BALLARE v.

0.1 balan, balando, balane, balar, balare, balari, balati, balava, balavam, balla, bàlla'le, ballando, ballanno, ballano, ballante, ballanu, ballao, ballar, ballare, ballaronli, ballasse, ballate, ballato, ballava, ballavan, ballavano, ballerà , ballerei, balleremo, balli, balliamo, ballin, ballino, ballo, ballò, ballorongli.

0.2 Lat. tardo ballare (LEI s.v. ballare).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).

In testi sett.: Poes. an. mant., XIII/XIV (2); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Lio Mazor, 1312-14 (venez.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. ballare con qno 1.5; essere in ballo e ballare 1.4.

0.7 1 Muoversi al ritmo di un accompagnamento musicale (per lo più insieme con altri, a scopo religioso o ludico, o come espressione artistica). 1.1 [Con valore rituale e cerimoniale]. 1.2 [Con giudizio di valore neg.]. 1.3 Fig. Agitarsi, muoversi in maniera convulsa. 1.4 Fras. Essere in ballo e ballare: darsi da fare, intervenire in una situazione difficile. 1.5 Fras. Ballare con qno: allearsi con qno e seguirne la volontà.

0.8 Niccolò Scaffai 09.04.2001.

1 Muoversi al ritmo di un accompagnamento musicale (per lo più insieme con altri, a scopo religioso o ludico, o come espressione artistica).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 4, pag. 167.4: E lo grande Artifio, filosofo miraculoso, del quale è posto ch'elli entendea le voci de li ucelli e de li altri animali, lo quale [[...]], per diletto sonando uno suo strumento, a lo quale suono se racollìeno li ucelli e li altri animali [[...]], li quali animali li andavano d'atorno alegrandose e quasi balando e cantando...

[2] Poes. an. mant., XIII/XIV (2), 5, pag. 787: Vinite, polçe[l'], a balare, / façando la rota venir: / la çent fariti alegrari...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 81.33, pag. 402: che quando vén lo dì de Pasca, / chi 'li àn ben pinna la tasca / de viande e vin assai, / e de novo son muai, / cantam, rien, zogan e balan / e en vanitae desvalan...

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 108, pag. 353.33: Alcun altri si smuovono, quand'egli odono l'alte parole de' filosofi, e vien loro gran volontà d'apparare, rallegrandosi col viso, e coll'animo, e saltano d'allegrezza, siccome coloro, che ballano al suono d'una sampogna.

[5] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 12, pag. 404.4: Dopo tali parole la festa s'apparecchia, alla quale intorno al tempio in Banbillonia sono ordinati più luoghi [[...]] dove maravigliosamente si balla di mani e di piedi, mischiate intra queste uomini e femmine e stormenti sonare...

[6] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 10, pag. 35.4: E mangiando eglino in tale maniera queste vivande [[...]] incominciaro a bere alla tedesca, et frenguigliare alla grechesca, et cantare alla francesca, et ballare alla moresca, et fare la baldosa in più modi...

[7] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 52.28: Camul è una provincia abitata da gente molto sollazzevole, però che sempre intendono in cantare e in ballare e in sonare istormenti...

[8] San Brendano ven., XIV, pag. 170.13: Et ancuò è domenega e perziò me avé vu' posudo trovar qua. Ed ème 'viso in veritade che quando io son su questa piera ch'io sia in Paradiso e plu me rende consolazion che poria far tuti li deleti de lo mondo metandoli tuti ad un, como ben manzar, zugar, balar, cantar e ben ber...

[9] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 2, parr. 2-12, pag. 102.1: Et eciandeo alo sòno et alo canto dele dicte ballate osia cançone le persone ballanno e dançanno...

[10] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 1 Re 18, vol. 3, pag. 102.3: [6] Ma ritornando David, quando uccise il Filisteo, portando il capo suo in Ierusalem, uscirono femine di tutte le cittadi d'Israel, cantando e ballando, incontro a Saul re con timpani e cimbali di letizia.

1.1 [Con valore rituale e cerimoniale].

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 170, pag. 261.24: e più volte queste donzelle portano da mangiare a questi idoli, ove sono oferte; e pongono la tavola dina[n]zi a l'idolo e pongovi suso vivande, e lasciavile istare suso una grande pezza, e tuttavia le donzelle cantando e ballando per la casa.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 158.21: Micol figliuola di Saul riguardò per la finestra, vide Davit re cantando sotto boce, e ballante dinanzi al Signore...

[3] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 57.11: E così fecero uno vitello d'oro conflatile, e fecergli sacrificio, e ballorongli e inginocchiorongli innanzi.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 38.14: E ancora ordinò altri dodici Sacerdoti a Marte Gradivo [[...]]: e comandò ch'egli portassero gli scudi che caddero da cielo, i quali sono chiamati Ancili, e ch'egli andassero per la città cantando e ballando e carolando solennemente.

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 65.16: e non v'ha medici, ma quando alcuno avesse difetto fanno con loro incantamenti, e in presenza del malato cantano e ballano e suonano istormenti, e appresso ne cade l'uno in terra per morto...

1.2 [Con giudizio di valore neg.].

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 19 rubr., pag. 184.17: Che cosa uno uomo die difèndare a le figliuole, ch'elle non ballino, né vadiano, né stieno troppo ne le piazze.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 10, pag. 14.7: Catellina [[...]] una ve ne sodusse che avea nome Sempronia, che sapea greco e latino, e cantare e ballare e giocare, et era una femina che ardeva tutta di lussuria.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 8, pag. 36.7: Or come dee potere dare pena cosa di tanto diletto? Dimmi: o perché non canti tu sempre, o perché non balli e non ridi sempre? Però che quello ballo e quello riso ti darebbe tristizia e pianto.

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 7, pag. 55.29: Ciò vuol dire, che se l'uomo conoscesse il suo pericoloso stato, piagnerebbe, e temerebbe, e forse che per questo modo camperebbe; ma perchè l'uomo non si provvede, e ridendo, e ballando ne va all'inferno, perciò ci è più da piagnere.

[5] Stat. fior., XIV pm. (3), pag. 152.2: Et che niuno modo o verso ne lo tale luogho si possa carolare, danzare overo ballare, fuore de la casa dove sono tale nozze, de dì overo de nocte, con lume overo senza lume, a la pena di lr. vinticinque per ciaschuna persona e volta che fosse facto contra, così a chi ballasse come a chi li facesse fare.

[6] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), II, st. 26.7, pag. 159: Ora me di': ch'è de le don[ç]ele / che sono folle per le so beletade, / balane per le piaçe e a caxa çogane a li dadi, / posa fano con li mariti de bruti mercadi?

1.3 Fig. Agitarsi, muoversi in maniera convulsa.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.54, vol. 1, pag. 351: «Coverto convien che qui balli, / sì che, se puoi, nascosamente accaffi».

1.4 Fras. Essere in ballo e ballare: darsi da fare, intervenire in una situazione difficile.

[1] Lio Mazor, 1312-14 (venez.), pag. 26.13: e' digo ch'e' era en lo bal et balava et viti che Furlinfan se menava cole man et dava-se cum Albertaço deli pugni, mo no viti autro, çeto la engestara viti en tera rota.

1.5 Fras. Ballare con qno: allearsi con qno e seguirne la volontà.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 4, terz. 29, vol. 1, pag. 43: Nel mille centotrentacinque cassi / i Buondelmonti fur di Montebuoni, / del qual camparo in terra alquanti sassi. / E gli altri Nobili udendo que' tuoni, / temendo di non dir per piova, omei, / con Firenze ballar secondo i suoni.

[u.r. 11.02.2019]