BACIO (1) s.m.

0.1 baci, bacio, bagio, basci, bascio, basi, basio, baso, baxo, baxu.

0.2 Lat. basium (LEI s.v. basium).

0.3 Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. cort., a. 1345; Stat. volt., 1348.

In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).

In testi mediani e merid.: Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Accostamento delle labbra a una parte del corpo di una persona per manifestarle amore. 1.1 Accostamento delle labbra a una parte del corpo di un familiare per manifestargli affetto. 2 Accostamento delle labbra a una parte del corpo di una persona per manifestarle rispetto, reverenza o sottomissione. 2.1 Accostamento delle labbra al terreno per mostrare devozione alla patria o a un luogo santo. 2.2 Accostamento delle labbra alla bocca o a una parte del viso di una persona per manifestare pace. 3 Accostamento delle labbra a una parte del corpo di una persona per fingere fedeltà, compiendo invece un tradimento (con rif. all'episodio biblico del bacio di Giuda).

0.8 Fabio Romanini 15.01.2001.

1 Accostamento delle labbra a una parte del corpo di una persona per manifestarle amore.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 7.19, pag. 111: Gioco e riso mi levate, / membrando tutta stagione / che d'amor vi fui servente / né de la vostra amistate / non eb[b]'io anche guiderdone / se no un bascio solamente. / E quel bascio mi 'nfiammao, / ché dal corpo mi levao / lo core e dedilo a vui.

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 39.11, pag. 157: Ché le stelle del cielo non son tante, / ancora ch'io torrei esser digiuno, / quanti baci li die' in un istante / in me' la bocca, ed altro uom nessuno...

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 292.16: Io mi ricordo che 'l marito l'aveva baciata; io mi ramaricai di quelli basci dicendo: - Elli la basciò villanamente. Il nostro amore abonda !-

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 172.23: da poi che Dido avrà abracciato e avrà dati dolci basci, che tu ispiri in lei occulto fuoco e ingannila con tosco amoroso.

[5] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2992, pag. 128: Et inperçò ve chiero almen / Un baxo in fina drueria / Per amor e per cortexia...

[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 26, 43-51, pag. 546, col. 1.9: Del sole schife, çoè, del caldo... E perçò volano a le ditte montagne che sono in tramontana, dove lo sole no apare, no è caldo;... sí ch'altro no vol dire se no ch'andavano doppo lo so baso im opposita parte.

[7] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Filis, pag. 12.10: Tu allora non ti vergognasti d'abbracciarmi; e riposandoti sul mio collo per lunga demoranza, baci premuti mi desti, mescolando insieme le tue lagrime colle mie...

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 8, pag. 153.6: Et dati primamenti li amurusi basi, culcausi a lu lectu di la mugleri...

[9] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, par. 25, pag. 709.38: Egli appresso, la vermigliuzza bocca mirando, così in sé l'estima a vedere quale fra bianchissimi gigli vermiglie rose si veggiono; e oltre modo i baci di quella reputa graziosi.

[10] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 48.3, pag. 67: Chi canta, chi s'abraccia e chi pur suona, / e chi si lava il volto a la fontana; / chi dolce bacio a la compagna dona, / e chi per bigordar fa la chintana...

[11] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), Prologo, pag. 32, col. 2.37: E però nel terzo luogo salga al bascio della bocca del Sposo, solo desiderando lui, ed a lui solo accostandosi con fiammeggianti affetti...

[12] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 6, pag. 218.32: E conoscendo allora la donna quanto più saporiti fossero i basci dell'amante che quegli del marito, voltata la sua durezza in dolce amore verso Ricciardo, tenerissimamente da quel giorno innanzi l'amò...

[13] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 341.27: E allora la donzella li domandò bacio d'amore, e diedeli lo cavallo nel quale ella sedea, e disse: «Questo cavallo ti menerà alli desiderati luoghi.

[14] Tristano Veneto, XIV, cap. 347, pag. 311.13: et quele golte coloride, le qual verasiamentre pareva do rose et per fredo quelo cholore mai non se partiva da quelle golte, le qual non era da refudar li dolci basi tanto era tenerissime et beletisime...

[15] Contrasti Laur. XLII.38, XIV (tosc./merid.), 1.56, pag. 11: Ed io per lo suo amor morrò di doglia, / per amor della resta mia! / Fosse chi lla mi rinsegnar di vogli[a], / volontier la accateria; / cento once d'oro ch'i' ò nella fonda / volontier glile doneria, / e donerìe - gli un bascio in disïanza.

1.1 Accostamento delle labbra a una parte del corpo di un familiare per manifestargli affetto.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 16, pag. 187.23: E quando alcuno suo parente morisse, et ella potesse, in sembiante di bascio li troncava del naso e de' labri per farne sacrifizio a' dimoni: ella metteva le sue labbra in bocca a' morti ch'erano passati di novello, e mormorando lo' dicea parole, e mandava in modo di messaggi alli dimoni d'inferno, quello ch'ella voleva adomandare.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 264.15: E poi le alie fatte a ssé le impone alli omeri e temorosamente iscrolla il corpo per lo nuovo sentiero; e già, dovendo volare, diede basci al piccolo figliuolo, né lle gote dello padre tennero le lagrime.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), Suppl. L. 4, vol. 4, pag. 2.28: Addonqua poi, sì come madre, ebbe dati i basci alla cara figliuola...

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 1, pag. 473.1: Et il fine seguitò l'atto della sua vita, però che Metello morì ne l'ultimo tempo de la sua vecchiezza, e per lieve generazione di morte, intra li baci e gli abbracciamenti de' figliuoli.

[5] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 122.3, pag. 435: Di quella carcer Iesù fuor menollo, / e 'l viso molle co' le man li terse; / un dolce bagio diegli e abbracciollo. / Iosèp in terra ginocchion s'offerse: / Iesù benignamente raguardollo...

[6] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 27, vol. 1, pag. 139.7: [25] Ed egli disse: dàmmi gli cibi della cacciagione tua, figliuolo mio, acciò che benedica te l'anima mia. I quali quando gli ebbe dati, ed egli gli ebbe mangiati, dielli ancora del vino; il quale quando l'ebbe assaggiato, [26] disse a lui: vieni qua a me, e dammi uno bacio, figliuolo mio.

2 Accostamento delle labbra a una parte del corpo di una persona per manifestarle rispetto, reverenza o sottomissione.

[1] Sommetta, 1284-87 (fior.), pag. 195.3: Al santissimo in Christo padre e signore domino N., per la grazia di Dio de la sancta Romana et universale Ecclesia sommo pontifice, P. etc. con bascio a beati piedi.

[2] Stat. cort., a. 1345, cap. 6, pag. 131.10: et spetiallemente ello giovedì sancto, nello quale per sengno de ciò lavi el priore a loro i piei et ellino a lui, con umele bascio ad essi piei, considerando et recordandose conme fece Dio a' suoi descepogli.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 29, vol. 1, pag. 55.8: Disdegnò [[il re di Maiolica]] di rendere a· rre di Raona l'omaggio debito, il quale si pagava colla reverenzia d'uno bacio...

2.1 Accostamento delle labbra al terreno per mostrare devozione alla patria o a un luogo santo.

[1] Sommetta, 1284-87 (fior.), pag. 195.3: Bascio ala terra davanti a beati piedi; vel, se humilemente cole mani agiunte e cole ginocchia in terra e cola boccha dinançi dali sancti piedi; vel, se humilemente con tutta devotione.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 102.13: Le mie membra stipidiro, con pauroso tremore; gli capelli s'arricciaro: ma pure io diedi e baci alla terra e a la quercia: e non confessava ad alcuno ch'io avessi speranza; e nell'animo dava favore a' miei desidèri.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 490.1: Allora Bruto, nè più nè meno che per fortuna caduto, per maestria si gittò in terra e baciò la terra, stimando ch'ella era comune madre di tutti. Lo qual bascio così sagacemente dato alla terra donoe alla nostra cittade libertade, et a Bruto donoe primamente luogo ne li onori.

2.2 Accostamento delle labbra alla bocca o a una parte del viso di una persona per manifestare pace.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 52, pag. 174.5: Et così sollevandoli per la mano, ricieuti in bascio di pacie, a' quali Melibeo, volendo seguitare Domenedio, disse: andate in pacie et oggimai non peccate.

[2] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 262, pag. 28: Li apostoli girando per tucto 'l mundu sparsu, / in meridie, in oriente con septemtrion' e occasu, / in uno momentu trovàrose, facendo paci e basci.

[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 3, pag. 615.19: Considera bene come egli orò profondamente in sudore di sangue; come venne il traditore ed egli lo ricevette al bacio della pace cosí benignamente.

[4] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 131, par. 1, vol. 2, pag. 182.22: La fine, la pace e la concordia per bascio de bocca facta overoké se farà entra alcune de la cità overo destrecto de Peroscia, la podestà e 'l capetanio facciano perpetualmente oservare.

[5] Stat. volt., 1348, cap. 10, pag. 19.5: E in quella mattina el riceva el priore col bascio in pace, in vice e nome di tutta la compagnia, e poi el detto novitio si vada a rivestire se disciplina non si fa la mattina, et se disciplina si fa vadasi a mettere la cappa ne la cassa, e torni a fare disciplina cogli altri.

[6] Stat. lucch., XIV pm., pag. 84.30: Et questi così chiamati tornino ad capitulo et al maestro et ai frati dicendo et adnuntiando la electione predicta facta, e -l maestro adsegni loro la bailia, dando loro lo bascio della pace.

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 72, S. Urbano, vol. 2, pag. 665.16: Allora i santi furono isquarciati gravissimamente e poscia furono menati a sacrificare; i quali, isputando in quello idolo, armarono le loro fronti con la Croce, e datosi insieme bascio di pace, ricevettero sentenzia de la testa, intorno a gli anni Domini CCXX.

3 Accostamento delle labbra a una parte del corpo di una persona per fingere fedeltà, compiendo invece un tradimento (con rif. all'episodio biblico del bacio di Giuda).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 76.14: Verbigrazia: in queste parole di Salamone: «Melliori sono le ferite dell'amico che' frodosi basci del nemico».

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 22.4, vol. 1, pag. 170: Venne Iuda traditore, / bascio li dïed'e gran dolore: / lo qual faciam noi per amore / a lüi fo signo di penare.

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 78, pag. 323.14: Et altro' dixe: «Meio èm le plaghe de quigi chi amanno che li basi piem de froldi de quili ch'è in odio».

[4] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 12.21, pag. 148: Vidilo preso e legato / lo mio figliuol dilicato, / per um bascio che i fu dato / da fel Giuda traditore.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, proemio, pag. 332.34: «Però che lle fedite di colui, che ama, sono medicine; e li baci di colui, che odia, sono morsi di serpenti venenosi, o baci di Giuda traditore...

[6] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 5, pag. 20.3: oh come è venduto a grande tradimento, e col bascio sotto spezie di amistà, ed è venduto per noi ricomperare da morte eterna, ed è venduto per avarizia...

[7] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 560, pag. 804.10: Peggio mi fanno i basci di Giuda che la lancia di Longino.

[8] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 88, pag. 8: Quando ch'io vidi quel perfido Juda / tradir lo mio fiol chon falsi basi, / alora io fui d'ogni alegreza nuda...

[9] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 60.4, pag. 324: Allor s'apressa 'l traditor arguto / al suo maestro, e disse: - Rabì, ave. - / Po' ch'ebbe dato 'l fallace saluto, / li diede 'l bagio, che li fu sì grave.

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 13, par. 1, vol. 2, pag. 21.24: O amicu, da mia parti et non da tua, guarda a ki et comu, a quantu fallu si avinutu: lu baxu esti signu naturali di amistati, et tu perverti usu et natura, et cum baxu mi fai prindiri per muriri.

[u.r. 15.01.2019]