0.1 bada, badando, badano, badar, badarci, badare, badassaro, badasse, badava, badavano, bade, baderà , badhadha, badi, badiamo, badino, bado, badò.
0.2 Lat. batare (LEI s.v. batare).
0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.).
In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).
0.7 1 Dare importanza o considerazione a un progetto, a un oggetto, a una persona; mirare a uno scopo. 2 Fare attenzione, stare attento, prestare cura a un oggetto, animale o persona. 2.1 Rilevare un dettaglio prestando maggiore attenzione. 3 Attendere il verificarsi degli eventi, indugiare. 4 Sost. Ambizione, mira.
0.8 Fabio Romanini 15.01.2001.
1 Dare importanza o considerazione a un progetto, a un oggetto, a una persona; mirare a uno scopo.
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 194.4: Neuno male e neuno vizio è sanza intenzione d'acrescimento e d'apagamento d'animo: l'avarizia promette pecunia, la lussuria promette volontà e diletto, l'ambizione, cioè badare in superbia, promette potenzia.
[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 20, pag. 258.14: Null[o] è grande fôr quello che, quanto ci è, scifa e a Cielo bada...
[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 46, pag. 237.26: Onde noi veggiamo de lo scolaio, quando il maestro insegna, s'egli baderà allora neente in alcun'altra parte, non prenderà neente di quella dottrina e rimarrà vòto, sì che è mistieri che s'egli vuole apparare o intendere, ch'egli sia tutto raccolto, e 'l cuore suo sia tutto ivi.
[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 13, pag. 344.3: E però dice Aristotile nel decimo dell'Etica, contra Simonide poeta parlando, che «l'uomo si dee traere alle divine cose quanto può»: in che mostra che a certo fine bada la nostra potenza.
[5] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 253.22: Coscetto da Colle Salvetti si tiene un gran sire e bada a gran signoria, ma elli fue figliuolo d'uno che spesse volte si sputava in mano»...
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 50.8: [[Catellina]] fece ferrare i suoi cavagli a ritroso, acciò che pattendosi, le ferrate de' cavagli mostrassono che gente fosse entrata in Fiesole e non uscita, per fare badare i Romani a la città, e poterne andare più salvamente.
[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 7, vol. 1, pag. 133.12: All'altro consolo, ch'era rimaso, sì come gli animi leggermente si cambiano, nacque invidia e sospetto dal popolo, e diceano, ch'egli badava ad essere re, però ch'egli non avea preso compagno alcuno in luogo di Bruto...
[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 29.66, pag. 172: Colui che seppe tanto de la spada / e sì trovare in guerra ogni ricovero, / che 'ndarno d'un migliore allor si bada, / fe' de' Franceschi mucchi senza novero, / per sua franchezza e per sua maestria, / per Forlì, dico, e di sotto dal rovero.
[9] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 157.1, pag. 444: Vo' vi maravigliate, e ciascun bada / in vèr lo ciel, vo' di fede sostegno! / Necessità è pur che 'l Signor vada / in ciel a posseder l'eterno regno.
2 Fare attenzione, stare attento, prestare cura a un oggetto, animale o persona.
[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 76, pag. 298: 30. Cicogna, per pesce / badar non le 'ncresce.
[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 210.8, pag. 422: Allor lo fie' co· molto gran dispetto, / Come colei ch'a uc[c]iderlo bada; / Sì che lo mise giù tutto stenduto, / E sì l'avreb[b]e fesso insino a' denti...
[3] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 62.11: Sì è savio chi se ne distorna, e fae lo bene anzi che lo diavolo, che tutto die v'aguaita, v'inganni e v'acompagni co· llui, ch'elli non bada ad altro, se non com'elli vi possa sorprendare.
[4] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 56.6, pag. 174: Ogn'altra carne m'è 'n odio venuta / e solamente d'un becco m'è 'n grado, / e d'essa m'è la voglia sì cresciuta, / che s'i' non n'ho, che Di' ne campi, arrado. / Quella cu' è, mi dice ch'è venduta / e ch' i' son folle, ch'i' averne bado...
[5] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 11, pag. 43.21: Altra gente ci àe che badano a montare più alto ch'elli non sono.
[6] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 310, pag. 416.6: La damigella pensava di mandare lo destriere in ta[l] luogo che molto gli tornasse a gran contrario, ch'ella lo badava di presentare a Troilus; ma perciò se ne posa, ch'ella si dottava che' baroni dell'oste none l'odiassero troppo.
[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 45, pag. 96.32: Ragguarda tutti gli uomini generalmente, e singolarmente, tu non ne troverai alcuno, la vita del quale non badi al tempo, ch'è avvenire.
[8] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 542.20: Poi diede loro grandi poderi e riccheççe, non volendo che i dicti mogli' e marito badassaro altro che a 'ngenerare.
[9] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 81.4, pag. 626: Quand'io recordo el dire: - Io me ne vado, - / fedel, liale e gaia zovenetta, / pace non trova el cor, né me deletta / cosa ch'io veggia, né pónto ve bado...
[10] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 72, pag. 12: Qual inditio o qual nayada / porria dir quanto so dal geno humano / abandonata che negium me bada?
[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 2, pag. 596.12: Or, non guardandosi l'Isabetta da questo né alcuna cosa sappiendone, avvenne che ella una notte vel fece venire, il che tantosto sepper quelle che a ciò badavano...
[12] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 49, pag. 38.4: E così aviene di tale che si fanno molto angosciosi d'amore, e non ne cale loro niente, ch'ellino non badino se nonne a talliare.
2.1 Rilevare un dettaglio prestando maggiore attenzione.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 7.13, pag. 202: Costui fu il primo che fondasse pietra / in Italia, per fermar cittadi, / come pare in alcuna storia vetra. / E ciò confessa il nome, se ben badi: / Fiesola la nomò, però che sola / prima si vide per queste contradi.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 26.31, pag. 410: O tu che leggi, al quale utili bado / che siano i versi miei, asempro prendi / se puoi; non perder tempo in alcun grado, / ch'io voglio ben che noti e che m'intendi, / ché l'uom ch'è pigro non farà mai bene, / ché 'l vizio è tristo e tristizia n'attendi.
3 Attendere il verificarsi degli eventi, indugiare.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 20, vol. 2, pag. 309.13: Bene che 'l nostro Comune di Firenze sollicitamente e co· molta provedenza infra 'l tempo che la compagna badava i· Romagna aspettando il tributo dal cardinale si fosse messo in asetto e alla difesa e all'ofesa de' suoi nimici, sentendo che sabato santo a dì XX d'aprile la pecunia promessa alla compagna era pagata, radoppiò la sollicitudine...
[2] Gl Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 23.27, pag. 249: Con maggior passi prendemmo la strada, / quand'uno sopra un'acqua ci appario / in atto sì come uom ch'aspetta e bada.
[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 30.10, pag. 748: Similemente dico in questa vita, / che vizio tengo lo badar sì alto / che, quando si conosce, che n'ab[b]i onta...
[u.r. 15.01.2019]