BALENARE v.

0.1 balena, balenando, balenano, balenar, balenare, balenato, balenava, balenò, balenoe, ballenare; x: balenante.

0.2 Da baleno 1.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?).

In testi mediani e merid.: Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

0.5 Locuz. e fras. in men che non balena 1.

0.7 1 Lampeggiare, risplendere di luce improvvisa (spec. rif. al fenomeno atmosferico). 1.1 Comparire, manifestarsi fugacemente o improvvisamente. 1.2 Risplendere, luccicare. 1.3 Sost. Emissione improvvisa di luce. 2 Trans. Far scoccare come un lampo (una luce, uno splendore). 3 Barcollare, venir meno.

0.8 Niccolò Scaffai 15.12.2000.

1 Lampeggiare, risplendere di luce improvvisa (spec. rif. al fenomeno atmosferico).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 33.30: E vedemo lo calore del sole levare sù fumi e vapori da l'acqua e da la terra, e portando sù, e l'aere stando chiaro; [[…]]; e vedemo balenare e odimo tonare, e questi vapori e questi nuvoli engrossare…

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 3, cap. 2b, pag. 70.10: Alcuna fiata udimo tonare, avengna ke rado, (et) non balenare, (et) alcuna fiata balenare (et) non ferire.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 13-24, pag. 533, col. 2.11: In men che non balena. 'Ballenare' si è quando de stade è grande caldo: in aere si è asesi alcuni vapuri umidi e sutili, e per lo gran caldo, sí s'accendono e per la loro sutilità si è tosto consumà quel'umido che s'azende; e appellase lucinero, ch'è quasi in uno bater d'occhio.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 270.10: Egli inmantenente ricevette l'usata fiamma; e 'l conosciuto calore entrò per le medulle, e discorse per l'ossa mollificate: non altrimente che quando la focosa folgore risplendente mandata dal trono, balenando corre per le tempestose nuvile con molto lume.

[5] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 335.13: Fatto questo, il tempo si cominciò a cambiare e fecesi buio e cominciò a tonare e a balenare forte.

[6] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 4.3, pag. 697: Balenò uno splendor, ch'ogn'altro passa…

[7] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 22, pag. 346.5: Questo punto se intende cossì: che questo, che mostravano tal volta el dosso per alegiarsi la pena, durava tanto poco, che lo star discoperto era manco che non è un lampo: il qual se chiama «balenare» in toscano.

[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 84, terz. 6, vol. 4, pag. 100: perchè l'aria tonando, e balenando / diventat'era tanto spaventevole, / che non ci si dormia dubitando.

- Fras. In men che non balena: in un attimo, in un baleno.

[9] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.24, vol. 1, pag. 366: Come i dalfini, quando fanno segno / a' marinar con l'arco de la schiena / che s'argomentin di campar lor legno, / talor così, ad alleggiar la pena, / mostrav'alcun de' peccatori 'l dosso / e nascondea in men che non balena.

[10] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 48.5, pag. 395: Egli uscì fuori in men che non balena

1.1 Comparire, manifestarsi fugacemente o improvvisamente.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.108, vol. 3, pag. 235: ancor mi scuserà di quel ch'io lasso, / vedendo in quell'albor balenar Cristo.

[2] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.78, pag. 148: Tanto vien dolce ne li miei pensieri / talor, ch'io sento amor in ogni vena / e nel cor mi balena / spirito grazioso e somma pace…

1.2 Risplendere, luccicare.

[1] x Mino Diet., Chiose, XIV m. (aret.), pag. 443: Dove sedeva fu l'angelico acto / Con una spada nuda balenante

1.3 Sost. Emissione improvvisa di luce.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 302.21: Tu vedrai gli occhi suoi tremolare, splendiendo d'una luce a modo di balenare, sì come il sole spesse volte riluce, ripercosso il suo raggio dell'acqua...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.19, vol. 2, pag. 496: Ma perché 'l balenar, come vien, resta, / e quel, durando, più e più splendeva…

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 265.23: Questa favola è lieve ad allegorizzare: la piova era grande, e 'l balenare, e cadere folgore continuo…

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 2.1, pag. 354: Grande era l'acqua, il vento e 'l balenare / quel dì che Arcita si partì d'Attene, / dal termine costretto dell'andare, / posto che 'l dove e' non sapesse bene…

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 110.12, pag. 146: Come col balenar tona in un punto, / così fu' io de' begli occhi lucenti / et d'un dolce saluto inseme aggiunto.

2 Trans. Far scoccare come un lampo (una luce, uno splendore).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 3.134, vol. 1, pag. 55: La terra lagrimosa diede vento, / che balenò una luce vermiglia / la qual mi vinse ciascun sentimento…

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (ii), par. 37, pag. 168.26: E questo splendore dice essere stato balenato da questa cosa vana...

3 Barcollare, venir meno.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 59, pag. 131.20: Come lo sentì, che così avea d'usanza, benché fosse di notte, subito fu mosso per vicitar la reina; e questo credo fosse fattura di Dio, perché quelli prigioni non morissono, ch'erano già stati quarantadue ore sanza mangiare e sanza bere, avendovi di quelli già che cominciavono a balenare.

[u.r. 15.01.2010]