BALASCIO s.m.

0.1 balasci, balascio, balasiy, balaso, balasso.

0.2 Ar. balahš (DELI 2 s.v. balascio).

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Milione, XIV in. (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321; Poes. an. pis., XIV.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 [Min.] Pietra preziosa simile al rubino.

0.8 Niccolò Scaffai 24.11.2000.

1 [Min.] Pietra preziosa simile al rubino.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 73, pag. 356.25: De le pietre preziose si dice che sono maschie e femine: il rubino, ch'è detto carbunculo, è il maschio; il balasso è la femina, imperò che il rubino le si trova in corpo dentro.

[2] Gl Milione, XIV in. (tosc.), cap. 46, pag. 63.14: Balasciam è una provincia che la gente adorano Malcometo, e ànno lingua per loro. [[...]] E quivi nasce le priete preziose che si chiamano balas[c]i, che sono molto care, e cavansi ne le montagne come ll'altre vene.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.69, vol. 3, pag. 144: L'altra letizia, che m'era già nota / per cara cosa, mi si fece in vista / qual fin balasso in che lo sol percuota.

[4] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 12.25: Sopra tuta la sedia recoprea uno tabernacolo de acipresso fino et de toppatij, zaffinij et balasiy et carbulcolj con molte altre gemme lucente ornato era.

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 67-81, pag. 215, col. 1.4: Qual fin balasso, çoè quel Folco se chiarí e devenne radioso come fa lo fino balaso quando è messo ai raggi del sole, che refiammeça in omne dimensione.

[6] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 227.20: Balascio è una pietra preziosa molto isplendiente.

[7] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 175, vol. 2, pag. 61.3: E dentro ci si vende le perle e le pietre preziose, cioè smeraldi; però che 'l Soldano sì à la montagna dove le fa cavare; e anche rubini e balasci, turchiese, topazii e altre gioie assai.

[8] Doc. fior., 1310-60, pag. 88.14: Nicholò Marini dise che n'avea paghato a Bernardo di Donato per fare raconciare il chapello, s. 11, d. 8, st.. 1 chapello d'oro chon balasci e perle e smeralde; 4 diamanti in quatro anelle d'oro...

[9] Gl A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 50.23: Balascia è una provincia dove nascono le pietre preziose che si chiamano balasci, ed è pena la testa chi ne cava del reame altri che 'l signore, però che ve n'ha tante che se ciascuno avesse la tratta diventerebbero troppo vili.

[10] Poes. an. pis., XIV, 69, pag. 8: Questo palagio di cotanto onore / i' vo' che sie tutto di rubini / e diamanti con balasci fini / e di carbonchi con chiaro isprendore / e di molt' altre priete di valore...

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 36.4: Puoi fece fare una corona [...] tutta adornata de perne, zaffini, balasci, robini e smaralli, valore de fiorini XX milia.

[12] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 67, pag. 148.12: Questo non averebbe fatto quanti rubini e quanti balasci furono mai.

[u.r. 15.01.2019]