BALENO (1) s.m.

0.1 balen, baleni, baleno, balieno, balleno.

0.2 LEI s.v. *bal/*bel‑; *pal‑; *barl/*berl‑ 'lucente' (4, 540.43).

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Novellino, XIII u.v. (fior.); San Brendano pis., XIII/XIV; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. a modo di baleno 1; in meno di un baleno 2.1; in un baleno 2.1; men tempo ch'un baleno 2.1; più tosto che il baleno 2.2; quanto basta un baleno 2.3.

0.7 1 [Fenomeno atmosferico:] luce improvvisa che si produce in cielo fra le nuvole, lampo. 1.1 Improvvisa ed intensa emissione di luce. 1.2 Pensiero improvviso e fulminante. 1.3 [In contesto fig.:] tempesta, avversità, turbamento. 2 Fig. Attimo, brevissimo lasso di tempo. 2.1 Locuz. avv. In un baleno: in un brevissimo lasso di tempo. 2.2 Locuz. avv. Più tosto che il baleno. 2.3 Quanto basta un baleno: per brevissimo tempo. 3 [Zool.] Balena, mostro marino.

0.8 Niccolò Scaffai 01.03.2001.

1 [Fenomeno atmosferico:] luce improvvisa che si produce in cielo fra le nuvole, lampo.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.129, pag. 896: Dire vi sapria di venti / e come stanno gli alimenti, / troni cun baleni ripenti, / et onde venno li tormenti / intor lo mare, / e cui la terra fa tremare...

[2] Gl Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 2, pag. 180.25: e enfiambandose, e facendo fuoco e fugendo, va facendo rumore entro per lo vapore acqueo, come lo ferro enfiambato che va facendo rumore entro per l'acqua; e alora odimo quello rumore, lo quale noi chiamamo tuono, e vedemo la fiamba, la quale noi chiamamo baleno.

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 3, cap. 2, pag. 69.1: Tractato de li tonitrua seguita de dire de le fulmina e baleni, e de le saiette volgarmente, o de quello ke percote.

[4] Novellino, XIII u.v. (fior.), 19, pag. 174.7: Il tempo incominciò a turbare: ecco una pioggia repente e spessa, li tuoni, li folgóri e ' baleni, che 'l mondo parea che fondesse; una gragnuola, che parea çopelli d'acciaio.

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 303.23: Ivi è Salmoneo, il quale si fece maliziosamente iddeo: per ingegno fece i tuoni e' baleni di Giove.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 121.15: Addonqua tristissimo andoe nell'alto cielo, e trasse seco i nuvili che seguitavano il suo volto; a' quali aggiunse le piove e' baleni mescolati a' venti, e' tuoni e le saette che non si possono schifare.

[7] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 5, pag. 65.11: la scura notte salì in parte ove era la luce; ed essendo solo e perduto il cammino, e compagni e lume, non vedea salvo che alcuno baleno mi scorgeva uno stretto sentiero.

[8] Gl Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 390.2: Adunque baleno non è altro, che subito inflamamento d'aere, che prorompe ed esce fuori per vicendevole stropicciamento.

[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 115.16: Illocu esti Salamuni, lu quali si fichi malvasamenti deu; et zo fu ki per sua ingegna et arti fichi troni et baleni di Iuppiter.

[10] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 16, vol. 1, pag. 31.2: Quando ebbe tutte queste alte opere compiute, un dì, avendo assembrato il suo popolo in un campo presso ad un padule che si chiamava Capra, subitamente si levò una tempesta ed un vento con baleni e con tuoni, sì orribile e sì oscura intorno a Romolo, che la moltitudine perdette la veduta di lui; e d'allora innanzi elli più non fu veduto in terra.

[11] Gl A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 4, pag. 26.11: Baleni e tuoni nascono a un punto e nascono per questo modo, che quando nuvole di vapori caldi e nuvole di vapori freddi si raccolgono nell'aria, inchiudesi in loro l'aria e genera vento, e natura del vento non è d'esser richiuso, onde esso muove le nuvole e percuotonsi insieme di tanta forza che vincendo e rompendo l'una l'altra fanno fuoco.

[12] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 75.12, pag. 351: Ti domando anco da che nasce il trono, / perch'a molti animali egli è veleno, / s'egli è a nostra vita o rio o buono, / o se prima di lui muove 'l baleno, / o perché 'l trono fa sì orribil sono, / o qual pianeta tien costoro a freno.

[13] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 223.10: Essendo eglino andati tutto 'l dì navicando infino a sera, e' venne una grande nuvola e sì spessa che appena poteva vedere l'uno l'altro; in piccola ora comincia a venire di gran tuoni e baleni e spaurosi da vedere e da udire, per la qual cosa e' frati ebbono una gran paura.

- Locuz. avv. A modo di baleno: con precipitosa irruenza.

[14] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 6, par. 44, comp. 61.3, pag. 148: Poy che la excelsa Camilla regina / inter phalanges dardanas intravit, / a modo de baleno che ruyna, / Euneum ferocem statim trucidavit, / après oucist Hypodantes le prous, / Pegasum quoque lancea perforavit.

1.1 Improvvisa ed intensa emissione di luce.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 142.27: Sì che, per la compunctione e per lo pentimento, li refulse una luce vermilia a modo de balleno, cioè de una vampa.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 82, pag. 157.33: Questa è la settima e ultima parte della subdivisione del presente canto, nella quale l'autor mostra sé per un tremore della terra e per un baleno vinto e caduto.

1.2 Pensiero improvviso e fulminante.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 10, docum. 3.31, vol. 3, pag. 331: E per contraro aveduto ti faccio / che non fia sì vil braccio / che tu forte non tema, / s'ài consciença scema, / e crederai c'avegna / che ferma terra a pena ti sostegna, / et ogni sogno, vision e baleno / di paura sì pieno / ti generrà nel quore / pavento e gran dolore, / ch'ò veduto avenire / per ciò persone for di sé venire.

1.3 [In contesto fig.:] tempesta, avversità, turbamento.

[1] Bart. Cast. Pieve, Benché, 1370 (tosc./umbr.), 75, pag. 12: fatti di patienza un forte muro / con ferma speme ad buon tempo sereno / che vien dopo il baleno / passato et doppo il turbo, et tra' divini / sarran tornati i tuoi buon cittadini.

2 Fig. Attimo, brevissimo lasso di tempo.

2.1 Locuz. avv. In un baleno: in un brevissimo lasso di tempo.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 4, terz. 17, vol. 1, pag. 41: E colui, ch'era di giustizia pieno, / pe' Fiorentini comprò di presente / un campo, ed ebbe 'l guasto in un baleno.

- Locuz. avv. In meno di un baleno, men tempo ch'un baleno.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 73, terz. 89, vol. 3, pag. 318: Aggiunse, che' Pisan forte temieno, / che non desse la Terra a' Fiorentini, / che vi sarebbero in men d'un baleno.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 287.9, pag. 336: Noi ci stiam men tempo ch'un baleno, / e questo poco in guerre ed in ruine, / che acquistan pene che non vegnon meno.

2.2 Locuz. avv. Più tosto che il baleno: in un lampo, in un attimo, fulmineamente.

[1] Ricciardo d. Albizzi (ed. Corsi), XIV m. (fior.), Quando da gli occhi.18, pag. 162: Prese la signoria sanza contraro / e po' sen gí piú tosto che 'l baleno / e nel mio nudo seno / lasciò un disio d'amor che mi consuma.

2.3 Quanto basta un baleno: per brevissimo tempo.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 22, pag. 109.3: E dalfini sono pesci, e quando s'appressa el tempo de la fortuna essi s'acchostano a' legni, che vanno per mare, e mostrano di loro, ad ora ad ora, el più de le volte pure el dosso de la schiena e stanno senza nascondarsi quanto basta uno baleno.

3 [Zool.] Balena, mostro marino.

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 62.12: Domine, libera i servi tuoi, sì come liberrasti David dela mano di Golia gigante. Domine Dio, libera noi sì come liberasti Jonam dela podestà del gran balieno".

[u.r. 15.01.2010]