BADA (1) s.f.

0.1 bada.

0.2 Da badare.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.); Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.5 Locuz. e fras. a bada 1; a bada di 1.1; in bada 2; mettere a bada 1.2; stare a bada 1; tenere a bada 1.3.

0.7 1 Locuz. avv. A bada: in attesa. Locuz. verb. Stare a bada: stare in attesa; stare attento; mirare a (qsa o qno). 1.1 Locuz. prep. A bada di qno: a guardia di qno. 1.2 Fras. Mettere a bada: intimorire. 1.3 Locuz. verb. Tenere a bada qno: tenere impegnato qno per fargli perdere tempo, ingannarlo, prevalere su di lui. 2 Locuz. avv. In bada: invano.

0.8 Fabio Romanini 15.01.2001.

1 Locuz. avv. A bada: in attesa. Locuz. verb. Stare a bada: stare in attesa; stare attento; mirare a (qsa o qno).

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 188.4, pag. 378: «Se l'uon può tanto far ched ella vada / Al su'albergo la notte a dormire, / Sì dé alla femina ben sovenire / Ched ella il faccia star un poco a bada.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 31.139, vol. 1, pag. 540: Qual pare a riguardar la Carisenda / sotto 'l chinato, quando un nuvol vada / sovr'essa sì, ched ella incontro penda: / tal parve Antëo a me che stava a bada / di vederlo chinare, e fu tal ora / ch'i' avrei voluto ir per altra strada.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 27, vol. 2, pag. 320.18: Il conte di Lando stando alla bada più dì di prendere questa gente, vedendo tornare in fummo il suo proponimento, per non perdere più tempo si ritornò alla sua compagna...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, introduzione, pag. 406.10: E è ben sì bestia costui, che egli si crede troppo bene che le giovani sieno sì sciocche, che elle stieno a perdere il tempo loro stando alla bada del padre e de' fratelli, che delle sette volte le sei soprastanno tre o quatro anni più che non debbono a maritarle.

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 12, terz. 13, vol. 1, pag. 136: S'altri ch'io non ne fosse nel mondo, / prima morrei (e trasse fuor la spada) / ch'io consentissi, ch'ell'andasse a fondo. / E que', che stavan per udirlo a bada, / perocch'egli era Cavalier da molto, / rivolser lor pensier per altra strada.

1.1 Locuz. prep. A bada di qno: a guardia di qno.

[1] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 254.11: Di che missere Piero Ghanbachorta et Lorenzo suo figliuolo, et Giovanni Ghanbachorta et Rinieri Murcio et Ugho di Lorenzo d'Ugho chon molti cittadini et soldati, <e cciò> vedendo la brigata di sere Jachopo andare a palazzo, chominciaro andare per lo ponte vecchio a lloro bada, [e] a ttirare di molti verrettoni; essendo da chasa di Piero Vernaghalli tornaro inverso San Piero in Vinchola.

1.2 Fras. Mettere a bada: intimorire. || (Bruni Bettarini).

[1] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), 12.10, pag. 62: Quell'è 'l sollazzo, ch'e' ssi tien valente! / Ma mme non mettare[bbe] quell'a bada, / sed i' non sia di mia donna dolente...

1.3 Locuz. verb. Tenere a bada qno: tenere impegnato qno per fargli perdere tempo, ingannarlo, prevalere su di lui.

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 44.66, pag. 130: Per te vo', Signor mio, che 'n me si rada / Ciascuno error, quantunque piccolino, / Tenesse me o la mia mente a bada.

[2] Libro segreto di Simone, 1349-80 (fior.), [1378], pag. 522.21: Noi eravamo isproveduti di giente, e in Firenze non avia che mangiare per otto dì: afidavànci al trattato dell'abate di Lisaccie, ch'erano chose frodolenti per tenerci a bada; se questo fosse seguito, noi eravamo perduti per fame...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 98, pag. 218.15: Noddo e io intreremo dentro, e tu la tieni a bada quanto puoi; volgi e rivolgi balle, e digli che t'aiuti; e andremo su alla cucina, e lascia fare a noi.

- [In contesto milit.].

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 36, vol. 2, pag. 345.4: ed egli stette colla cavalleria; e al dimane per tempo cavalcò intorno alle guardie de' nemici ch'erano all'entrata della foresta; e quando gli ebbe assai lungamente tenuti [a bada], si tornò alle tende...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 69, vol. 1, pag. 692.20: E i Pisani si mostrarono di volerli asalire da quella parte, e cominciaronvi l'asalto per tenere i nimici a bada; e cominciata la battaglia, il loro capitano con quella gente che s'avea eletta, mentre che d'ogni parte si mantenea l'asalto, girò il poggio...

[6] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae I.51, pag. 245: Egli ebbe occhi a vedere, a volar penne. / Ed un gran vecchio il secondava a presso, / Che con arte Hanibale a bada tenne.

[7] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 373, pag. 136.23: E li soldati ch'erano dentro, come li vidono, mandaro battendo a Fucecchio per soccorso e con segni e con uscire fuori alla zuffa, ed ultimamente tanto gli tennero a bada, che la brigata da Fucecchio giunse...

[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 42, terz. 45, vol. 2, pag. 203: Quando vi sete, ne cacciate fuore / la parte Nera, e' Guelfi, che m'aggrada, / perch'a me fecer grande disinore; / ed io farò costor tenere a bada / tanto che la Cittade avrete presa, / e molto ben purgata ogni contrada.

2 Locuz. avv. In bada: invano.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 167, pag. 283: El ha perduo l'aver e i fii in poc de tempo: / La soa bontá per quello no ven in mancamento. / A lu he fag in bada lo grand affizimento: / Tuta questa bataia venzudho ha in compimento».

[u.r. 08.06.2016]