. 39.5, pag. 112: Chi Bacho adora con moderamento, / lo corpo prima fa de ben contento / e l'alma poscia trova in ben rifatta.

1.1 Fig. Vino.

[1] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 18, 76-96, pag. 361, col. 2.18: Aqua, aqua!'; ed erano in tanta multitudene e furia, che passava omne mesura. Po' dixe come li dicti fiumi fevano piovere, sí che Bacco, çoè 'l vino, no se perdea, ançi n'aveano in grande multitudene.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 124.23: e sagrificate le vene de' tagliati buoi, sicondo l'usanza; entrorono nella casa reale, e posti gli alti tappeti, presono i doni di Ceres col liquido Bacco.

2 Chi è dedito alla crapula o eccede nel consumo di vino, ubriacone.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2835, pag. 273: e inebrïa di vino, / sì ch'ogne suo vicino / se ne ride d'intorno / e mettelo in iscorno: / ben è tenuto bacco / chi fa del corpo sacco / e mette tanto in epa / che talora ne crepa.

[u.r. 15.01.2019]